“Opinion Ciatti: il catalogo Firenze, 11/2018 – Tradizione, Bellezza e Innovazione nel Design Toscano”
“Opinion Ciatti: il catalogo Firenze, 11/2018 – Tradizione, Bellezza e Innovazione nel Design Toscano”
Il catalogo Firenze, 11/2018 di Opinion Ciatti è stato presentato nel novembre del 2018 e rappresenta un importante passo avanti per l’azienda. Il monastero di San Bruzio, scelto come immagine di copertina, simboleggia la tradizione e la bellezza della campagna toscana, elementi che si riflettono anche nei prodotti dell’azienda.
Il catalogo raccoglie tutte le schede dei prodotti di Opinion Ciatti, inclusi quelli già presenti nella collezione e le ultime novità presentate al Salone del Mobile di aprile. Inoltre, sono inclusi i dettagli di tutte le finiture disponibili per ogni prodotto, offrendo agli acquirenti una panoramica completa delle opzioni disponibili.
Una sezione dedicata al contract e ai progetti su misura evidenzia la versatilità dell’azienda nel soddisfare le esigenze di clienti commerciali e privati. Grazie alla suddivisione in categorie, il catalogo risulta facile da consultare, offrendo una panoramica chiara e completa dell’universo Opinion Ciatti, che spazia dalla storia dell’azienda ai suoi prodotti, finiture e progetti passati e futuri.
Con i suoi 70 anni di esperienza, Opinion Ciatti si pone come un punto di riferimento nel settore del design, sempre pronto ad affrontare le sfide del mercato e a anticipare le tendenze future.
FAQ
La Croce Rossa e il Genio sono due enti che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione degli ordigni inesplosi, ovvero munizioni o esplosivi che non sono esplosi come previsto. Questi ordigni rappresentano un grave pericolo per la sicurezza pubblica e devono essere gestiti con estrema cautela.
Nell’incontro a Barge, gli studenti hanno avuto l’opportunità di apprendere le procedure corrette da seguire in caso di ritrovamento di un ordigno inesploso. La Croce Rossa ha illustrato le misure di sicurezza da adottare e le modalità per segnalare il ritrovamento, mentre il Genio ha fornito informazioni sulle tecniche di disinnesco e bonifica degli ordigni.
Queste lezioni sono cruciali per sensibilizzare i giovani sulle norme di sicurezza da seguire in presenza di ordigni inesplosi e per prepararli ad affrontare situazioni di emergenza in modo corretto e responsabile.
La partecipazione attiva degli studenti a queste iniziative contribuisce a diffondere una cultura della sicurezza e della prevenzione, promuovendo comportamenti consapevoli e responsabili nella gestione di situazioni potenzialmente pericolose.
Falmec è un’azienda italiana specializzata nella produzione di cappe per cucine, fondata nel 1981 a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Grazie alla tecnologia NRS® (Noise Reduction System), l’azienda garantisce cappe che offrono il massimo della silenziosità e prestazioni elevate.
La certificazione e il riconoscimento per l’estrema silenziosità sono stati ottenuti con la collezione di cappe Silence, che ha permesso a Falmec di rafforzare la partnership con Quiet Mark. Quiet Mark è un programma di premi internazionale che riconosce e promuove i prodotti e le tecnologie più silenziose disponibili sul mercato.
La collezione NRS® di Falmec include modelli con diverse tipologie di installazione, come a parete (Lumina NRS, Vela NRS, Plane NRS, Flipper NRS, Aria NRS), a isola (Zenith NRS) e a incasso (Gruppo Incasso NRS), per soddisfare le diverse esigenze degli ambienti cucina. Le cappe della linea NRS® sono dotate di un potente motore da 800 m3/h e assicurano alti livelli di silenziosità, con un’ emissione acustica di soli 45 dB alla massima velocità.
La partnership con Quiet Mark permette a Falmec di promuovere l’estrema silenziosità dei propri prodotti in ben 22 mercati europei, garantendo ai consumatori la possibilità di scegliere cappe che offrono prestazioni elevate e un ambiente cucina più tranquillo.
