“Falmec: cappe silenziose e prestazioni elevate con tecnologia NRS®”
“Falmec: cappe silenziose e prestazioni elevate con tecnologia NRS®”
Falmec è un’azienda italiana specializzata nella produzione di cappe per cucine, fondata nel 1981 a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Grazie alla tecnologia NRS® (Noise Reduction System), l’azienda garantisce cappe che offrono il massimo della silenziosità e prestazioni elevate.
La certificazione e il riconoscimento per l’estrema silenziosità sono stati ottenuti con la collezione di cappe Silence, che ha permesso a Falmec di rafforzare la partnership con Quiet Mark. Quiet Mark è un programma di premi internazionale che riconosce e promuove i prodotti e le tecnologie più silenziose disponibili sul mercato.
La collezione NRS® di Falmec include modelli con diverse tipologie di installazione, come a parete (Lumina NRS, Vela NRS, Plane NRS, Flipper NRS, Aria NRS), a isola (Zenith NRS) e a incasso (Gruppo Incasso NRS), per soddisfare le diverse esigenze degli ambienti cucina. Le cappe della linea NRS® sono dotate di un potente motore da 800 m3/h e assicurano alti livelli di silenziosità, con un’ emissione acustica di soli 45 dB alla massima velocità.
La partnership con Quiet Mark permette a Falmec di promuovere l’estrema silenziosità dei propri prodotti in ben 22 mercati europei, garantendo ai consumatori la possibilità di scegliere cappe che offrono prestazioni elevate e un ambiente cucina più tranquillo.
FAQ
Hans Ulrich Obrist è un curatore d’arte svizzero, noto per il suo lavoro nel campo dell’arte contemporanea. È stato nominato presidente della giuria della Biennale Architettura, uno dei più importanti eventi internazionali nel campo dell’architettura.
La Biennale Architettura si tiene a Venezia ogni due anni ed è un’occasione per architetti, designer e artisti di tutto il mondo di mostrare le loro opere e condividere idee innovative nel campo dell’architettura e del design urbano.
Hans Ulrich Obrist è stato scelto per presiedere la giuria della Biennale Architettura per la sua vasta esperienza nel mondo dell’arte contemporanea e per la sua capacità di individuare e promuovere talenti emergenti nel campo dell’architettura.
La cerimonia di premiazione della Biennale Architettura, che si terrà il 10 maggio, sarà un momento importante per celebrare l’eccellenza nel campo dell’architettura e per premiare i progetti più innovativi e creativi presentati durante l’evento.
Tab. 4.2.XVIII – Posizione dei fori per unioni bullonate e chiodate.

Eurocodice Tab. 4.2.XVIII – Posizione dei fori per unioni bullonate e chiodate
La Tabella 4.2.XVIII dell’Eurocodice (solitamente parte delle norme EN 1993 per le strutture in acciaio) definisce i criteri dimensionali e geometrici relativi alla posizione dei fori nelle unioni bullonate e chiodate. Questa tabella è essenziale per garantire la sicurezza strutturale e la durabilità delle connessioni, tenendo conto di fenomeni come il taglio, il carico a trazione e l’eventuale deformazione delle piastre connesse.
Ecco una descrizione dettagliata degli elementi chiave trattati nella tabella:
1. Distanze Minime dei Fori (Pitch e Edge Distance)
-
Distanza minima tra i centri dei fori (Pitch, pminp_{\text{min}}pmin):
La distanza minima è specificata per evitare interferenze tra i bulloni o chiodi e garantire che non si generino tensioni eccessive nelle piastre.- Formula generale: pmin=2,5⋅d0p_{\text{min}} = 2,5 \cdot d_0pmin=2,5⋅d0, dove d0d_0d0 è il diametro del foro.
- Questa distanza assicura un comportamento elastico adeguato.
-
Distanza minima dal bordo (Edge Distance, emine_{\text{min}}emin):
Specificata per prevenire rotture per trazione o taglio lungo i bordi.- Formula: emin=1,5⋅d0e_{\text{min}} = 1,5 \cdot d_0emin=1,5⋅d0, ma spesso è maggiore a seconda delle condizioni di carico.
2. Distanze Massime dei Fori
-
Distanza massima tra i centri dei fori (pmaxp_{\text{max}}pmax):
Regolamentata per evitare fenomeni di instabilità, come la deformazione delle piastre tra i bulloni.- Formula: pmax=15⋅tp_{\text{max}} = 15 \cdot tpmax=15⋅t, dove ttt è lo spessore della piastra.
- La normativa prevede anche limiti basati sulla protezione contro la corrosione e la stabilità globale.
-
Distanza massima dal bordo (emaxe_{\text{max}}emax):
Definita per prevenire deformazioni localizzate non desiderate.- Solitamente correlata al diametro del foro e allo spessore della piastra.
