“Guida alla protezione contro i contatti diretti e indiretti negli impianti fotovoltaici in corrente continua”
“Guida alla protezione contro i contatti diretti e indiretti negli impianti fotovoltaici in corrente continua”
Indice
Protezione contro i contatti diretti e indiretti nella parte in c.c degli impianti FV
Un interrogativo riguarda l’articolo 712.412.101 della Norma CEI 64/8 che impone l’uso di componenti in classe di isolamento II o equivalente per la protezione contro i contatti diretti e indiretti nella parte in c.c degli impianti fotovoltaici. Nei chiarimenti forniti si parla di tensione nominale, ma nei moduli fotovoltaici abbiamo una Voc e una Vmpp, a quale tensione dobbiamo fare riferimento e a quale temperatura?
Marco Storelli
La risposta al quesito si trova direttamente dalla lettura dell’articolo 712.512.1.1 e nell’Allegato B della Sezione 712 della norma CEI 64-8 edizione 2024:
712.512.1.1 Tensione
Per la scelta dei dispositivi per le schiere FV, il valore di UOC MAX deve essere considerato come il valore di tensione nominale.
Il valore di UOC MAX deve essere determinato utilizzando il metodo indicato nell’Allegato B.
Nella normativa CEI 64-8, per la protezione contro i contatti diretti e indiretti nella parte in corrente continua degli impianti fotovoltaici, è fondamentale considerare il valore di tensione UOC MAX come tensione nominale. Questo valore deve essere determinato seguendo il metodo indicato nell’Allegato B della norma. È importante assicurarsi che i componenti utilizzati siano in classe di isolamento II o equivalente per garantire la sicurezza degli impianti.
L’articolo Protezione contro i contatti diretti e indiretti nella parte in c.c degli impianti FV proviene da NT24.it Impianti elettrici – norme tecniche.
FAQ
La certificazione EN 1090 è la certificazione che permette di marcature CE i prodotti di carpenteria metallica.
La norma UNI EN 1090-1 è una norma europea obbligatoria per poter produrre e vendere le seguenti tipologie di prodotti e senza la quale si è punibili penalmente per vendita in Europa di prodotto senza marcatura CE.
I prodotti interessati dalla normativa sono moltissimi, tra i quali:
1. Balconi
2. Balaustre (parapetti)
3. Piastre di base non coperte da EN 10025-1
4. Travi non coperti da EN 10025-1
5. Morsetti per travi senza ETA
6. Tutori, controventi, bracci di supporto
7. Tettoie, telai per tettoie
8. Passerelle
9. Travi cellulari
10. Arcarecci formati a freddo, binari per rivestimento pareti
11. Lamiere formate a freddo per coperture e rivestimenti
12. Lamiere grecate formate a freddo per solai composti acciaio-calcestruzzo
13. Colonne
14. Travi-binari per gru a ponte a fine corsa
15. Canali sotterranei utilizzati come una struttura per ponti stradali
16. Travi curve e piegate
17. Telai per ponte, se parte del telaio strutturale
18. Pali di fondazione prefabbricati
19. Scale antincendio
20. Telai per aperture su pavimenti, se parte integrante della struttura portante di un opera di
costruzione.
