“Paolo Borsellino critica il decreto sicurezza: l’Italia rischia di diventare uno Stato di polizia”

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“Paolo Borsellino critica il decreto sicurezza: l’Italia rischia di diventare uno Stato di polizia”

    Il magistrato Paolo Borsellino, noto per il suo impegno nella lotta alla mafia e per essere stato vittima di un attentato nel 1992, ha recentemente partecipato a un incontro con gli studenti del liceo ‘Buonarroti’ a Trento. Durante l’incontro, Borsellino ha espresso forti critiche nei confronti del decreto sicurezza in vigore, sostenendo che esso stia trasformando l’Italia in uno Stato di polizia.

    Il decreto sicurezza, approvato dal governo italiano nel 2018, ha introdotto misure rigide in materia di immigrazione e sicurezza pubblica. Tra le disposizioni più controverse del decreto vi è la limitazione dei permessi di soggiorno per richiedenti asilo e la possibilità di revocare la protezione umanitaria per alcune categorie di migranti.

    Borsellino ha sottolineato che, secondo lui, il decreto sicurezza rischia di minare i diritti fondamentali delle persone e di creare un clima di paura e sospetto nella società italiana. Ha invitato gli studenti a riflettere sulle implicazioni di queste misure e a difendere i valori di democrazia e solidarietà.

    Le parole di Borsellino hanno suscitato un ampio dibattito in Italia, con alcuni che condividono le sue preoccupazioni riguardo al decreto sicurezza e altri che difendono le misure come necessarie per garantire la sicurezza nazionale.

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