3. Dimensioni dei Fori (d0d_0d0)
- Il diametro del foro è maggiore del diametro nominale del bullone/chiodo (ddd) per consentire tolleranze di montaggio.
- Tipicamente: d0=d+1d_0 = d + 1d0=d+1 mm (per bulloni standard).
- Per bulloni ad alta resistenza o chiodi speciali, le tolleranze possono variare.
4. Orientamento dei Fori e Configurazioni
- Fori in linea retta (Single Line):
La distanza deve rispettare le regole minime/massime per evitare eccessivi carichi concentrati. - Fori disposti a griglia (Grid):
In configurazioni multiple, le distanze ortogonali (sxs_xsx e sys_ysy) devono essere conformi per distribuire uniformemente le forze.
5. Materiali e Coefficienti di Sicurezza
- La tabella considera materiali con caratteristiche di duttilità diverse, quindi specifica valori distinti per acciai ordinari e ad alta resistenza.
- I valori possono essere moltiplicati per coefficienti di sicurezza (γ\gammaγ) per carichi eccezionali.
6. Considerazioni sulla Fatica
- Quando le connessioni sono soggette a carichi ciclici, le distanze dei fori possono essere incrementate per ridurre i picchi di tensione e migliorare la resistenza a fatica.
7. Eccezioni
- In strutture leggere o in connessioni secondarie, le tolleranze possono essere più ampie, ma con l’approvazione di un ingegnere strutturista.
Conclusione
La Tabella 4.2.XVIII dell’Eurocodice è un riferimento fondamentale per i progettisti e ingegneri che lavorano con strutture metalliche. Essa garantisce:
- Sicurezza: Prevenendo cedimenti locali e globali.
- Efficienza: Assicurando una distribuzione ottimale dei carichi.
- Durabilità: Riducendo fenomeni corrosivi e di fatica.
Possono essere necessarie verifiche puntuali per situazioni specifiche, utilizzando strumenti di calcolo avanzati o software per la progettazione strutturale.
Conclusione Semplice per operai non scolarizzati.
La Tabella 4.2.XVIII dell’Eurocodice spiega come devono essere posizionati i fori nelle piastre di acciaio per i bulloni e i chiodi. Serve a garantire che la struttura sia sicura e duri nel tempo.
In pratica:
- Distanza minima tra i fori: i fori non devono essere troppo vicini, altrimenti la piastra potrebbe rompersi. Devono stare a almeno 2,5 volte il diametro del foro.
- Distanza minima dal bordo: i fori non devono essere troppo vicini al bordo, altrimenti si rischia che la piastra si spezzi. Devono essere almeno 1,5 volte il diametro del foro.
- Distanza massima tra i fori: i fori non devono essere troppo lontani tra loro, così la forza si distribuisce bene. La distanza massima dipende dallo spessore della piastra.
Seguire queste regole aiuta a evitare problemi durante il montaggio e garantisce che la struttura resti stabile e sicura.
The new facility in Springfield, Missouri will house Press Room Equipment Co.’s manufacturing operations, including the production of coil handling and press feeding equipment. The Bradbury Group, a leading manufacturer of roll forming and coil processing equipment, acquired PRE to enhance its product offerings and strengthen its position in the industry.
The state-of-the-art facility will feature advanced technology and equipment to streamline production processes and increase efficiency. It will also provide a larger space for research and development activities, allowing PRE to innovate and develop new products to meet the evolving needs of its customers.
In addition to manufacturing capabilities, the new facility will include a training center for customers and employees. This center will offer hands-on training programs and educational resources to help users maximize the performance of PRE’s equipment and improve their operational efficiency.
The relocation to Springfield, Missouri reflects PRE’s commitment to growth and innovation. By investing in a modern facility with cutting-edge technology, the company aims to enhance its competitiveness and continue providing high-quality solutions to its customers in the metal forming industry.
La collezione Céline è stata progettata da CRS Albed in collaborazione con Paolo Festa. Si tratta di un sistema modulare composto da elementi in vetro REC e vetro FULL STOP, con profili e montanti in alluminio finitura bronzo. Questi elementi permettono di creare pareti divisorie e di completare il progetto con l’inserimento di porte battenti. Le finiture dei vetri, ispirate agli anni ’70, creano effetti grafici e luminosi che conferiscono un tocco di eleganza e modernità agli ambienti.
Next – Designed by: CRS Albed
La porta Next, un’icona del design contemporaneo, si rinnova con una nuova versione presentata da ALBED. Caratterizzata da linee pulite e minimaliste, la porta Next è disponibile in diverse finiture e colori, adattandosi facilmente a diversi stili di arredamento. Grazie alla sua versatilità e alla qualità dei materiali utilizzati, la porta Next si conferma come un elemento distintivo per gli ambienti residenziali e contract.