21. Travi non coperte da EN 10025-1
22. Telai e travi di fondazione
23. Corrimano (parapetto)
24. Appendini strutturali
25. Architravi non coperti da EN 845-2
26. Recinzioni portanti
27. Telai di supporto per tende e gazebo
28. Supporti per macchine, se parte integrante della struttura portante dell’opera di costruzione
29. Soppalchi
30. Condotte e strutture di supporto tubazioni
31. –
32. Piastre e lamiere per travi (saldate o bullonate)
33. Arcarecci
34. Sistemi di scaffalature
35. Rampe, se parte integrante della struttura portante delle opere di costruzione
36. Telai per aperture su coperture e tetti, se parte integrante della struttura portate di un opera di
costruzione
37. Aste di tiro sagomate
38. Travi a cavalletto
39. Silos
40. Scale che non sono coperti dalla ETAG 008 e ETA pertinenti
41. Componenti strutturali per ponti (incl. Strade, ferrovie, passerelle, rack per tubazioni, ponti mobili)
42. Componenti strutturali per edifici
43. Componenti strutturali per tribune e stadi
44. Componenti strutturali per impianti e macchinari, se parte integrante della struttura portante di
un’opera di costruzione
45. Componenti strutturali per edifici in muratura
46. Componenti strutturali per barriere antirumore
47. Componenti strutturali per strutture in legno senza elementi in legno senza elementi di fissaggio
48. Componenti strutturali per torri e piloni
49. Componenti strutturali per banchine, moli e pontili
50. Componenti in acciaio e cemento armato
51. Telai strutturali di edifici, magazzini, scuole, ospedali, abitazioni, capannoni, agricoli e industriali
52. Telai strutturali per pensiline e ricoveri
53. Aste di tensione senza ETA
54. Travi tubolari e colonne
55. Tralicci
56. Telai per aperture su pareti, se parte integrante della struttura portante
57. Passerelle, incl. Grigliati, se parte integrante della struttura portante di un’opera di costruzione
Produrre e vendere uno di questi prodotti senza marcatura è illegale.
IN COSA CONSISTE CERTIFICARSI EN 1090
Per ottenere della certificazione UNI EN 1090 è richiesto alle aziende un Piano di Fabbricazione e Controllo (PFC) che sovraintenda tutte le fasi dei processi produttivi, dall’acquisizione della commessa al rilascio dei prodotti passando per la gestione delle forniture e delle infrastrutture.
COSA SERVE PER CERTIFICARSI EN 1090
– Realizzare processi di saldatura che soddisfino la UNI EN ISO 3834:
Qualifica dei processi di saldatura;
Possesso dei patentini di qualifica dei saldatori;
Nomina di un Welding Coordinator
Taratura delle saldatrici e degli strumenti di misura
Realizzare un Piano di Fabbricazione e Controllo (FPC)
– L’azienda che vuole certificarsi EN 1090 deve inoltre definire la Classe di esecuzione nel quale operare (ExC2, 3 o 4) e se vuole gestire la progettazione internamente, esternamente o lasciarla appannaggio del cliente.
Vedi anche: La certificazione EN 1090-1 nell’ambito della carpenteria metallica – ITALFABER
ABB is a Swiss-Swedish multinational corporation that specializes in robotics, power, heavy electrical equipment, and automation technology. The company’s investment in its Tennessee and Mississippi plants will focus on upgrading and expanding production capabilities to meet the growing demand for its products in the United States and globally.
The Tennessee plant, located in Memphis, produces power distribution and protection equipment, while the Mississippi plant, located in Senatobia, manufactures electrical components for the utility, transportation, and infrastructure sectors. The $120 million investment will enable ABB to modernize equipment, improve efficiency, and increase capacity at both facilities.
By investing in its U.S. manufacturing plants, ABB aims to strengthen its presence in the American market and support local economies by creating jobs and driving economic growth. The company’s commitment to sustainability and innovation is reflected in its efforts to modernize production processes and reduce environmental impact through energy-efficient technologies.
Overall, ABB’s investment in its Tennessee and Mississippi plants underscores the company’s long-term strategy to expand its manufacturing capabilities and remain at the forefront of technological advancements in the electrical industry.
Il Primo maggio barese è un evento annuale che si tiene a Bari, in Puglia, per celebrare la Festa dei Lavoratori. Il parco 2 Giugno diventa il centro delle attività, che includono concerti, spettacoli teatrali, mostre d’arte e iniziative sociali. L’obiettivo dell’evento è quello di promuovere la cultura, la solidarietà e l’impegno civile tra i cittadini.
