“La fiaccolata in onore di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo: una serata di devozione e preghiera”
“La fiaccolata in onore di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo: una serata di devozione e preghiera”
La fiaccolata si è svolta lungo le strade del centro storico di San Giovanni Rotondo, coinvolgendo numerosi fedeli e cittadini che hanno voluto manifestare il loro affetto e la loro devozione al Papa. Le fiaccole accese hanno illuminato il cammino, creando un’atmosfera suggestiva e di preghiera.
La Messa, presieduta dal vescovo locale, è stata celebrata nella chiesa principale del paese, gremita di fedeli provenienti da diverse parti d’Italia e anche dall’estero. Durante la liturgia sono state lette delle letture speciali dedicate a Papa Francesco, evidenziando il suo impegno per la pace, la giustizia sociale e l’accoglienza dei più deboli.
Papa Francesco è particolarmente legato a San Giovanni Rotondo, in quanto luogo di devozione a San Pio da Pietrelcina, noto come Padre Pio, e ha visitato la cittadina in diverse occasioni. La presenza del Santo Padre è stata accolta con entusiasmo e gratitudine dalla comunità locale, che ha voluto esprimere il proprio sostegno e la propria preghiera per il successo del suo pontificato.
L’evento si è concluso con un momento di festa e di condivisione tra i partecipanti, che hanno potuto incontrarsi e scambiarsi impressioni e riflessioni sulla figura di Papa Francesco e sul suo messaggio di amore e misericordia per tutti.
FAQ
Quando un’immagine AI diventa arte?
Le immagini generate dall’AI stanno ora filtrando nella pubblicità, sui social media, nell’intrattenimento e altro ancora, grazie a modelli come Midjourney e DALL-E. Ma la creazione di arte visiva con l’AI risale effettivamente a decenni fa.
Christiane Paul cura l’arte digitale presso il Whitney Museum of American Art, a New York City. L’anno scorso, Paul ha curato una mostra sull’artista britannico Harold Cohen e il suo programma informatico AARON, il primo programma AI per la creazione artistica. A differenza dei modelli statistici di oggi, AARON è stato creato negli anni ’70 come un sistema esperto, emulando il processo decisionale di un artista umano.
Christiane Paul
Christiane Paul è la curatrice dell’arte digitale presso il Whitney Museum of American Art e professore emerito al New School.
IEEE Spectrum ha parlato con Paul del programma AI iconico di Cohen, della curatela dell’arte digitale e della relazione tra arte e tecnologia.
Come curi l’arte digitale?
Christiane Paul: Curare l’arte digitale non è così diverso da qualsiasi altra forma d’arte. Che si tratti di pittura, fotografia o stampa, guardiamo tutti alla sofisticatezza di un concetto e a come viene tradotto in un medium. Quindi le mie scelte curatoriali non sono guidate dalla tecnologia. Se sei un curatore di pittura, la selezione di un’opera per una mostra non sarebbe guidata da una specifica vernice o tecnica per un pennello.
Collabori con ingegneri nel tuo lavoro?
Paul: Sì, certo. Molti artisti hanno anche una formazione in ingegneria, specialmente per quanto riguarda la vecchia generazione di artisti digitali. Quando non c’erano programmi o scuole di arte digitale, gli artisti digitali spesso avevano una formazione in ingegneria o programmazione. Quindi lavori con sviluppatori e ingegneri del software, e molti artisti sono programmatori o coder loro stessi – direi la maggior parte degli artisti con cui lavoro. A volte devono esternalizzare, solo a causa della quantità di lavoro, ma la maggior parte di loro è anche molto profondamente coinvolti.
Quali sono le sfide nel collezionare e conservare l’arte digitale?
Paul: Per istituzioni artistiche o collezionisti, è importante avere standard e migliori pratiche per l’archiviazione e il monitoraggio delle tecnologie, perché computer e sistemi cambiano così rapidamente. Negli anni ’90 le persone hanno iniziato a prestare più attenzione all’implementazione di approcci conservativi, e ci sono diverse strategie. Una di esse è la conservazione dell’hardware e dello storage. Questo viene utilizzato per opere che dipendono concettualmente dall’hardware. E poi c’è la migrazione, l’emulazione e la ricreazione.
Non c’è una soluzione miracolosa. Bisogna guardare l’opera d’arte individuale per vedere quale approccio potrebbe essere il migliore. Nella mostra di Harold Cohen, ad esempio, abbiamo praticamente ricreato una delle prime opere da zero basandoci sui quaderni di Cohen e sul codice stampato che abbiamo trovato, e suo figlio ha effettivamente ricodificato il tutto in Python. Abbiamo ricostruito il BASIC originale ma poi lo abbiamo anche ricodificato in Python.
Cosa ha ispirato la mostra di Cohen?
Paul: Conoscevo Harold Cohen da parecchio tempo. Abbiamo lavorato insieme a una mostra nel 2007, e AARON è un’opera iconica. Tutti coloro che studiano arte digitale conoscono questo come uno dei pezzi fondamentali.