Il gruppo Rv, un’associazione che si occupa di mobilità e trasporti, ha sollevato la questione della frana di Quincinetto, avvenuta lungo la strada statale A5 nel tratto compreso tra Ivrea e Pont-Saint-Martin. La frana ha causato la chiusura temporanea della strada, creando disagi per i residenti e per chi utilizza quella tratta per spostarsi.
Il gruppo Rv ha quindi chiesto un incontro urgente con il ministero dei Trasporti al fine di discutere della situazione e trovare soluzioni alternative per garantire la viabilità nella zona interessata. Tra le possibili proposte potrebbero esserci la realizzazione di percorsi alternativi, la messa in sicurezza della strada o la realizzazione di opere di mitigazione del rischio frane.
La frana di Quincinetto ha evidenziato la necessità di un costante monitoraggio del territorio e di interventi mirati per prevenire situazioni simili in futuro. La collaborazione tra enti locali, associazioni e istituzioni è fondamentale per affrontare con efficacia emergenze di questo genere e garantire la sicurezza e la mobilità dei cittadini.
Per la rubricaÂ20 tra i più grandi ingegneri di opere in acciaio della storia: David B. Steinman
La vita.
David B. Steinman è stato un ingegnere civile statunitense nato il 11 giugno 1886 a New York e morto il 21 agosto 1960 a New York. È stato uno dei più grandi ingegneri pontisti del suo tempo e ha progettato diversi ponti noti in tutto il mondo.
Steinman si è laureato in ingegneria civile alla City College di New York nel 1909 e successivamente ha ottenuto un master in ingegneria strutturale alla Columbia University. Ha iniziato la sua carriera lavorando come ingegnere presso la città di New York, ma presto ha deciso di avviare la propria attività.
Uno dei progetti più importanti di Steinman è stato il ponte di Henry Hudson a New York, completato nel 1936. Questo ponte, lungo 2,2 chilometri, collega Manhattan al Bronx e in quel momento era il ponte sospeso più lungo del mondo.
Steinman ha anche progettato il ponte Mackinac che collega le due penisolette del Michigan, il ponte di San Francisco-Oakland Bay e il ponte di Triborough a New York. Questi ponti sono diventati famosi per la loro bellezza e innovazione strutturale.
Durante la sua carriera, Steinman ha scritto numerosi libri e articoli sull’ingegneria dei ponti e ha tenuto diverse posizioni accademiche, tra cui quella di professore di ingegneria civile alla Columbia University.
Steinman è stato anche attivo nella vita pubblica, servendo come presidente della New York City Planning Commission dal 1946 al 1956. È stato inoltre presidente dell’American Society of Civil Engineers nel 1931 e ha ricevuto numerosi premi e onorificenze per il suo lavoro, tra cui la National Medal of Science nel 1958.
David B. Steinman è morto nel 1960 a causa di una malattia cardiaca. La sua eredità vive attraverso i ponti che ha progettato e la sua influenza sull’ingegneria civile e la pianificazione urbana.
Le opere.
David B. Steinman è stato uno dei più grandi ingegneri pontisti del suo tempo ed è noto per aver progettato numerosi ponti famosi in tutto il mondo. Alcune delle sue opere più importanti includono:
- Il ponte di Henry Hudson a New York, completato nel 1936. Questo ponte sospeso collega Manhattan al Bronx ed era il ponte sospeso più lungo del mondo al momento della sua costruzione.
- Il ponte di Mackinac che collega le due penisolette del Michigan, completato nel 1957. Questo ponte è uno dei ponti sospesi più lunghi del mondo ed è famoso per la sua bellezza e innovazione strutturale.
- Il ponte di San Francisco-Oakland Bay, completato nel 1936. Questo ponte sospeso attraversa la baia di San Francisco ed è noto per la sua maestosità e bellezza.
- Il ponte di Triborough a New York, completato nel 1936. Questo ponte collega tre dei cinque distretti di New York ed è noto per la sua complessità strutturale.
- Il ponte di Deer Isle, completato nel 1939. Questo ponte sospeso collega l’isola di Deer Isle alla terraferma del Maine ed è noto per la sua bellezza.
Oltre a queste opere, Steinman ha anche progettato molti altri ponti e ha scritto numerosi libri e articoli sull’ingegneria dei ponti.