La manifestazione coinvolge artisti locali e nazionali, offrendo al pubblico la possibilità di godere di spettacoli di alta qualità. Oltre alla musica, vengono organizzate conferenze, dibattiti e workshop su temi di attualità e interesse sociale.
Il Primo maggio barese è un momento di aggregazione e di riflessione sulla situazione politica e sociale del territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su temi importanti come il lavoro, l’uguaglianza e la solidarietà.
L’evento è organizzato da associazioni culturali e sociali del territorio, con il supporto delle istituzioni locali. Grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e alla varietà delle iniziative proposte, il Primo maggio barese è diventato un appuntamento fisso nel calendario culturale della città di Bari.
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Le facciate ventilate rappresentano una soluzione sempre più utilizzata in edilizia per migliorare l’isolamento termico ed estetico degli edifici, garantendo al contempo una maggiore durabilità della struttura e un notevole risparmio energetico. Questa tecnologia, particolarmente apprezzata sia per i nuovi edifici sia per le ristrutturazioni, si basa su un sistema di rivestimento esterno che offre benefici sia termici che estetici. In questo approfondimento vedremo cosa sono le facciate ventilate, come funzionano, i vantaggi che offrono e perché possono rappresentare una scelta vincente per migliorare l’efficienza energetica e l’estetica di una casa.
Cos’è una facciata ventilata e come funziona
La facciata ventilata è un sistema costruttivo composto da più strati, con un’intercapedine d’aria tra il rivestimento esterno e la struttura dell’edificio. Questo spazio crea una sorta di “camera di ventilazione” che consente la circolazione dell’aria tra il rivestimento esterno e la parete portante. Tale soluzione permette di mantenere l’edificio isolato termicamente e protetto da umidità, agenti atmosferici e sbalzi di temperatura. La facciata ventilata è composta da tre principali elementi:
- Struttura di supporto: la parte su cui viene montato il rivestimento esterno, generalmente composta da profili metallici fissati alla parete dell’edificio.
- Rivestimento esterno: può essere realizzato in diversi materiali, come ceramica, pietra naturale, metallo o legno, e rappresenta lo strato visibile della facciata.
- Intercapedine d’aria: è lo spazio tra la parete portante e il rivestimento esterno. Grazie al fenomeno della ventilazione naturale, l’aria circola all’interno di questa intercapedine, regolando la temperatura e riducendo l’accumulo di umidità.
I vantaggi termici delle facciate ventilate
Uno dei principali motivi per cui le facciate ventilate sono così apprezzate è la loro capacità di migliorare significativamente l’isolamento termico dell’edificio. I vantaggi termici delle facciate ventilate includono:
1. Riduzione delle dispersioni di calore
In inverno, la facciata ventilata contribuisce a ridurre le dispersioni di calore dell’edificio, trattenendo il calore all’interno e minimizzando il consumo di energia per il riscaldamento. L’intercapedine d’aria crea una barriera che limita la perdita di calore verso l’esterno, mantenendo una temperatura confortevole all’interno degli ambienti.
2. Comfort estivo e riduzione del surriscaldamento
Durante l’estate, il sistema di ventilazione naturale nella facciata ventilata consente di ridurre il surriscaldamento degli ambienti interni. L’aria calda tende a salire nell’intercapedine e a fuoriuscire dalla parte superiore della facciata, creando un effetto di raffrescamento naturale che aiuta a mantenere temperature più fresche all’interno dell’edificio. Questo effetto riduce la necessità di utilizzare sistemi di climatizzazione, contribuendo al risparmio energetico e al miglioramento del comfort abitativo.
3. Protezione dall’umidità e dai ponti termici
Le facciate ventilate offrono un’efficace protezione contro l’umidità, prevenendo fenomeni di condensa e accumulo di acqua. La ventilazione nell’intercapedine contribuisce a mantenere asciutta la parete portante, prevenendo l’insorgere di muffe e il degrado dei materiali. Inoltre, la facciata ventilata minimizza i ponti termici, riducendo il rischio di dispersioni di calore nelle aree di connessione tra pareti e rivestimenti, un aspetto cruciale per un isolamento termico uniforme e duraturo.