Abbiamo portato alcune delle sue opere nella collezione del Whitney Museum, quindi mostrare questo era un punto importante. Ma ho pensato anche che sarebbe stato particolarmente interessante riprendere il primo software AI per la creazione artistica alla luce dei modelli attuali di testo-immagine. I loro processi sono radicalmente diversi, e l’autorialità e la collaborazione si manifestano in modo molto diverso.
Harold Cohen ha scritto AARON da zero. Era completamente responsabile della costruzione di quel software, che ha evoluto attraverso cinque lingue diverse durante la sua vita, quindi la composizione di un’immagine era completamente sotto il suo controllo. È passato da forme evocative, a una fase figurativa, a una fase basata sulle piante, per poi tornare all’astrazione. Alla fine della vita, ha insegnato al software la composizione dei colori e ha anche costruito i dispositivi di disegno che avrebbero eseguito il lavoro di AARON. Considerava davvero AARON un collaboratore, e AARON incarnava la sensibilità e l’estetica di Cohen.
Il software AI di oggi è essenzialmente basato su statistiche, e gran parte dell’autorialità e dell’agenzia avviene nella scatola nera aziendale. L’artista non ha controllo su questo, anche se gli artisti addestrano e regolano i propri modelli. Gli artisti che lavorano con l’AI sono molto impegnati nella manipolazione del software e nel lavorarci, ma c’è sempre una componente creata dalle aziende su cui non hanno controllo.
Le immagini generate dall’AI possono essere considerate arte?
Paul: Non tutte le immagini create dai modelli di testo-immagine sono arte. È meraviglioso che le persone possano usare l’AI per generare immagini e giocarci, ma non chiamerei quell’opera finale arte.
L’arte AI utilizza l’intelligenza artificiale come strumento e medium in modo concettuale e pratico, impegnandosi criticamente con quelle tecnologie e ponendosi domande, sia da un punto di vista etico che estetico. La maggior parte degli artisti AI di oggi si confronta con queste tecnologie in modo molto approfondito. Mettono insieme i propri set di dati di addestramento. Addestrano i modelli. Mettono in discussione i pregiudizi incorporati nell’AI. Quindi è un processo piuttosto complicato e coinvolto, e non è semplicemente un prompt di testo che genera un’immagine.
Questo articolo appare nel numero di maggio 2025 come “5 domande per Christiane Paul”.
Le società Dow e X-energy stanno attualmente cercando il permesso per la costruzione di un impianto nucleare avanzato a Long Mott, in Texas. Questo progetto rappresenterebbe la prima struttura nucleare avanzata su larga scala presso un sito industriale in Nord America.
Il progetto prevede l’utilizzo di reattori nucleari avanzati, che offrono numerosi vantaggi rispetto ai reattori tradizionali, tra cui maggiore sicurezza, minori rifiuti radioattivi e una maggiore efficienza energetica. Inoltre, l’impianto sarebbe progettato per essere più flessibile e adattabile alle esigenze dell’industria.
La scelta di Long Mott come sede per il progetto è stata determinata dalla presenza di un’infrastruttura industriale consolidata e dalla vicinanza a risorse naturali e umane qualificate. Inoltre, la posizione strategica del sito permetterebbe di soddisfare la crescente domanda di energia nella regione.
La costruzione di un impianto nucleare avanzato a Long Mott rappresenterebbe un importante passo avanti nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile e a basse emissioni di carbonio. Questo progetto potrebbe aprire la strada per lo sviluppo di ulteriori impianti nucleari avanzati in Nord America, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dell’industria energetica.
Al momento, Dow e X-energy stanno lavorando a stretto contatto con le autorità locali e federali per ottenere tutti i permessi necessari per avviare la costruzione dell’impianto. Si prevede che il progetto possa essere completato entro i prossimi anni, portando benefici economici e ambientali alla regione di Long Mott e all’intero stato del Texas.
I capannoni agricoli sono strutture fondamentali per le attività rurali, utilizzati per lo stoccaggio di attrezzi, materiali, raccolti o per il ricovero degli animali. Negli ultimi anni, i capannoni in metallo sono diventati una scelta sempre più popolare grazie alla loro resistenza, versatilità e sostenibilità. In questo articolo, esploreremo i principali vantaggi dei capannoni agricoli in metallo e le loro applicazioni pratiche.
Perché scegliere un capannone agricolo in metallo?
1. Durabilità e resistenza
I capannoni in metallo sono estremamente resistenti agli agenti atmosferici, inclusi vento, neve, pioggia e umidità. Materiali come l’acciaio zincato o l’alluminio offrono una protezione eccellente contro la corrosione, garantendo una lunga durata della struttura anche in condizioni climatiche difficili.
2. Facilità di installazione
Grazie alla leggerezza dei materiali e alla disponibilità di componenti prefabbricati, i capannoni in metallo possono essere installati rapidamente, riducendo i tempi di costruzione e i costi associati.
