Benefici per i giovani senza fissa dimora: penalizzazioni che scoraggiano il lavoro
Il problema dei benefici per i giovani senza fissa dimora
Il sistema attuale scoraggia i giovani senza fissa dimora dal guadagnare di più. Questo è l’opposto dell’obiettivo del Partito Laburista di far pagare il lavoro.
Immaginate un giovane di 16‑24 anni che non può vivere a casa. Spesso finisce in un alloggio di supporto (una casa condivisa o un ostello). Qui c’è personale specializzato che aiuta, ma i giovani devono spesso pagare le spese di servizio e le bollette, mentre dovrebbero concentrarsi sul costruire un futuro.

È positivo che lo Stato intervenga per sostenere i giovani vulnerabili, ma è sbagliato che questo sostegno venga in pratica indebolito. Da otto anni, i sostenitori avvertono che i giovani in alloggio di supporto subiscono penalizzazioni più severe per il guadagno rispetto ai loro coetanei non senza fissa dimora. Per ogni £1 guadagnato oltre l’assegno minimo, il beneficio abitativo è ridotto di 65 p, rispetto ai 55 p per chi vive in affitto privato. Il difetto è stato introdotto durante le riforme che miravano a garantire che chi riceveva benefici fosse sempre meglio in lavoro.
Fonti
Articolo originale: The Guardian – “The Guardian view on the young person’s benefit trap: Rachel Reeves must fix this flaw in the budget”
Speculazione Etica Automatica Basata sulla Semplice Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Il sistema di benefici penalizza i giovani senza fissa dimora quando guadagnano di più, riducendo il loro beneficio abitativo più di quanto accade ai giovani in affitto privato.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Perché la politica è stata progettata in questo modo? Quali sono le motivazioni dietro la differenza di penalizzazione?
Cosa spero, in silenzio
Che il governo corregga questa disuguaglianza e permetta ai giovani di guadagnare senza subire penalizzazioni eccessive.
Cosa mi insegna questa notizia
Che le riforme dei benefici, pur avendo buone intenzioni, possono avere effetti contrari se non sono attentamente calibrate.
Cosa collega questa notizia ad altri temi
Al tema più ampio delle riforme dei benefici, della povertà giovanile e dell’accesso all’alloggio stabile.
Cosa mi dice la storia
Che le politiche introdotte per aiutare le persone in difficoltà possono, se non ben progettate, creare nuove barriere.
Perché succede
Il calcolo del beneficio abitativo è stato impostato in modo da ridurre più di quanto previsto il beneficio quando i giovani guadagnano oltre l’assegno minimo.
Cosa potrebbe succedere
Più giovani potrebbero rimanere in povertà o in alloggi precari, poiché il beneficio non copre più le spese di base.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rivedere la formula di calcolo del beneficio abitativo per i giovani in alloggio di supporto, in modo che la penalizzazione sia proporzionale a quella degli altri gruppi.
Cosa posso fare?
Supportare le campagne di advocacy che chiedono una revisione delle politiche, partecipare a petizioni o contattare i propri rappresentanti.
Per saperne di più
Visitate il sito di Centrepoint per approfondire la questione e scoprire come contribuire.
Domande Frequenti
- Che cos’è la “trappola dei benefici”? È un sistema in cui i benefici riducono più di quanto previsto quando i beneficiari guadagnano di più, scoraggiandoli dal lavorare.
- Come influisce sui giovani senza fissa dimora? Per ogni £1 guadagnato oltre l’assegno minimo, il loro beneficio abitativo è ridotto di 65 p, più di quanto accade ai giovani in affitto privato.
- Qual è la soluzione proposta? Rivedere la formula di calcolo del beneficio abitativo per i giovani in alloggio di supporto, in modo che la penalizzazione sia più equa.
- Come posso contribuire? Partecipare a campagne di advocacy, firmare petizioni o contattare i propri rappresentanti per chiedere una revisione delle politiche.
- Dove posso trovare ulteriori informazioni? Sito di Centrepoint e il sito del Guardian.
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