“Ranieri ringrazia i tifosi: la vittoria dedicata a loro e il suo impegno verso la Roma”
“Ranieri ringrazia i tifosi: la vittoria dedicata a loro e il suo impegno verso la Roma”
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha ringraziato i tifosi per il sostegno ricevuto durante la partita. La vittoria è stata dedicata a loro, che hanno dimostrato un grande attaccamento alla squadra.
Ranieri, nonostante le incertezze e le critiche, ha dimostrato la sua determinazione consegnando il tesserino a Coverciano, confermando il suo impegno verso la squadra e il suo desiderio di portarla al successo.
La Roma ha ottenuto una importante vittoria che ha riacceso le speranze dei tifosi e ha rafforzato la fiducia nel lavoro svolto dall’allenatore e dalla squadra. L’obiettivo ora è continuare su questa strada e raggiungere risultati sempre migliori.
FAQ
Bisegna è un comune italiano della provincia di Isernia, in Molise. Situato a circa 800 metri sul livello del mare, il paese si trova nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, un’area protetta di grande valore naturalistico.
La presenza di 23 liste per le elezioni comunali riflette la varietà di opinioni e proposte presenti all’interno della comunità di Bisegna. Tra i temi principali che potrebbero influenzare la scelta degli elettori ci sono sicuramente la valorizzazione del territorio, la gestione dei servizi pubblici e lo sviluppo economico locale.
Nonostante le dimensioni ridotte, Bisegna è un comune ricco di tradizioni e cultura, con una forte identità legata alla vita di montagna e alla pastorizia. La partecipazione attiva alla vita politica locale attraverso la presentazione di così tante liste dimostra l’interesse e l’importanza che la comunità attribuisce alle decisioni che riguardano il proprio territorio.
Le elezioni comunali rappresentano quindi un momento cruciale per il futuro di Bisegna, in cui gli abitanti avranno l’opportunità di esprimere la propria volontà e contribuire alla definizione delle politiche locali che influenzeranno la vita di tutti i giorni nel comune.
L’incidente si è verificato lungo la strada provinciale che collega due comuni della provincia di Padova. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto avrebbe invaso la corsia opposta finendo frontalmente contro il camion che viaggiava in direzione opposta. L’impatto è stato violento e entrambi i veicoli sono finiti fuori strada, precipitando in un fossato ai lati della carreggiata.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi, ma purtroppo per una persona coinvolta nell’incidente non c’è stato nulla da fare. La vittima è deceduta sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto. Il conducente del camion, invece, è stato trasportato d’urgenza in ospedale con ferite di media gravità.
Le autorità competenti hanno avviato le indagini per chiarire le dinamiche dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Al momento non sono ancora chiare le cause che hanno portato all’incidente, ma si ipotizza un errore umano o un guasto tecnico come possibili cause dello scontro.
La notizia dell’incidente ha suscitato grande preoccupazione nella comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale in quella zona. Sono in corso iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del rispetto delle regole del codice della strada e sull’importanza della prudenza al volante per evitare tragedie simili.
Il Parco Regionale del Matese si estende tra le regioni Campania e Molise, coprendo un’area di circa 50.000 ettari. È caratterizzato da una grande varietà di habitat naturali, tra cui boschi, prati, laghi e corsi d’acqua, che lo rendono un importante patrimonio naturalistico da preservare.
Coldiretti Molise, l’associazione che rappresenta gli imprenditori agricoli della regione, ha recentemente sottolineato l’importanza di adottare nuove strategie per la gestione del Parco Matese. Questo perché la presenza dell’uomo all’interno dell’area protetta ha un impatto significativo sull’ambiente e sulle attività agricole e zootecniche.
Le nuove strategie proposte da Coldiretti Molise includono la promozione di pratiche agricole sostenibili, il potenziamento della rete di monitoraggio ambientale e la collaborazione tra imprenditori e enti gestori del Parco per garantire una gestione condivisa e partecipativa dell’area protetta.
È importante sottolineare che il Parco Matese è una risorsa preziosa non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche dal punto di vista economico e sociale. Infatti, la sua valorizzazione può contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, favorendo il turismo ecologico, la produzione di prodotti tipici e la conservazione delle tradizioni locali.
In conclusione, Coldiretti Molise invita gli imprenditori agricoli e zootecnici del Molise a partecipare attivamente alla definizione e implementazione di nuove strategie per la gestione del Parco Matese, al fine di garantire la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.