Alcuni dei ponti meno noti ma altrettanto importanti progettati da Steinman includono:
- Il ponte di Sunshine Skyway in Florida, completato nel 1954. Questo ponte sospeso attraversa la baia di Tampa ed è noto per la sua bellezza e la sua resistenza agli uragani.
- Il ponte di Harlem a New York, completato nel 1951. Questo ponte sospeso attraversa il fiume Harlem ed è noto per la sua eleganza e la sua resistenza alle vibrazioni.
- Il ponte di Commodore Barry a New York, completato nel 1951. Questo ponte sospeso attraversa il fiume Delaware ed è noto per la sua eleganza e la sua robustezza.
- Il ponte di Saint John in Canada, completato nel 1968. Questo ponte sospeso attraversa il fiume Saint John ed è noto per la sua bellezza e la sua resistenza alle condizioni meteorologiche avverse.
- Il ponte di Verrazzano-Narrows a New York, completato nel 1964. Questo ponte sospeso collega Brooklyn a Staten Island ed è noto per essere il ponte sospeso più grande del mondo in quel momento.
Inoltre, Steinman ha scritto numerosi libri sull’ingegneria dei ponti e ha tenuto diverse posizioni accademiche, tra cui quella di professore di ingegneria civile alla Columbia University. Ha anche servito come presidente della New York City Planning Commission dal 1946 al 1956 e come presidente dell’American Society of Civil Engineers nel 1931.
Le Innovazioni.
David B. Steinman è stato un ingegnere pontista innovativo e ha introdotto numerose innovazioni nel campo dell’ingegneria dei ponti durante la sua carriera. Alcune delle sue innovazioni più importanti includono:
- L’uso di cavi in acciaio a sette fili nei ponti sospesi. Questi cavi sono stati utilizzati per la prima volta da Steinman nel ponte di Mackinac e hanno permesso di aumentare la resistenza e la durata dei ponti sospesi.
- L’uso di traverse rigide nei ponti sospesi, che hanno permesso di aumentare la stabilità del ponte e di ridurre le vibrazioni.
- L’uso di ponti a doppia cantilever per superare lunghe distanze. Questo tipo di ponte è stato utilizzato per la prima volta da Steinman nel ponte di San Francisco-Oakland Bay.
- L’uso di travi a sbalzo per creare ponti a campata unica con una maggiore resistenza e stabilità.
- L’uso di piloni snelli e slanciati nei ponti sospesi, che hanno permesso di ridurre il carico sui cavi e di migliorare la stabilità del ponte.
- L’uso di un sistema di sospensione a “lampo” per il ponte di Triborough, che ha permesso di costruire il ponte in modo più efficiente e rapido.
In generale, Steinman ha introdotto molte innovazioni nel campo dell’ingegneria dei ponti che hanno permesso di costruire ponti più resistenti, stabili ed efficienti.
Inoltre, Steinman ha contribuito allo sviluppo della scienza dell’ingegneria dei ponti attraverso le sue pubblicazioni, le sue lezioni e le sue consulenze tecniche. Ha scritto numerosi libri e articoli sull’argomento, tra cui “Bridges and Their Builders” e “The Construction of the Henry Hudson Bridge”. Inoltre, ha tenuto posizioni accademiche prestigiose, tra cui quella di professore di ingegneria civile alla Columbia University, dove ha insegnato per più di 25 anni.
Steinman ha anche svolto un ruolo importante nella progettazione di ponti in tutto il mondo e ha lavorato su progetti in Canada, Messico, Italia e altri paesi. Ha collaborato con altri importanti ingegneri e architetti, tra cui Othmar Ammann e Le Corbusier, per progettare ponti e altre strutture.
In generale, le innovazioni e le contribuzioni di David B. Steinman all’ingegneria dei ponti hanno avuto un impatto significativo sul campo e hanno permesso di creare ponti più sicuri, resistenti ed efficienti in tutto il mondo.
Curiosità.
Ecco alcune curiosità interessanti su David B. Steinman:
- Steinman è nato a New York nel 1886 ed è cresciuto a Brooklyn. Suo padre era un rabbino ebraico.
