Donne di Sardegna: storia, cultura e lotta per i diritti
Donne di Sardegna: storia, cultura e lotta per i diritti
La Sardegna ha una lunga storia di donne che hanno giocato un ruolo significativo nella società dell’isola. Tra le figure più note c’è Eleonora d’Arborea, giudicessa di Arborea nel XIV secolo, che ha combattuto per difendere l’indipendenza della Sardegna dagli invasori stranieri. Altre figure importanti includono Grazia Deledda, scrittrice sarda vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926, e Antonietta De Martino, attivista politica e femminista.
Le donne sardine hanno anche avuto un ruolo significativo nella difesa della cultura e delle tradizioni dell’isola. Molte di loro hanno preservato e tramandato antiche pratiche artigianali, come la tessitura dei tappeti sardi e la produzione di gioielli tradizionali.
Nonostante le sfide e le discriminazioni affrontate nel corso della storia, le donne sarde hanno continuato a lottare per i propri diritti e a contribuire in modo significativo alla società dell’isola. Attraverso iniziative come il “Mese della Donna” e il sostegno di associazioni femminili, le donne in Sardegna stanno cercando di promuovere la parità di genere e valorizzare il ruolo delle donne nella storia e nella cultura dell’isola.
FAQ
L’incontro tra il manager dell’Asl Chieti, Palmieri, e il generale Cc Neosi presso la caserma sede del comando della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise è stato finalizzato alla discussione di strategie e collaborazioni per migliorare la sicurezza e la gestione delle emergenze sanitarie sul territorio. Il generale Cc Neosi, rappresentante delle forze dell’ordine, e il manager Palmieri, responsabile dell’azienda sanitaria locale, hanno concordato sull’importanza di un coordinamento efficace tra le istituzioni per garantire un’assistenza tempestiva e di qualità alla popolazione.
Durante l’incontro sono stati affrontati temi riguardanti la gestione delle emergenze, la collaborazione in caso di situazioni di crisi e l’ottimizzazione delle risorse disponibili. Entrambi i rappresentanti hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra le forze dell’ordine e il sistema sanitario per garantire una risposta rapida ed efficiente in situazioni di emergenza.
L’incontro si è concluso con la firma di un protocollo d’intesa tra l’Asl Chieti e la Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, che stabilisce le modalità di collaborazione e di scambio di informazioni per migliorare la sicurezza e la salute dei cittadini del territorio.
La norma EN 1991, comunemente nota come Eurocodice 1, fornisce linee guida dettagliate per la determinazione delle azioni che agiscono sulle strutture durante la loro vita utile. Queste azioni includono carichi permanenti, carichi variabili, azioni climatiche e altre sollecitazioni che possono influenzare le prestazioni strutturali nel corso del tempo. Esaminiamo in dettaglio le sezioni chiave di questa norma.
1. Introduzione:
L’introduzione fornisce una panoramica generale della norma EN 1991, delineando il suo campo di applicazione e lo scopo principale. Questa sezione stabilisce anche le definizioni chiave e le abbreviazioni utilizzate all’interno della normativa.
2. Azioni sui Ponti (Parte 2):
Questa parte della norma tratta specificamente le azioni che agiscono sui ponti stradali, ferroviari e pedonali. Include criteri per la determinazione dei carichi veicolari, delle azioni del vento, delle azioni termiche e altre sollecitazioni rilevanti per la progettazione dei ponti.
3. Azioni sulle Strutture in Acciaio (Parte 3):
La Parte 3 della norma si concentra sulle azioni che agiscono sulle strutture in acciaio, inclusi carichi permanenti, carichi variabili, carichi climatici e altre sollecitazioni che devono essere considerate durante il processo di progettazione e calcolo.
4. Azioni sulle Strutture in Cemento Armato, Cemento Precompresso e Altri Materiali da Costruzione (Parte 4):
Questa sezione fornisce criteri per la determinazione delle azioni sulle strutture in cemento armato, cemento precompresso e altri materiali da costruzione. Include linee guida per la valutazione dei carichi permanenti, dei carichi variabili, delle azioni sismiche e altre sollecitazioni.