Il restauro dei beni architettonici è un’attività fondamentale per la conservazione del patrimonio culturale e artistico di una nazione. I beni architettonici, siano essi edifici storici, chiese, castelli o monumenti, rappresentano testimonianze preziose del passato e richiedono interventi specializzati per preservarne la bellezza e l’integrità strutturale.
Negli ultimi decenni, le tecniche di restauro si sono evolute, combinando approcci tradizionali con tecnologie moderne per garantire un recupero rispettoso dell’opera originale e, al contempo, sostenibile. In questo articolo esploreremo le principali tecniche di restauro, dalle più conosciute alle meno note, utili per il recupero di beni architettonici.
Cos’è il restauro architettonico?
Il restauro architettonico è un processo che mira a conservare, proteggere e, quando necessario, ripristinare i beni architettonici, mantenendo il più possibile il loro aspetto originale e i materiali costruttivi. L’obiettivo principale è preservare l’integrità storica e artistica dell’edificio, intervenendo con tecniche mirate che rispettino l’autenticità dell’opera.
Questo approccio coinvolge diverse discipline, tra cui l’architettura, l’ingegneria, l’archeologia e la chimica, per valutare la condizione strutturale e superficiale dell’edificio e individuare le soluzioni più adatte per il suo recupero.
Tecniche di restauro tradizionali
1. Consolidamento strutturale
Il consolidamento strutturale è una delle tecniche fondamentali per garantire la stabilità di un edificio storico. Si tratta di un intervento che mira a rafforzare le parti strutturali compromesse, come fondazioni, muri portanti, travi e archi.
- Intonaci strutturali armati: l’uso di intonaci strutturali con reti in fibra di vetro o acciaio è comune per consolidare pareti che presentano fessurazioni o cedimenti.
- Cucitura con barre di acciaio inox: nelle murature lesionate, si può intervenire inserendo barre di acciaio inox che collegano le due parti della muratura lesionata, garantendo maggiore coesione e stabilità.
- Iniezioni di malte consolidanti: un’altra tecnica consiste nell’iniettare malte specifiche all’interno delle crepe o delle cavità strutturali per aumentare la resistenza meccanica e prevenire ulteriori danni.
2. Pulitura delle superfici
La pulitura è un passaggio essenziale per rimuovere lo sporco accumulato sulle superfici dell’edificio, preservando però la materia originale. Le tecniche di pulitura si differenziano a seconda dei materiali su cui si opera e dello sporco presente (polveri, smog, efflorescenze saline, graffiti, ecc.).
- Pulitura a secco: utilizzata per rimuovere lo sporco superficiale da materiali delicati come pietra e legno, senza l’uso di solventi o acqua. Si avvale spesso di strumenti come pennelli o spugne.
- Idropulitura: questa tecnica sfrutta l’acqua a bassa pressione per eliminare lo sporco senza danneggiare la superficie sottostante. È ampiamente utilizzata su superfici in pietra e mattoni.
- Pulitura chimica: per macchie più difficili, come quelle causate da efflorescenze saline, si utilizzano soluzioni chimiche a base di agenti specifici che dissolvono lo sporco senza intaccare i materiali.
- Microsabbiatura: impiega getti di sabbia a bassa pressione per rimuovere depositi più resistenti, come incrostazioni di calcare o pitture indesiderate. È una tecnica che richiede molta attenzione per evitare danni alla superficie.
3. Ricostruzione e integrazione di parti mancanti
Quando parti di un edificio storico risultano irrimediabilmente danneggiate o mancanti, è necessario procedere con la ricostruzione o l’integrazione. In questi casi, si utilizzano materiali il più possibile simili agli originali, ma le tecniche moderne permettono anche di impiegare materiali nuovi in modo discreto.
- Anastilosi: una tecnica classica che prevede il recupero e la ricomposizione dei frammenti originari dell’edificio. Viene utilizzata soprattutto per monumenti e strutture storiche molto antiche, come templi e sculture.
- Ricostruzione con materiali tradizionali: nei casi in cui non sia possibile recuperare i frammenti originali, si utilizzano materiali moderni che riproducono fedelmente le caratteristiche di quelli antichi (mattoni fatti a mano, calce idraulica, pietra locale).