Vantaggi estetici delle facciate ventilate
Oltre ai benefici in termini di isolamento termico, le facciate ventilate offrono numerose possibilità estetiche, permettendo di personalizzare e valorizzare l’aspetto esterno dell’edificio. Ecco alcuni dei principali vantaggi estetici di questa soluzione:
1. Ampia scelta di materiali e finiture
Le facciate ventilate permettono di utilizzare una vasta gamma di materiali per il rivestimento esterno, come ceramica, pietra naturale, metallo, legno o materiali compositi. Ogni materiale offre differenti finiture, colori e texture, consentendo di creare una facciata esteticamente unica e personalizzata. Questa versatilità rende le facciate ventilate adatte a qualsiasi tipo di edificio, sia residenziale che commerciale, e permette di ottenere uno stile moderno, classico o contemporaneo in base alle esigenze estetiche.
2. Flessibilità nel design e nella composizione
Il sistema a pannelli delle facciate ventilate consente di progettare la facciata con grande flessibilità, giocando con linee, colori e forme. È possibile combinare diversi materiali e colori, creare geometrie particolari e integrare elementi decorativi che conferiscono un carattere distintivo alla struttura. La facciata ventilata può essere progettata per seguire il design architettonico dell’edificio o per creare un contrasto moderno che esalti le linee e il volume della costruzione.
3. Valorizzazione dell’immobile
Un edificio dotato di facciata ventilata acquista valore estetico e di mercato. L’aggiunta di un rivestimento di qualità, associato ai vantaggi termici e alla durabilità, rende l’edificio più attraente e ne aumenta il valore nel tempo. Questo è particolarmente vantaggioso per le ristrutturazioni, in cui la facciata ventilata può trasformare l’aspetto di un vecchio edificio conferendogli un’estetica moderna e raffinata.
Durabilità e protezione delle facciate ventilate
Le facciate ventilate offrono anche vantaggi in termini di durabilità e protezione della struttura. Grazie alla protezione dagli agenti atmosferici e all’assenza di umidità sulla parete portante, le facciate ventilate mantengono la struttura dell’edificio in buone condizioni per molti anni. Inoltre, la scelta di materiali resistenti e duraturi per il rivestimento esterno riduce i costi di manutenzione e prolunga la vita dell’edificio.
Risparmio energetico e sostenibilità
Il risparmio energetico è uno dei principali benefici delle facciate ventilate. La riduzione delle dispersioni di calore in inverno e il raffrescamento naturale in estate consentono di diminuire significativamente i consumi energetici, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. Le facciate ventilate possono essere abbinate a sistemi di isolamento termico, migliorando ulteriormente l’efficienza energetica dell’edificio e contribuendo alla sostenibilità.
Manutenzione delle facciate ventilate
Un ulteriore vantaggio delle facciate ventilate è la facilità di manutenzione. Il sistema a pannelli consente di rimuovere e sostituire facilmente singoli elementi in caso di danni o necessità di aggiornamento, senza compromettere l’intera struttura della facciata. Questa caratteristica riduce i costi e i tempi di manutenzione, mantenendo la facciata in ottime condizioni nel tempo.
Conclusione
Le facciate ventilate rappresentano una scelta avanzata per chi desidera un edificio termicamente efficiente, esteticamente gradevole e a basso impatto ambientale. Grazie ai numerosi vantaggi in termini di isolamento termico, protezione dagli agenti atmosferici, personalizzazione estetica e risparmio energetico, le facciate ventilate sono una soluzione ideale sia per i nuovi edifici che per le ristrutturazioni. Adottare una facciata ventilata non solo migliora il comfort abitativo, ma rappresenta anche un investimento a lungo termine che valorizza l’immobile e contribuisce al benessere degli occupanti.