- Steinman si è laureato in ingegneria civile alla Columbia University nel 1909 e ha ottenuto il suo primo lavoro come ingegnere presso l’ufficio di Othmar Ammann, un altro importante ingegnere pontista.
- Steinman è stato responsabile della progettazione di molti ponti iconici, tra cui il ponte di Mackinac, il ponte di Triborough e il ponte di San Francisco-Oakland Bay.
- Steinman è stato un sostenitore del ponte a doppia cantilever, una tecnologia che ha utilizzato nel ponte di San Francisco-Oakland Bay e che ha permesso di costruire ponti più lunghi e stabili.
- Steinman ha sviluppato un sistema di sospensione a “lampo” per il ponte di Triborough, che ha permesso di costruire il ponte in modo più efficiente e rapido.
- Steinman ha svolto un ruolo importante nella progettazione di numerosi ponti in Canada, tra cui il ponte di Saint John, il ponte di Jacques Cartier e il ponte di Quebec.
- Steinman ha lavorato come consulente tecnico per il governo messicano sulla costruzione di un ponte sul fiume Lerma, che sarebbe stato il più grande ponte sospeso del mondo al momento della sua costruzione.
- Steinman è stato un membro fondatore della National Academy of Engineering e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro nel campo dell’ingegneria dei ponti.
- Steinman è morto nel 1960 all’età di 73 anni. Dopo la sua morte, il ponte di Triborough è stato ribattezzato in suo onore e ora è conosciuto come il ponte di Robert F. Kennedy.
I suoi libri.
David B. Steinman ha scritto diversi libri sulla progettazione e la costruzione di ponti, tra cui:
- “Bridges and Their Builders” (1941) – Questo libro è una raccolta di storie e aneddoti sulla costruzione di ponti in tutto il mondo, dalla Grecia antica ai giorni nostri.
- “The Construction of the Henry Hudson Bridge” (1936) – Questo libro descrive la progettazione e la costruzione del ponte di Henry Hudson a New York City, uno dei primi ponti sospesi in acciaio costruiti negli Stati Uniti.
- “Bridges of the World: Their Design and Construction” (1950) – Questo libro esamina la progettazione e la costruzione di alcuni dei ponti più famosi del mondo, tra cui il ponte di Brooklyn, il ponte di San Francisco-Oakland Bay e il ponte di Mackinac.
- “The Engineering of Large Dams” (1932) – Questo libro descrive la progettazione e la costruzione di dighe e impianti idroelettrici in tutto il mondo, inclusa la diga di Hoover negli Stati Uniti.
- “General Theory of Bridge Construction: Containing Demonstrations of the Principles of the Art and Their Application to Practice” (1927) – Questo libro è un testo tecnico sulla progettazione e la costruzione di ponti, che contiene dimostrazioni delle principali teorie e applicazioni pratiche.
- “The Colossus of Hoover Dam: The Story of the Greatest Dam Ever Built” (1950) – Questo libro racconta la storia della costruzione della diga di Hoover, una delle più grandi opere idrauliche mai realizzate.
- “American Society of Civil Engineers: The First Century” (1953) – Questo libro è una storia della American Society of Civil Engineers (ASCE), l’organizzazione professionale degli ingegneri civili degli Stati Uniti, fondata nel 1852.
- “Bridges and Their Builders” (1945) – Questo è un altro libro con lo stesso titolo di quello del 1941, ma con contenuti leggermente diversi, che racconta la storia della costruzione di ponti in tutto il mondo.
- “Suspension Bridges and Cantilever Bridges” (1951) – Questo libro analizza le tecniche e i materiali utilizzati nella costruzione di ponti sospesi e a sbalzo, con particolare attenzione ai ponti realizzati da Steinman.
Questi sono solo alcuni dei libri scritti da David B. Steinman. Steinman è stato anche autore di numerosi articoli e pubblicazioni tecniche su ingegneria civile e ponti, e ha tenuto numerose conferenze e seminari sull’argomento.
I libri che parlano di lui.