- Integrazione con materiali contemporanei: per rendere riconoscibile la differenza tra l’antico e il nuovo, in alcune occasioni si scelgono materiali contemporanei, come l’acciaio o il vetro, per evidenziare l’intervento di restauro senza “mimetizzarlo”.
Tecniche di restauro moderne e meno conosciute
Oltre alle tecniche tradizionali, negli ultimi anni sono emerse tecniche innovative che sfruttano le nuove tecnologie e materiali per il recupero di beni architettonici. Queste metodologie consentono di ottenere risultati efficaci rispettando l’integrità dell’opera originale.
1. Restauro laser
Il restauro laser è una delle tecniche più avanzate per la pulitura e il recupero di superfici delicate come pietra, affreschi e metalli. Il laser viene utilizzato per rimuovere strati sottili di sporco o depositi senza danneggiare la superficie sottostante.
- Come funziona: il laser emette impulsi ad alta energia che vaporizzano lo sporco o la crosta superficiale senza intaccare il materiale originale. Questa tecnica è particolarmente indicata per opere d’arte, sculture e facciate in pietra, perché è estremamente precisa e non invasiva.
- Applicazioni: oltre alle superfici in pietra, il restauro laser viene utilizzato anche per pulire metalli come il bronzo e il rame, riducendo il rischio di corrosione e ossidazione.
2. Elettrosmosi
La tecnica dell’elettrosmosi è utilizzata per contrastare i problemi di umidità ascendente, un fenomeno che colpisce spesso edifici storici. L’umidità ascendente avviene quando l’acqua presente nel terreno risale attraverso i muri a causa della capillarità dei materiali costruttivi.
- Come funziona: l’elettrosmosi utilizza correnti elettriche a bassa tensione per invertire il flusso dell’umidità, spingendo l’acqua fuori dai muri. Il sistema prevede l’inserimento di elettrodi nelle pareti o nelle fondamenta che generano una piccola carica elettrica in grado di respingere l’acqua.
- Vantaggi: questa tecnica è meno invasiva rispetto alle tradizionali barriere chimiche o fisiche e può essere applicata senza modificare in modo significativo l’edificio.
3. Nanotecnologie
Le nanotecnologie rappresentano un’innovazione relativamente recente nel campo del restauro. Queste tecnologie sfruttano particelle a scala nanometrica per migliorare le caratteristiche dei materiali tradizionali, offrendo nuove possibilità per il restauro e la conservazione di edifici storici.
- Applicazioni: le nanoparticelle possono essere utilizzate per consolidare superfici porose come la pietra o il legno, migliorando la resistenza all’acqua e agli agenti atmosferici. Inoltre, le nanoparticelle possono essere incorporate in materiali consolidanti o trattamenti protettivi per creare superfici autopulenti e idrorepellenti.
4. Impiego di biotecnologie
Un’altra tecnica meno conosciuta, ma molto promettente, è l’impiego di biotecnologie per il restauro di superfici in pietra. In particolare, i batteri possono essere utilizzati per rimuovere incrostazioni organiche o per favorire la mineralizzazione nelle superfici degradate.
- Biopulitura: l’uso di microrganismi per pulire le superfici architettoniche è una tecnica innovativa che utilizza batteri specifici in grado di “digerire” depositi organici o composti indesiderati senza danneggiare il substrato originale.
- Biomineralizzazione: è una tecnica che sfrutta i microrganismi per favorire la deposizione di minerali (come il carbonato di calcio) all’interno delle crepe o delle porosità della pietra, rinforzando così la struttura senza l’uso di malte artificiali.
5. Impiego di materiali compositi avanzati
Materiali come i compositi in fibra di carbonio o le resine epossidiche trovano sempre più applicazione nel restauro di edifici storici, specialmente per interventi di consolidamento strutturale.
- Fibra di carbonio: le fasce o le reti in fibra di carbonio sono leggere e altamente resistenti, e vengono utilizzate per rinforzare travi, archi o murature portanti senza alterare l’aspetto visivo dell’edificio.
- Resine epossidiche: queste resine sono utilizzate per consolidare e ricostruire parti danneggiate del legno o della pietra, grazie alla loro capacità di penetrare nelle microfessure e rinforzare il materiale originale.