5. Azioni sulle Strutture in Legno (Parte 5):
La Parte 5 della norma affronta le azioni che agiscono sulle strutture in legno, come le travi, i pilastri e le strutture di copertura. Include criteri per la determinazione dei carichi permanenti, dei carichi variabili, delle azioni climatiche e altre sollecitazioni.
6. Azioni sulle Strutture Geotecniche (Parte 6):
Questa sezione fornisce linee guida per la determinazione delle azioni sulle strutture geotecniche, come le fondazioni, i muri di sostegno e i terrapieni. Include criteri per la valutazione dei carichi permanenti, dei carichi variabili, delle azioni sismiche e altre sollecitazioni.
7. Azioni sui Ponti Strallati e Sospesi (Parte 7):
Infine, la Parte 7 della norma tratta specificamente le azioni che agiscono sui ponti strallati e sospesi, come i carichi dei cavi, le azioni del vento, le azioni termiche e altre sollecitazioni rilevanti per la progettazione di queste strutture.
In conclusione, la norma EN 1991 fornisce un quadro completo per la determinazione delle azioni che agiscono sulle strutture durante la loro vita utile. Rispettare gli standard definiti in questa normativa è fondamentale per garantire la sicurezza, l’affidabilità e la durabilità delle strutture nel tempo.
La Valle d’Aosta è una regione montuosa che vanta una lunga tradizione agricola, caratterizzata da piccole aziende a conduzione familiare. Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse per l’agricoltura biologica, che promuove pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
I finanziamenti assegnati alle 272 aziende agricole biologiche della Valle d’Aosta sono destinati a sostenere la conversione e il mantenimento delle coltivazioni biologiche, nonché a promuovere la commercializzazione dei prodotti biologici locali. Questo contributo è fondamentale per garantire la sostenibilità economica delle aziende e per preservare la biodiversità e la qualità del territorio.
La Regione Valle d’Aosta si impegna costantemente a sostenere l’agricoltura biologica attraverso politiche e misure di sostegno, al fine di promuovere uno sviluppo agricolo rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali. Grazie a questi finanziamenti, le aziende agricole biologiche della regione possono continuare a produrre alimenti di alta qualità, nel pieno rispetto dell’ambiente e del benessere animale.
La valorizzazione dell’agricoltura biologica in Valle d’Aosta non solo contribuisce alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali, ma rappresenta anche un’opportunità di sviluppo economico e di promozione del territorio. I prodotti biologici valdostani sono apprezzati per la loro genuinità e qualità, e costituiscono un importante volano per il turismo enogastronomico della regione.
Schlein, esponente del Partito Democratico, ha espresso la sua contrarietà ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), sostenendo che non rappresentano una soluzione efficace per la gestione dell’immigrazione. Secondo l’esponente politico, i CPR non affrontano in modo adeguato le complesse questioni legate all’immigrazione e alla protezione dei diritti umani.
La posizione di Schlein riflette una critica diffusa nei confronti dei CPR, struttura istituita per ospitare temporaneamente i migranti in attesa di essere rimpatriati nei loro paesi di origine. Numerose organizzazioni internazionali e associazioni per i diritti umani hanno sollevato dubbi sulla efficacia e sulla compatibilità dei CPR con i principi di tutela dei diritti fondamentali.
La questione dei CPR è dibattuta a livello politico e sociale, con posizioni divergenti tra chi sostiene la necessità di tali strutture per gestire l’immigrazione e chi, come Schlein, ritiene che siano inadeguate e non rispettino i principi di solidarietà e accoglienza.
La discussione sui CPR evidenzia la complessità e la delicatezza del tema dell’immigrazione, che richiede approcci equilibrati e rispettosi dei diritti umani per affrontare le sfide legate alla mobilità delle persone nel mondo contemporaneo.
In Italia, molti edifici dispongono di locali interrati o seminterrati, che sono spesso soggetti a problematiche di infiltrazioni d’acqua.