3. Versatilità progettuale
I capannoni in metallo possono essere progettati su misura per soddisfare esigenze specifiche. È possibile scegliere tra diverse dimensioni, altezze e configurazioni per adattarsi perfettamente all’uso previsto.
4. Sostenibilità ambientale
Il metallo è un materiale completamente riciclabile, rendendo i capannoni in metallo una scelta sostenibile. Inoltre, la loro lunga durata riduce la necessità di sostituzioni frequenti, contribuendo a minimizzare l’impatto ambientale.
5. Manutenzione ridotta
Rispetto ad altre tipologie di strutture, come quelle in legno, i capannoni in metallo richiedono una manutenzione minima. Non sono soggetti a problemi come marciume, infestazioni di insetti o deformazioni.
6. Sicurezza
Il metallo è un materiale ignifugo, offrendo una protezione aggiuntiva contro il rischio di incendi, particolarmente importante per il ricovero di attrezzature costose o materiali infiammabili.
Materiali utilizzati per i capannoni agricoli in metallo
1. Acciaio zincato
- Proprietà: Elevata resistenza meccanica, trattato con rivestimenti protettivi contro la corrosione.
- Applicazioni: Strutture robuste per lo stoccaggio di macchinari pesanti o grandi quantità di materiale.
2. Alluminio
- Proprietà: Leggero, resistente alla corrosione e facilmente lavorabile.
- Applicazioni: Capannoni destinati al ricovero di attrezzature leggere o usi temporanei.
3. Leghe speciali
- Proprietà: Combina le caratteristiche di diversi metalli per garantire resistenza e leggerezza.
- Applicazioni: Strutture innovative con requisiti specifici, come resistenza a carichi elevati o ambienti salini.
Applicazioni principali
1. Stoccaggio dei raccolti
I capannoni in metallo sono ideali per proteggere i raccolti da agenti atmosferici e parassiti, garantendo condizioni di conservazione ottimali.
2. Ricovero di attrezzature e macchinari
Trattori, mietitrebbie e altri macchinari agricoli possono essere custoditi in sicurezza all’interno di capannoni metallici, protetti da furti e danni ambientali.
3. Ricovero degli animali
Le strutture in metallo possono essere utilizzate come stalle o ricoveri per animali, offrendo un ambiente sicuro e ben ventilato.
4. Magazzini multifunzionali
Grazie alla loro flessibilità, i capannoni in metallo possono essere adibiti a magazzini per fertilizzanti, sementi o altri materiali necessari per l’attività agricola.
Conclusione
I capannoni agricoli in metallo rappresentano una scelta pratica e sostenibile per gli agricoltori che cercano soluzioni durevoli, sicure e versatili. Grazie alla loro resistenza, personalizzazione e basso impatto ambientale, queste strutture offrono un eccellente rapporto qualità-prezzo e si adattano a molteplici esigenze operative.
Investire in un capannone in metallo significa scegliere una soluzione moderna e affidabile, in grado di supportare al meglio le attività agricole e di resistere alla prova del tempo.
Portoghesi è un noto architetto e accademico italiano, nato a Roma nel 1931. È stato uno dei principali esponenti dell’architettura postmoderna in Italia e nel mondo. Ha insegnato presso numerose università e istituti di architettura, tra cui la Sapienza di Roma e la Yale University negli Stati Uniti.
Il ciclo di incontri “Lezioni Borrominiane” al MAXXI ha rappresentato un’importante occasione per approfondire l’influenza di Borromini sull’architettura moderna e contemporanea. Paolo Portoghesi ha sottolineato come il genio di Borromini abbia ispirato numerosi architetti di diverse epoche e stili, dimostrando la sua attualità e rilevanza anche ai giorni nostri.
Portoghesi ha inoltre evidenziato le affinità di ricerca tra Borromini e altri grandi architetti del XX secolo, evidenziando come le innovazioni e le intuizioni di Borromini abbiano trovato riscontro e sviluppo nelle opere di artisti come Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto e Frank Gehry.
La conferenza di Paolo Portoghesi ha rappresentato un momento di riflessione e approfondimento sull’eredità di Borromini nell’architettura contemporanea, evidenziando come il genio del barocco romano continui a ispirare e influenzare le menti creative di oggi.
Secondo quanto riportato dalle autorità, l’uomo è stato sottoposto al test dell’etilometro che ha evidenziato un tasso di alcolemia superiore al consentito. Inoltre, durante il controllo è emerso che la sua patente di guida era scaduta da diversi mesi.
Di fronte a questa situazione, gli agenti hanno proceduto con la denuncia dell’automobilista per guida in stato di ebbrezza e per guida senza patente. Inoltre, l’auto è stata sequestrata e il conducente è stato sanzionato con una multa salata.
Questo episodio evidenzia l’importanza di rispettare le norme del codice della strada e di non mettersi alla guida in condizioni di alterazione dovute all’alcol. In caso di guida in stato di ebbrezza o con la patente scaduta, le conseguenze possono essere molto gravi, non solo dal punto di vista della sicurezza stradale ma anche dal punto di vista legale.