“Calamity Atelier: il concorso per la rinascita di Arte Sella nelle Dolomiti”
“Calamity Atelier: il concorso per la rinascita di Arte Sella nelle Dolomiti”
Arte Sella è un parco artistico situato in Trentino, nelle Dolomiti, che si estende su una superficie di 60 ettari. È un luogo unico al mondo dove arte e natura si fondono in modo armonioso, con opere d’arte realizzate con materiali naturali e integrate nell’ambiente circostante.
Nel mese di ottobre 2018, una tempesta eccezionale ha colpito il parco, causando danni significativi alle opere d’arte e all’ambiente circostante. Per questo motivo, YAC – Young Architects Competitions, in collaborazione con Arte Sella, ha lanciato il concorso “Calamity Atelier” con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per la rinascita e la ricostruzione del parco.
Il concorso è aperto a giovani architetti, designer, artisti e creativi di tutto il mondo, che sono chiamati a presentare progetti che possano integrarsi con il paesaggio e la natura del parco, rispettandone l’unicità e la bellezza. L’obiettivo è quello di creare nuove opere d’arte e strutture che possano rinnovare e arricchire l’esperienza dei visitatori, mantenendo vivo lo spirito di Arte Sella.
I partecipanti al concorso avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Arte Sella e di contribuire alla rinascita di questo luogo straordinario, che rappresenta un punto di incontro tra arte, natura e spiritualità. “Calamity Atelier” offre la possibilità di mettere alla prova la propria creatività e di contribuire a preservare e valorizzare un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore.
FAQ
Chi è ArcelorMittal.
ArcelorMittal è un’azienda multinazionale di acciaierie con sede a Lussemburgo. Fondata nel 2006, è attualmente la più grande produttrice di acciaio al mondo, con operazioni in 60 paesi e una forza lavoro di oltre 200.000 dipendenti. L’azienda produce una vasta gamma di prodotti in acciaio, tra cui lamiere, tubi e prodotti siderurgici speciali.
Una breve storia di ArclerMittal.
ArcelorMittal è stata fondata nel 2006 dalla fusione tra la società indiana Mittal Steel e la società europea Arcelor. Mittal Steel, fondata da Lakshmi Mittal nel 1976, era diventata una delle più grandi produttrici di acciaio al mondo attraverso acquisizioni e fusioni strategiche. Arcelor, d’altra parte, era una società europea di acciaierie con una forte presenza in Francia, Belgio, Lussemburgo e Spagna.
La fusione tra Mittal Steel e Arcelor ha dato vita ad ArcelorMittal, un’azienda globale con una presenza significativa in Europa, America e Asia. Nel corso degli anni, l’azienda ha continuato a espandersi attraverso acquisizioni e fusioni, diventando la più grande produttrice di acciaio al mondo.
ArcelorMittal ha affrontato diverse sfide economiche e ambientali negli ultimi anni, tra cui la crisi del 2008 e la crescente pressione per ridurre le emissioni di gas serra. Nonostante ciò, l’azienda ha continuato a investire in tecnologie più sostenibili e a sviluppare soluzioni innovative per rispondere ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti.
I maggiori lavori di ArcelorMittal.
ArcelorMittal ha realizzato una vasta gamma di progetti di opere metalliche in tutto il mondo, tra cui:
- Edifici in acciaio: ArcelorMittal ha fornito acciaio per la costruzione di alcuni dei più famosi edifici al mondo, tra cui la Torre Eiffel a Parigi, la Burj Khalifa a Dubai e la Freedom Tower a New York.
- Infrastrutture stradali e ferroviarie: l’azienda ha fornito materiali in acciaio per la costruzione di ponti, viadotti e infrastrutture ferroviarie in tutto il mondo.
- Energie rinnovabili: ArcelorMittal ha sviluppato soluzioni in acciaio per la costruzione di turbine eoliche e pannelli solari.
- Settore automobilistico: l’azienda produce acciaio ad alta resistenza per la produzione di veicoli leggeri e sicuri.
- Prodotti siderurgici speciali: ArcelorMittal produce una vasta gamma di prodotti in acciaio speciali, tra cui lamiere stampate, tubi saldati, profilati e barre d’acciaio.
Questi sono solo alcuni esempi dei progetti di opere metalliche realizzati da ArcelorMittal in tutto il mondo. L’azienda continua a investire in ricerca e sviluppo per soddisfare le crescenti esigenze del mercato e offrire soluzioni innovative ai propri clienti.
Le innovazioni di ArcelorMittal.
ArcelorMittal è nota per la sua attenzione all’innovazione e alla sostenibilità nella produzione di acciaio. Ecco alcune delle principali innovazioni sviluppate dall’azienda:
- Acciai ad alta resistenza: ArcelorMittal ha sviluppato acciai ad alta resistenza per la produzione di veicoli leggeri e sicuri, aumentando la sicurezza sulla strada.
- Acciai sostenibili: l’azienda ha sviluppato soluzioni in acciaio a basse emissioni di carbonio per contribuire a ridurre l’impatto ambientale della produzione di acciaio.
- Soluzioni in acciaio per l’energia eolica: ArcelorMittal ha sviluppato soluzioni in acciaio per la costruzione di turbine eoliche, promuovendo la produzione di energia pulita e rinnovabile.
- Acciai ad alto rendimento: l’azienda ha sviluppato acciai ad alto rendimento per la costruzione di infrastrutture stradali e ferroviarie, migliorando la durata e la sicurezza di queste strutture.
- Prodotti siderurgici speciali: ArcelorMittal produce una vasta gamma di prodotti in acciaio speciali, tra cui lamiere stampate, tubi saldati, profilati e barre d’acciaio, per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti.
Queste sono solo alcune delle innovative soluzioni in acciaio sviluppate da ArcelorMittal. L’azienda continua a investire in ricerca e sviluppo per soddisfare le crescenti esigenze del mercato e offrire soluzioni sempre più innovative ai propri clienti.
L’architettura ha sempre cercato nuove forme, materiali e tecnologie per soddisfare i bisogni dell’umanità. Nel perseguire il moderno, tuttavia, spesso dimentichiamo le preziose lezioni che il passato può insegnarci. Molte antiche civiltà hanno sviluppato tecniche per integrare edifici e strutture nel paesaggio, rispettando l’ambiente circostante e il clima locale. Guardando indietro, possiamo imparare a progettare un’architettura più sostenibile e in armonia con la natura.
L’Importanza dei Materiali Locali
Un elemento chiave dell’architettura antica era l’utilizzo di materiali locali. Gli edifici vernacolari, costruiti in pietra, legno, fango o altri materiali disponibili nelle vicinanze, erano progettati per resistere alle condizioni climatiche della regione. Ad esempio, in Africa occidentale, le case tradizionali in fango erano progettate per mantenere l’interno fresco anche durante il caldo più intenso. In Scozia, l’uso della pietra locale ha garantito solidità e isolamento termico nelle case di campagna.
Adattamento al Clima
Gli architetti antichi comprendevano l’importanza di progettare in modo che le strutture rispondessero al clima. I cortili ombreggiati e le mura spesse nelle case islamiche tradizionali proteggevano dal caldo estremo. Nei deserti del Medio Oriente, le torri del vento venivano utilizzate come sistemi di ventilazione naturali. In Scandinavia, i tetti spioventi delle case erano pensati per far scivolare via facilmente la neve, riducendo il rischio di cedimenti.
Integrazione con il Paesaggio
Gli edifici antichi spesso sfruttavano la topografia del terreno per integrarsi nel paesaggio. Gli Inca costruirono Machu Picchu seguendo le linee delle montagne, mentre i Nabatei scavarono la città di Petra direttamente nella roccia. I Maya, nelle regioni tropicali, costruivano le loro città nel cuore della giungla, rendendole difficili da individuare dall’esterno.
Simbolismo e Cultura
L’architettura del passato rifletteva valori culturali profondi. I templi greci e romani incarnavano l’ordine cosmico e religioso, mentre le piramidi Maya e Inca rappresentavano un collegamento tra il mondo terreno e il divino. Ogni elemento architettonico aveva un simbolismo specifico e contribuiva a creare un ambiente che rispecchiava la visione del mondo di quella società.
Esempi Moderni di Riscoperta del Passato
Nel mondo contemporaneo, alcuni architetti stanno riscoprendo le tecniche antiche per costruire in modo più sostenibile. Il “Regionalismo Critico” integra elementi tradizionali con il design moderno, mentre l’architettura bioclimatica utilizza strategie antiche come i cortili e le facciate ventilate per migliorare l’efficienza energetica. Molti progetti di architettura sostenibile sfruttano materiali locali, come la terra battuta o il legno, per ridurre l’impatto ambientale.
Conclusione
Il passato ci offre preziose lezioni su come costruire in modo sostenibile, armonioso e rispettoso dell’ambiente. È fondamentale riscoprire il valore delle tecniche tradizionali e combinarle con le innovazioni moderne per creare un’architettura che sia funzionale, esteticamente piacevole e in equilibrio con la natura. Invece di cercare sempre qualcosa di nuovo, dovremmo considerare le soluzioni sviluppate dalle civiltà passate, che hanno progettato con ingegno e rispetto per il mondo naturale.
La mostra “La pazza della porta accanto” sarà ospitata presso il Palazzo Attems Petzenstein e sarà curata da Francesca Cattoi, giornalista e scrittrice che ha dedicato ampio spazio alla figura di Alda Merini. L’esposizione includerà una selezione di opere della poetessa, tra cui poesie, scritti inediti, fotografie e documenti che raccontano la sua straordinaria carriera artistica e il suo percorso di vita.
Alda Merini, nata a Milano nel 1931, è stata una delle voci più intense e originali della poesia italiana del Novecento. La sua opera, caratterizzata da una profonda introspezione e da una forte carica emotiva, ha conquistato il pubblico e la critica, facendola diventare un’icona della letteratura contemporanea.
La poetessa ha affrontato nella sua vita diverse sfide e difficoltà, tra cui problemi di salute mentale e periodi di ricovero in ospedale psichiatrico. Nonostante ciò, Alda Merini ha continuato a scrivere e a esprimere la sua visione del mondo con una sincerità e una forza straordinarie.
La mostra a Gorizia si propone di celebrare l’eredità artistica e umana di Alda Merini, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nel suo universo poetico e di scoprire nuovi aspetti della sua personalità complessa e affascinante.
Il cemento armato, utilizzato fin dalla fine del XIX secolo, è un materiale che non smette di evolversi. Anche se diffuso da oltre un secolo, le tecniche di manutenzione e riparazione di queste strutture continuano a rappresentare una sfida significativa per l’ingegneria moderna.
Per comprendere meglio le pratiche attuali e le opinioni dei professionisti, il Centro Studi CNI ha realizzato un sondaggio nel maggio 2024, coinvolgendo ingegneri iscritti all’albo professionale.
Manutenzione e riparazione del cemento armato: progetto CONCRETO, risultati del sondaggio
L’indagine è stata svolta nell’ambito del Progetto CONCRETO, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+, con l’obiettivo di formare tecnici specializzati nella riparazione e conservazione delle strutture in cemento armato. Il consorzio che ha realizzato il progetto è guidato dalla Fondazione Pier Luigi Nervi e include 13 enti, tra cui la Fondazione CNI, centri di ricerca e organismi di rappresentanza professionale.
Tra i quasi 3.000 partecipanti al sondaggio, ben 2.124 (71,5%) hanno dichiarato di essere coinvolti frequentemente o occasionalmente in progetti di riparazione e conservazione del cemento armato. Questo dato indica chiaramente l’importanza crescente di questi interventi nel settore dell’ingegneria civile.
Peso degli interventi di riparazione nei progetti ingegneristici
Gli interventi di riparazione e recupero delle strutture in cemento armato rappresentano una parte significativa del lavoro per molti studi professionali. Per oltre il 30% degli ingegneri intervistati, questi interventi sono almeno il 25% del volume di lavoro annuale, mentre per un ulteriore 21% costituiscono addirittura il 40%.
Tipologie di strutture e interventi comuni
Gli edifici residenziali sono le strutture più frequentemente sottoposte a interventi di riparazione (80%), seguiti dagli edifici pubblici (46%). Anche le infrastrutture (30%) e gli edificazioni moderne di particolare pregio storico-architettonico (24%) vedono un numero considerevole di interventi. Quest’ultimo settore offre interessanti opportunità di collaborazione multidisciplinare tra ingegneri, architetti e altre figure tecniche.
Le principali particolarità di intervento segnalate includono le riparazioni delle parti sottostanti l’intonaco esterno (patch repair), interventi di rinforzo, riparazioni delle fessurazioni e l’uso di materiali fibrorinforzati. Questo evidenzia un mercato in espansione per l’ingegneria riparativa del cemento armato, con una crescente domanda di competenze specializzate.
Necessità di specializzazione e formazione
Nonostante l’importanza degli interventi di riparazione, solo il 42% degli ingegneri ha seguito corsi specialistici universitari o possiede certificazioni specifiche in questo campo. La maggior parte delle competenze viene acquisita attraverso l’esperienza pratica e i corsi di aggiornamento professionale. Il 98% degli intervistati riconosce, tuttavia, l’importanza di una formazione specifica sulla diagnostica e sulle tecniche di recupero del cemento armato.
Vi è una forte richiesta di eventi di aggiornamento e corsi universitari di medio-lunga durata aperti ai professionisti. Gli ingegneri desiderano approfondimenti su vari aspetti: il 58% richiede informazioni sulle metodiche di riparazione delle superfici, il 56% sugli interventi su cedimenti e rotture, e il 52% sull’uso del cemento fibrorinforzato e sulla valutazione dello stato delle strutture.
Considerazioni finali
L’indagine del Centro Studi CNI evidenzia come la riparazione e la conservazione delle strutture in cemento armato siano tematiche cruciali e in continua evoluzione nel settore dell’ingegneria. La crescente richiesta di interventi di riparazione sottolinea la necessità di formazione specializzata e certificazione delle competenze. Investire in questi ambiti non solo migliorerà la qualità degli interventi, ma garantirà anche la conservazione e la sicurezza delle strutture esistenti, rispondendo alle sfide future con competenza e innovazione.
Il corteo funebre è stato organizzato in onore del Papa defunto, che è stato molto amato e rispettato da fedeli di tutto il mondo. Oltre alle 250mila persone presenti, erano presenti anche numerosi capi di Stato, rappresentanti di altre religioni e personalità di spicco.
I funerali si sono svolti nella Basilica di San Pietro, dove il Papa defunto è stato sepolto secondo le tradizioni della Chiesa Cattolica. Durante la cerimonia, sono stati letti messaggi di condoglianze da parte di numerosi leader mondiali e sono state eseguite preghiere per il riposo dell’anima del defunto.
L’evento ha richiamato l’attenzione dei media di tutto il mondo, che hanno seguito in diretta la cerimonia e hanno riportato ampiamente i dettagli dell’evento. I funerali del Papa defunto sono stati un momento di grande commozione e di unità per la Chiesa Cattolica e per tutti coloro che hanno partecipato o seguito l’evento.