Ci sono diversi libri che parlano di David B. Steinman e della sua vita, della sua carriera e delle opere da lui progettate e costruite. Alcuni di questi libri sono:
- “Master Builder: The Story of David B. Steinman” di Gayle Tzemach Lemmon – Questo libro è una biografia di David B. Steinman che racconta la sua vita e la sua carriera di ingegnere civile, concentrandosi in particolare sulla sua attività di progettazione e costruzione di ponti.
- “Bridges: The Spans of North America” di David Plowden – Questo libro è un omaggio ai grandi ponti dell’America del Nord, e uno dei capitoli è dedicato alla vita e alle opere di David B. Steinman.
- “New York’s Great Bridges: From the Verrazano to the Tappan Zee” di Leslie E. Robertson e Sharon Reier – Questo libro racconta la storia della progettazione e della costruzione dei ponti più importanti di New York City, tra cui il ponte di George Washington e il ponte di Henry Hudson, progettati entrambi da David B. Steinman.
- “Building the Golden Gate Bridge: A Workers’ Oral History” di Harvey Schwartz – Questo libro racconta la storia della costruzione del Golden Gate Bridge di San Francisco, e un capitolo è dedicato alla figura di David B. Steinman, che ha collaborato alla progettazione del ponte.
Questi sono solo alcuni dei libri che parlano di David B. Steinman. Ci sono anche diversi articoli e pubblicazioni tecniche che analizzano le opere e la carriera di Steinman, sia dal punto di vista tecnico che storico.
Il 1° luglio 2024, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato un importante decreto riguardante il riutilizzo dei rifiuti inerti derivanti da costruzioni e demolizioni.
Questo nuovo Decreto Inerti è stato annunciato dalla viceministra Vannia Gava e segna un punto di svolta per il settore edilizio e ambientale in Italia.
Nuove regole per i rifiuti da costruzione e demolizione: un passo avanti per l’economia circolare
La nuova normativa mira a risolvere le problematiche del precedente Decreto Inerti, conosciuto anche come End of Waste DM 152/2022, che viene abrogato. Questo aggiornamento non solo amplia le possibili applicazioni dei materiali recuperati, ma riduce anche gli oneri economici e amministrativi per gli operatori del settore.
Il Decreto Inerti stabilisce criteri precisi per cui i rifiuti da costruzione, demolizione e di origine minerale cessano di essere considerati tali dopo opportune operazioni di recupero. Questi rifiuti possono quindi essere trasformati in aggregati recuperati, pronti per essere reimmessi sul mercato, preferibilmente provenienti da demolizioni selettive.
Criteri e Responsabilità per il Riutilizzo
Perché i rifiuti cessino di essere considerati tali, l’aggregato riciclato o artificiale derivante dal recupero deve soddisfare criteri specifici, dettagliatamente indicati nel decreto. Il decreto definisce anche gli utilizzi consentiti per gli aggregati recuperati.
Le responsabilità del produttore di aggregati recuperati sono chiaramente delineate, inclusi la dichiarazione di conformità e le modalità di prelievo e detenzione dei campioni. I produttori devono implementare un sistema di controllo della qualità e automonitoraggio, che può includere anche procedure di accreditamento per garantire una conformità aggiuntiva.
Monitoraggio e Revisione dei Criteri
Il Decreto prevede che entro 24 mesi dall’entrata in vigore, il Ministero dell’Ambiente valuterà i dati di monitoraggio raccolti tramite il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero (ReCER). Sulla base di questi dati, potrebbe essere necessario rivedere i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.
Implicazioni per l’Economia e l’Ambiente
La viceministra Gava ha sottolineato l’importanza strategica del recupero dei materiali in un Paese come l’Italia, povero di materie prime. Questo approccio promuove l’economia circolare, riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche e favorisce la tutela ambientale.
Inoltre, offre supporto alle imprese, con benefici significativi per diverse filiere, tra cui quella estrattiva, delle costruzioni, delle demolizioni, e della produzione di materiali riciclati come bitumi, calcestruzzi e cementi.
Conclusione: un futuro sostenibile
Il nuovo Decreto Inerti rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale. Promuovendo il riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione, l’Italia avanza verso un modello di sviluppo più ecologico e efficiente, con vantaggi sia economici che ambientali.
Fonti: