“Collaborazione tra le Camere di Commercio della Valle d’Aosta e del Trentino: sviluppo economico, filiera forestale e artigianato”
“Collaborazione tra le Camere di Commercio della Valle d’Aosta e del Trentino: sviluppo economico, filiera forestale e artigianato”
L’accordo di collaborazione tra le Camere di Commercio della Valle d’Aosta e del Trentino è stato firmato con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e la valorizzazione delle risorse locali nei settori della filiera forestale, della transizione ecologica e dell’artigianato. Le due regioni, entrambe caratterizzate da un forte legame con il territorio e da una tradizione artigianale radicata, hanno deciso di unire le forze per promuovere iniziative congiunte e favorire lo scambio di conoscenze e esperienze.
La filiera forestale, in particolare, rappresenta un settore strategico per entrambe le regioni, che vantano una ricca tradizione legata alla gestione sostenibile delle foreste e alla produzione di legname di qualità. Attraverso questa collaborazione, si mira a promuovere la valorizzazione del legno locale, sostenendo le imprese del settore e favorendo la creazione di nuove opportunità di business.
La transizione ecologica è un altro ambito di interesse comune per la Valle d’Aosta e il Trentino, che puntano a promuovere pratiche sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale delle attività economiche. Grazie alla collaborazione tra le Camere di Commercio, si prevede di organizzare eventi, workshop e iniziative per sensibilizzare le imprese e i cittadini sull’importanza della sostenibilità ambientale e per favorire l’adozione di soluzioni eco-friendly.
Infine, l’artigianato rappresenta un patrimonio culturale e produttivo di grande valore per entrambe le regioni, che intendono promuovere la creatività e l’artigianato locale attraverso progetti comuni e iniziative di valorizzazione. Grazie alla collaborazione tra le Camere di Commercio, si punta a sostenere gli artigiani locali, a valorizzare le tradizioni artigianali del territorio e a favorire la commercializzazione dei prodotti artigianali.
FAQ
Nel mondo delle costruzioni metalliche, l’ottimizzazione dei tempi di produzione è una priorità fondamentale per aumentare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la competitività. Durante questa settimana, esploreremo in dettaglio dieci tematiche chiave che rappresentano le strategie più avanzate e innovative per ridurre i tempi di produzione nelle strutture metalliche. Dal successo di casi pratici, alle tecnologie avanzate di automazione e robotica, fino all’applicazione del Lean Manufacturing e all’uso di materiali innovativi, analizzeremo come queste soluzioni stanno trasformando il settore. Rimanete sintonizzati per scoprire come ottimizzare la vostra produzione e rendere più efficiente la vostra attività metallica.
Ogni giorno affronteremo uno di questi argomenti, approfondendo strategie, strumenti e tecnologie che possono fare la differenza nel vostro business.
1. Casi Studio di Ottimizzazione nella Produzione Metallica
- Titolo suggerito: “Casi di Successo: Riduzione dei Tempi di Produzione nelle Strutture Metalliche”
- Dettaglio: Un approfondimento su casi reali di aziende che hanno implementato strategie di ottimizzazione dei tempi di produzione. Potresti includere aziende italiane o europee che hanno ottenuto risultati notevoli con tecnologie come la saldatura automatizzata, l’uso di macchine CNC, o la gestione digitale della produzione.
2. Tecnologie Avanzate per la Riduzione dei Tempi di Produzione
- Titolo suggerito: “Robotica e Automazione nelle Strutture Metalliche: Tecnologie che Ridisegnano la Produzione”
- Dettaglio: Un approfondimento su come la robotica, l’intelligenza artificiale e l’automazione stiano riducendo i tempi di lavorazione. Potresti esplorare l’uso di robot di saldatura, sistemi di taglio laser automatizzato e software di ottimizzazione della produzione.
3. Software di Gestione della Produzione per Strutture Metalliche
- Titolo suggerito: “Software di Gestione Avanzata per la Pianificazione della Produzione: Soluzioni per la Carpenteria Metallica”
- Dettaglio: Un articolo che esplora i principali software ERP e MES usati per monitorare e gestire la produzione in tempo reale. Potresti recensire o confrontare diversi software, concentrandoti sulle funzionalità che migliorano l’efficienza e riducono i tempi morti.
4. Ottimizzazione della Supply Chain nelle Strutture Metalliche
- Titolo suggerito: “Supply Chain e Logistica: Come Migliorare l’Efficienza nella Produzione Metallica”
- Dettaglio: Analisi su come ottimizzare la supply chain (materie prime, trasporto, gestione dei fornitori) per ridurre i ritardi e migliorare i tempi di produzione. Potresti parlare delle tecnologie di tracciabilità e dell’uso dei big data per ottimizzare la gestione delle forniture.
5. Formazione e Aggiornamento per Ridurre i Tempi di Produzione
- Titolo suggerito: “Formazione Tecnica e Specializzazione: La Chiave per Accelerare la Produzione Metallica”
- Dettaglio: Un focus sull’importanza della formazione tecnica per il personale. Potresti discutere come la mancanza di personale qualificato può rallentare la produzione e come investire in formazione può fare la differenza.
6. Materiali Innovativi che Accelerano la Produzione
- Titolo suggerito: “Acciaio ad Alta Resistenza e Leghe Speciali: Materiali che Riducono i Tempi di Produzione”
- Dettaglio: Analisi su nuovi materiali che facilitano la lavorazione più rapida o richiedono meno trattamenti successivi (ad esempio acciai che necessitano meno di trattamenti anti-corrosione o che sono più facili da lavorare).
7. Lean Manufacturing Applicato alle Strutture Metalliche
- Titolo suggerito: “Lean Manufacturing nelle Carpenterie Metalliche: Strategie per Ridurre gli Sprechi e i Tempi”
- Dettaglio: Esplorare come i principi del Lean Manufacturing, già applicati in molti altri settori, possono essere adottati nelle officine di carpenteria metallica per ridurre sprechi, tempi morti e migliorare la produttività.
8. Nuove Attrezzature e Macchinari per la Produzione Rapida
- Titolo suggerito: “Macchinari di Ultima Generazione per Accelerare la Produzione nelle Carpenterie Metalliche”
- Dettaglio: Una guida sui nuovi macchinari disponibili sul mercato che possono migliorare l’efficienza della produzione. Potresti includere recensioni di macchine di taglio, piegatura o saldatura di ultima generazione.
9. Monitoraggio e Controllo della Qualità per Ridurre i Tempi di Correzione
- Titolo suggerito: “Controllo della Qualità nelle Strutture Metalliche: Come Ridurre i Tempi di Revisione e Riparazione”
- Dettaglio: Un focus su come l’integrazione di sistemi di controllo della qualità automatici possa ridurre i tempi di revisione e rilavorazione, aumentando la precisione della produzione e diminuendo i ritardi.
10. Tendenze Globali: L’Industria 4.0 nelle Costruzioni Metalliche
- Titolo suggerito: “L’Industria 4.0 e le Strutture Metalliche: Come la Digitalizzazione Sta Trasformando la Produzione”
- Dettaglio: Analisi su come la digitalizzazione, i sensori IoT e i sistemi di produzione intelligente stanno trasformando il settore delle costruzioni metalliche, riducendo i tempi di fermo macchina e migliorando la pianificazione della produzione.
La proroga del Piano Casa fino al 31 marzo 2019 nel Veneto è stata decisa per permettere un ulteriore approfondimento su temi cruciali come la riqualificazione del patrimonio immobiliare, la valorizzazione del paesaggio e la rinaturalizzazione del territorio. Questi elementi saranno fondamentali per la nuova legge che sostituirà definitivamente il Piano Casa.
L’Assessore al Territorio, Cristiano Corazzari, ha spiegato che l’estensione della validità del Piano Casa è stata approvata tramite un emendamento collegato alla Legge di Stabilità regionale. Questa decisione permetterà di lavorare su nuove misure e strategie per migliorare la qualità del territorio veneto.
La nuova legge in fase di valutazione della Seconda Commissione consiliare prevede l’implementazione definitiva del Piano Casa, introducendo anche nuove misure volte alla rinaturalizzazione del territorio veneto. Questo significa che verranno adottate politiche e interventi per favorire la biodiversità, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità delle aree urbane e rurali.
Gli eventi si sono svolti in diverse città tra cui Torino, Asti, Cuneo, Alessandria e altre. I volontari hanno lavorato per rimuovere rifiuti di plastica da parchi, spiagge, fiumi e boschi, contribuendo così a preservare l’ambiente e sensibilizzare la comunità sull’importanza della riduzione dell’uso della plastica.
Durante le pulizie, i volontari hanno raccolto sacchi di rifiuti plastici, tra cui bottiglie, sacchetti, cannucce e altri oggetti monouso. Questi materiali rappresentano una minaccia per la fauna selvatica e l’ecosistema, poiché spesso finiscono nei corsi d’acqua e negli oceani, danneggiando la vita marina e l’ambiente circostante.
Plastic Free è un’associazione no-profit che si impegna a promuovere uno stile di vita senza plastica, attraverso campagne di sensibilizzazione, eventi di pulizia e progetti educativi. L’obiettivo dell’associazione è quello di ridurre l’inquinamento da plastica e promuovere soluzioni sostenibili per proteggere il pianeta.
Le iniziative dei volontari di Plastic Free nel Piemonte sono solo una piccola parte delle attività svolte dall’associazione in tutta Italia. Grazie all’impegno e alla determinazione dei volontari, è possibile fare la differenza nella lotta contro l’inquinamento da plastica e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile.
Giovanni Cavallo è stato rieletto segretario regionale della Cisl Basilicata durante il congresso regionale che si è svolto a Potenza. La Cisl è uno dei sindacati più importanti in Italia e svolge un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella promozione di condizioni di lavoro dignitose.
Cavallo, che ha già ricoperto il ruolo di segretario regionale in passato, è conosciuto per il suo impegno nel difendere i diritti dei lavoratori e per la sua capacità di mediazione nei confronti delle istituzioni e delle imprese. La sua riconferma è stata accolta con favore da parte dei sindacalisti e dei lavoratori della regione.
La Cisl Basilicata, sotto la guida di Cavallo, si impegna a promuovere la formazione professionale, a contrastare il precariato e a sostenere le politiche per l’occupazione e lo sviluppo economico della regione. Grazie al lavoro svolto dalla Cisl, i lavoratori della Basilicata possono contare su un sindacato attivo e impegnato a difendere i loro interessi.
Il ruolo di segretario regionale della Cisl Basilicata è di grande responsabilità e richiede competenza, capacità di ascolto e capacità di mediazione. Cavallo si è dimostrato all’altezza di questo incarico e si prevede che continuerà a svolgere un ruolo chiave nella difesa dei diritti dei lavoratori della regione.
Il testo che disciplina i carchi orizzontali lineari.
3.1.4.3 SOVRACCARICHI ORIZZONTALI LINEARI
I sovraccarichi orizzontali lineari Hk riportati nella Tab. 3.1.II devono essere utilizzati per verifiche locali e non si combinano con i carichi utilizzati nelle verifiche dell’edificio nel suo insieme.
I sovraccarichi orizzontali lineari devono essere applicati alle pareti alla quota di 1,20 m dal rispettivo piano di calpestio; devono essere applicati ai parapetti o ai mancorrenti alla quota del bordo superiore.
Le verifiche locali riguardano, in relazione alle condizioni d’uso, gli elementi verticali bidimensionali quali i tramezzi, le pareti, i tamponamenti esterni, comunque realizzati, con l’esclusione dei divisori mobili (che comunque devono garantire sufficiente stabilità in esercizio).
Il soddisfacimento di questa prescrizione può essere documentato anche per via sperimentale, e comunque mettendo in conto i vincoli che il manufatto possiede e tutte le risorse che il tipo costruttivo consente.
– carichi verticali uniformemente distribuiti qk
– carichi verticali concentrati Qk
– carichi orizzontali lineari Hk
Normativa parapetti – Ultimo aggiornamento.
La normativa che regola la costruzione dei parapetti è molto articolata e si divide in diversi articoli a partire dal 1989.
L’ultimo aggiornamento alle norme tecniche delle costruzioni sancisce due punti fondamentali, di cui molti professionisti e operatori del settore non sono a conoscenza, in quanto, facendo riferimento al solo testo delle Norme Tecniche delle Costruzioni, questo articolo particolare non viene riportato.
Il testo in questione identifica due punti particolari che modificano in modo significativo il testo precedente:
L’altezza del parapetto viene fissata a: 1100 mm.
Il parapetto deve essere dimensionato per reggere una spinta alla testa del corrimano pari a: 1,5 KN/metro.
Per quanto riguarda l’altezza, questo non implica nessun particolare accorgimento tecnico costruttivo a parte la modifica della quota stessa. Al contrario i 150 Kg/m significa che un parapetto di 5 metri deve reggere una spinta uniformemente distribuita alla testa del corrimano di 750 Kg. e con l’aumentare della lunghezza del parapetto, proporzionalmente, aumenta anche il carico che deve reggere. Sembra cosa banale, ma se si facesse un attento calcolo, ci si renderebbe subito conto, che molti fissaggi, piantoni e parapetti esistenti, non rispettano questi limiti neanche lontanamente. Molte volte anche parapetti di nuova costruzione non rispettano questi limiti imposti per legge.
Per chi volesse leggere il testo integrale è pubblicato in gazzetta ufficiale con il seguente riferimento:
Decreto 17 gennaio 2018 Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni (GU n. 42 del 20-2-2018 SO n. 8)
Testo del Decreto 17 gennaio 2018
5.1.3.10 AZIONI SUI PARAPETTI E URTO DI VEICOLO IN SVIO:
L’altezza dei parapetti non può essere inferiore a 1,10 m. I parapetti devono essere calcolati in base ad un’azione orizzontale di
1,5 kN/m applicata al corrimano.
Le barriere di sicurezza stradali e gli elementi strutturali ai quali sono collegate devono essere dimensionati in funzione della
classe di contenimento richiesta, per l’impiego specifico, dalle norme nazionali applicabili.
Nel progetto dell’impalcato deve essere considerata una combinazione di carico nella quale al sistema di forze orizzontali, equivalenti
all’effetto dell’azione d’urto sulla barriera di sicurezza stradale, si associa un carico verticale isolato sulla sede stradale costituito
dallo Schema di Carico 2, posizionato in adiacenza alla barriera stessa e disposto nella posizione più gravosa.
Tale sistema di forze orizzontali potrà essere valutato dal progettista, alternativamente, sulla base:
– delle risultanze sperimentali ottenute nel corso di prove d’urto al vero, su barriere della stessa tipologia e della classe di
contenimento previste in progetto, mediante l’utilizzo di strumentazione idonea a registrare l’evoluzione degli effetti
dinamici;
– del riconoscimento di equivalenza tra il sistema di forze e le azioni trasmesse alla struttura, a causa di urti su barriere
della stessa tipologia e della classe di contenimento previste in progetto, laddove tale equivalenza risulti da valutazioni
teoriche e/o modellazioni numerico-sperimentali;
In assenza delle suddette valutazioni, il sistema di forze orizzontali può essere determinato con riferimento alla resistenza caratteristica
degli elementi strutturali principali coinvolti nel meccanismo d’insieme della barriera e deve essere applicato ad una quota h,
misurata dal piano viario, pari alla minore delle dimensioni h1 e h2, dove h1 = (altezza della barriera – 0,10m) e h2 = 1,00 m. Nel dimensionamento
degli elementi strutturali ai quali è collegata la barriera si deve tener conto della eventuale sovrapposizione delle
zone di diffusione di tale sistema di forze, in funzione della geometria della barriera e delle sue condizioni di vincolo. Per il dimensionamento dell’impalcato, le forze orizzontali così determinate devono essere amplificate di un fattore pari a 1,50.
Il coefficiente parziale di sicurezza per la combinazione di carico agli SLU per l’urto di veicolo in svio deve essere assunto unitario.
Vedi anche: Normativa di riferimento per parapetti a correnti orizzontali – ITALFABER