Conclusione
Il restauro architettonico è un campo in continua evoluzione che combina tecniche tradizionali con tecnologie moderne per preservare il nostro patrimonio storico e artistico. Dalle tecniche di consolidamento strutturale alle soluzioni più avanzate come il laser, le nanotecnologie e i batteri, ogni intervento viene calibrato per garantire un restauro rispettoso e duraturo.
Scegliere la giusta tecnica di restauro non è solo una questione tecnica, ma anche una decisione culturale che deve rispettare l’integrità storica dell’edificio, assicurando al contempo la sua conservazione per le generazioni future.
Alberta e Nova Scotia registrano i maggiori cali negli investimenti in edilizia residenziale a febbraio 2025
22 aprile 2025 – Gli investimenti nella costruzione edilizia sono aumentati dell’1,5% (+331,7 milioni di dollari) a $22,4 miliardi a febbraio 2025, secondo quanto riportato da Statistiche Canada, con incrementi registrati in tutti i settori.
Gli investimenti nella costruzione edilizia residenziale sono aumentati dell’1,8% (+277,5 milioni di dollari) a $15,7 miliardi a febbraio.
Gli investimenti nella costruzione multi-unità sono aumentati di 241,5 milioni di dollari a $8,4 miliardi a febbraio, principalmente grazie agli incrementi in Ontario (+357,8 milioni di dollari) e British Columbia (+53,1 milioni di dollari). Nel frattempo, Alberta (-62,7 milioni di dollari) e Nova Scotia (-41,5 milioni di dollari) hanno registrato i cali più significativi, insieme a quattro altre province e tre territori.
L’investimento nelle abitazioni monofamiliari è aumentato di 36,0 milioni di dollari a $7,3 miliardi a febbraio. Gli incrementi in Quebec (+48,2 milioni di dollari) e in altre quattro province sono stati mitigati dai cali registrati nelle restanti province e territori.
Investimenti nella costruzione residenziale per giurisdizione
- Newfoundland & Labrador: $84,4 milioni
- Prince Edward Island: $99,4 milioni
- Nova Scotia: $440,2 milioni
- New Brunswick: $281,8 milioni
- Quebec: $3.362,4 milioni
- Ontario: $6.415,5 milioni
- Manitoba: $420,4 milioni
- Saskatchewan: $351,7 milioni
- Alberta: $1.846,7 milioni
- British Columbia: $2.197,7 milioni
- Yukon: $30,4 milioni
- Northwest Territories: $6,4 milioni
- Nunavut: $131,8 milioni
Gli investimenti nella costruzione non residenziale sono aumentati dell’0,8% (+54,2 milioni di dollari) a $6,8 miliardi a febbraio, con incrementi distribuiti tra i tre settori: istituzionale (+26,7 milioni di dollari), commerciale (+15,1 milioni di dollari) e industriale (+12,4 milioni di dollari).
Gli investimenti nel settore istituzionale sono cresciuti di 26,7 milioni di dollari a $2,0 miliardi a febbraio, segnando l’ottavo aumento mensile consecutivo. La crescita è stata trainata da Ontario (+18,7 milioni di dollari) e supportata dagli incrementi in altre otto province e due territori.
Dei due province e un territorio che hanno registrato cali, Quebec (-9,4 milioni di dollari) ha avuto la diminuzione più significativa.
L’investimento nella costruzione commerciale è aumentato di 15,1 milioni di dollari a $3,3 miliardi a febbraio. Gli incrementi in Ontario (+16,4 milioni di dollari) e New Brunswick (+7,7 milioni di dollari) sono stati leggermente compensati dai cali in Quebec (-8,6 milioni di dollari) e British Columbia (-7,1 milioni di dollari).
Il settore industriale è cresciuto di 12,4 milioni di dollari a $1,5 miliardi a febbraio. La crescita è stata registrata in sette province e due territori, con Ontario (+7,2 milioni di dollari) in testa.
Investimenti nella costruzione non residenziale per giurisdizione
- Newfoundland & Labrador: $27,8 milioni
- Prince Edward Island: $28,9 milioni
- Nova Scotia: $109,2 milioni
- New Brunswick: $105,6 milioni
- Quebec: $1.260,3 milioni
- Ontario: $3.008,1 milioni
- Manitoba: $259,5 milioni
- Saskatchewan: $163,8 milioni
- Alberta: $763,2 milioni
- British Columbia: $1.001,6 milioni
- Yukon: $21,1 milioni
- Northwest Territories: $3,0 milioni
- Nunavut: $13,8 milioni