ALBED è un marchio dell’azienda Delmonte srl, attiva nel settore dell’arredamento dal 1964. Con una lunga esperienza nel design e nella produzione di soluzioni d’arredo innovative, ALBED si distingue per la qualità dei suoi prodotti e per l’attenzione ai dettagli. Le collezioni Céline e Next rappresentano l’ultima evoluzione del marchio, che continua a proporre soluzioni all’avanguardia per arredare con stile e funzionalità.
Nel cuore della Rivoluzione Industriale, Sir Henry Bessemer si distinse come uno dei maggiori innovatori dell’epoca. Con la sua invenzione del convertitore Bessemer, rivoluzionò il processo di produzione dell’acciaio, rendendolo più efficiente e accessibile. Attraverso la sua determinazione e genialità, Bessemer ha cambiato per sempre il volto dell’industria siderurgica, aprendo la strada a nuove possibilità e sviluppi tecnologici. Scopri di più sulla straordinaria vita e le incredibili realizzazioni di questo pioniere dell’acciaio.
Infanzia e Influenze
Infanzia e Educazione
Sir Henry Bessemer nacque nel 1813 a Charlton, nel Regno Unito, e fin da giovane mostrò un forte interesse per la scienza e l’ingegneria. Ricevette un’istruzione limitata ma riuscì comunque a sviluppare le sue capacità autodidattiche, che sarebbero diventate fondamentali per le sue future scoperte nel settore dell’acciaio.
Primi Anni di Carriera e Ispirazioni
Dopo aver lavorato come inventore e consulente, Bessemer si dedicò al miglioramento dei processi industriali, ispirandosi alle necessità dell’epoca e alle sfide dell’industria siderurgica. La sua determinazione e creatività lo portarono a sperimentare nuove tecniche che rivoluzionarono la produzione di acciaio, contribuendo in modo significativo alla Rivoluzione Industriale.
Il processo Bessemer
La scoperta rivoluzionaria
Il processo Bessemer, un’invenzione innovativa di Sir Henry Bessemer, ha rivoluzionato l’industria dell’acciaio. Questo metodo ha permesso di produrre acciaio in modo rapido ed economico, aprendo la strada alla produzione su larga scala.
Superamento delle sfide tecniche
Nonostante i numerosi successi, il processo Bessemer ha dovuto affrontare diverse sfide tecniche. Tra queste, la gestione delle temperature elevate e la qualità del prodotto finale sono state le principali difficoltà da superare.
Per garantire la qualità dell’acciaio prodotto, Bessemer ha dovuto sperimentare con diverse leghe e materiali refrattari per mantenere le temperature necessarie per la fusione, dimostrando la sua determinazione e genialità nel superare le sfide tecniche.
Impatto del Processo Bessemer
Rivoluzionare la Produzione dell’Acciaio
Il processo Bessemer ha rivoluzionato la produzione dell’acciaio, permettendo una produzione su larga scala e a costi più contenuti rispetto ai metodi tradizionali. Questa innovazione ha reso l’acciaio più accessibile e ha alimentato la crescita dell’industria metallurgica.
Trasformare l’Industria e la Società
Il processo Bessemer ha avuto un impatto profondo sull’industria e sulla società, contribuendo all’espansione delle infrastrutture, alla costruzione di ferrovie e alla produzione di macchinari. Questa trasformazione ha generato nuove opportunità economiche e ha cambiato il volto dell’Europa industriale.
Eredità di Sir Henry Bessemer
Riconoscimenti e Premi
Sir Henry Bessemer è stato riconosciuto per la sua rivoluzionaria invenzione del convertitore Bessemer. Nel 1879, è stato nominato cavaliere dalla Regina Vittoria per i suoi contributi all’industria siderurgica.
Impatto Duraturo sull’Industria Moderna
L’invenzione del convertitore Bessemer ha avuto un impatto duraturo sull’industria moderna, trasformando radicalmente il processo di produzione dell’acciaio. Questa innovazione ha reso l’acciaio più accessibile e ha contribuito in modo significativo alla crescita economica e industriale del XIX secolo.
Il processo Bessemer ha aperto la strada a nuove tecnologie e ha rivoluzionato il settore siderurgico, accelerando la produzione e riducendo i costi. L’uso diffuso del convertitore Bessemer ha portato a una maggiore industrializzazione e all’espansione delle ferrovie, dell’edilizia e di molte altre industrie chiave dell’epoca.
Pionieri dell’Acciaio – La Rivoluzione Industriale di Sir Henry Bessemer
Attraverso la lettura di questo articolo, è possibile comprendere appieno l’incredibile impatto che Sir Henry Bessemer ha avuto sulla Rivoluzione Industriale con la sua invenzione del processo Bessemer per la produzione di acciaio. Grazie alla sua genialità e determinazione, Bessemer ha rivoluzionato per sempre il settore siderurgico, rendendo l’acciaio più accessibile e contribuendo significativamente allo sviluppo dell’industria moderna. Il suo lascito rimane fondamentale nella storia dell’ingegneria e dell’industria, ispirando generazioni di innovatori a seguire le sue orme.