Le statistiche mostrano che circa l’80% dei problemi edilizi derivano da una scorretta impermeabilizzazione delle strutture interrate, come muri controterra e fondazioni. Queste problematiche possono portare a danni significativi, compromettendo la stabilità dell’edificio e richiedendo interventi di riparazione tempestivi e costosi.
Impermeabilizzazione di ambienti interrati, prevenzione e manutenzione: una scelta strategica
La prevenzione è essenziale per evitare complicazioni future. Intervenire durante la fase di costruzione o ristrutturazione con soluzioni di impermeabilizzazione efficaci può prevenire le infiltrazioni e garantire la durabilità delle strutture.
Gli ambienti interrati, che includono locali situati sotto il livello del terreno, necessitano di particolari attenzioni per evitare infiltrazioni d’acqua, problemi di salubrità e umidità. Questi problemi non solo influenzano la vivibilità degli spazi ma possono anche compromettere la struttura stessa dell’edificio.
Tipologie di locali interrati e problematiche associate
Le tipologie di locali interrati variano ampiamente, presentando problematiche specifiche come l’umidità, la ventilazione insufficiente e il rischio di infiltrazioni d’acqua. Le diverse tipologie di locali interrati includono:
Fondazioni e Muri Controterra: Queste strutture sono esposte a vari tipi di sollecitazioni a seconda della profondità e delle caratteristiche del terreno. Una corretta impermeabilizzazione è cruciale per prevenire danni strutturali.
Locali Totalmente Interrati: Parcheggi, cantine e altre aree situate completamente sotto il livello del terreno sono particolarmente vulnerabili alle infiltrazioni. La scelta di un sistema di impermeabilizzazione robusto e riparabile è fondamentale.
Scale e Fosse Ascensore: Questi punti sono particolarmente critici per il passaggio dell’acqua. È necessario sigillare completamente le aree vulnerabili e prevedere sistemi efficaci di smaltimento delle acque meteoriche.
Sistemi di impermeabilizzazione
I sistemi di impermeabilizzazione devono essere scelti in base alle specifiche esigenze delle strutture. Ad esempio:
Membrane Impermeabilizzanti: Utilizzate per rivestire superfici e impedire il passaggio dell’acqua.
Iniezioni di Resine: Tecnica utilizzata per sigillare fessure e crepe.
Barriere Chimiche: Create per prevenire la risalita dell’umidità.
Interventi Critici: Fossa Ascensore e Bocche di Lupo
Fossa Ascensore: Questa zona tecnica, situata al di sotto del vano corsa, è soggetta a infiltrazioni e deve essere protetta per evitare danni strutturali.
Bocche di Lupo: Utilizzate per aerare e illuminare i locali interrati, devono essere impermeabilizzate adeguatamente per prevenire infiltrazioni.
Impatti delle infiltrazioni e spinte idrostatiche
Le infiltrazioni d’acqua possono causare danni significativi nel tempo. Le strutture interrate sono sottoposte non solo ai carichi propri, ma anche a forze esterne come la spinta del terreno e le spinte idrostatiche. La spinta idrostatica, ovvero la pressione esercitata dall’acqua sul terreno circostante, può aumentare durante periodi di forti piogge o alluvioni, sollevando la falda freatica fino a livelli critici.
Punti critici e soluzioni
I punti critici che sono maggiormente soggetti a infiltrazioni includono:
Fessurazioni nei Muri: Le crepe possono diventare punti di ingresso per l’acqua.
Corpi Passanti: Tubazioni e altri elementi attraversanti i muri devono essere sigillati accuratamente.
Giunti di Dilatazione: Devono essere ben impermeabilizzati per evitare infiltrazioni.
Conclusioni finali
Adottare soluzioni di impermeabilizzazione adeguate durante la costruzione o ristrutturazione di strutture interrate è essenziale per prevenire infiltrazioni e garantire la durabilità degli edifici. Le tecnologie moderne offrono diverse opzioni per affrontare efficacemente queste problematiche, contribuendo a creare ambienti salubri e sicuri.
Fonti