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Pubblicato:

22 Ottobre 2025

Aggiornato:

22 Ottobre 2025

When Women Lead, Peace Follows

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When Women Lead, Peace Follows

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Indice

    Quando le donne guidano, segue la pace

    Il 6 ottobre 2025, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato che è necessario che più donne abbiano un ruolo nella definizione degli accordi di pace, delle riforme della sicurezza e dei piani di recupero post-conflitto. Questa affermazione è stata fatta in occasione della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

    Sima Bahous, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e Direttore Esecutivo di UN Women, ha sottolineato che il record degli ultimi 25 anni è misto: impegni coraggiosi e ammirevoli sono stati seguiti da una debole implementazione e da un cronico sottoinvestimento. Oggi, 676 milioni di donne e ragazze vivono in aree colpite da conflitti mortali, il numero più alto dal 1990.

    When Women Lead, Peace Follows

    È deplorevole che si stia assistendo a un aumento della spesa militare e a un rinnovato attacco all’uguaglianza di genere e al multilateralismo. Questi fenomeni minacciano le fondamenta stesse della pace e della sicurezza globale.

    Questo anniversario deve essere più di una commemorazione. Le donne e le ragazze che vivono in mezzo ai conflitti meritano più di una commemorazione. Deve essere un momento per riconcentrarsi, riconnettersi e assicurarsi che i prossimi 25 anni producano risultati migliori dei precedenti.

    La convinzione nei principi fondamentali della risoluzione 1325 è condivisa da donne e uomini di tutto il mondo. Sia attraverso il lavoro a livello di paese, compresi i conflitti, sia attraverso gli impegni recenti degli Stati membri per il 30° anniversario della Dichiarazione e della Piattaforma di Azione di Pechino, sappiamo che la nostra agenda per le donne, la pace e la sicurezza, la nostra convinzione per l’uguaglianza, gode del sostegno di una schiacciante maggioranza di donne e uomini, nonché degli Stati membri.

    Anche in Afghanistan, il monitoraggio in corso di UN Women mostra che il 92% degli afghani, uomini e donne, pensa che le ragazze debbano poter frequentare l’istruzione secondaria. È anche sorprendente che la maggioranza delle donne afghane dica di rimanere ottimista sul fatto che un giorno raggiungeranno le loro aspirazioni.

    Ciò nonostante tutto ciò che subiscono sotto l’oppressione talebana. La loro speranza non è un desiderio ozioso, e non è solo un meccanismo di coping. È una dichiarazione politica. Una convinzione. Un’ispirazione.

    Approfondimento

    La risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stata approvata il 31 ottobre 2000 e rappresenta un importante passo avanti per il riconoscimento del ruolo delle donne nella pace e nella sicurezza. La risoluzione sottolinea l’importanza della partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza e chiede agli Stati membri di adottare misure per aumentare la rappresentanza delle donne in questi processi.

    Nonostante i progressi compiuti, rimangono ancora molte sfide da superare per raggiungere l’obiettivo di una maggiore partecipazione delle donne alla pace e alla sicurezza. È fondamentale che gli Stati membri e le organizzazioni internazionali continuino a lavorare insieme per superare queste sfide e garantire che le donne abbiano un ruolo più importante nella definizione degli accordi di pace e nella costruzione della sicurezza.

    Possibili Conseguenze

    Le conseguenze della mancata partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza possono essere gravi e di lungo termine. La mancanza di rappresentanza delle donne può portare a decisioni che non tengono conto delle esigenze e delle prospettive delle donne, aumentando il rischio di conflitti e di instabilità.

    Inoltre, la mancata partecipazione delle donne può anche portare a una maggiore vulnerabilità delle donne e delle ragazze ai conflitti e alla violenza, nonché a una riduzione delle loro opportunità di istruzione, di salute e di sviluppo economico.

    Opinione

    È fondamentale che le donne abbiano un ruolo più importante nella definizione degli accordi di pace e nella costruzione della sicurezza. La loro partecipazione può portare a decisioni più informate e più eque, che tengano conto delle esigenze e delle prospettive di tutte le parti interessate.

    È anche importante che gli Stati membri e le organizzazioni internazionali continuino a lavorare insieme per superare le sfide che ostacolano la partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza, e per garantire che le donne abbiano accesso alle risorse e alle opportunità necessarie per partecipare in modo significativo a questi processi.

    Analisi Critica dei Fatti

    L’analisi dei fatti mostra che la partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza è fondamentale per raggiungere una pace duratura e una sicurezza sostenibile. La mancanza di rappresentanza delle donne può portare a decisioni che non tengono conto delle esigenze e delle prospettive delle donne, aumentando il rischio di conflitti e di instabilità.

    È anche importante notare che la partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza non è solo una questione di diritti umani, ma anche una questione di sicurezza e di stabilità. La partecipazione delle donne può portare a decisioni più informate e più eque, che tengano conto delle esigenze e delle prospettive di tutte le parti interessate.

    Relazioni con altri fatti

    La questione della partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza è strettamente legata ad altre questioni, come la violenza di genere, la discriminazione e la disuguaglianza. È fondamentale che gli Stati membri e le organizzazioni internazionali continuino a lavorare insieme per superare queste sfide e garantire che le donne abbiano accesso alle risorse e alle opportunità necessarie per partecipare in modo significativo a questi processi.

    Leggi anche: IPS News

    Contesto storico e origini della notizia

    La risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stata approvata il 31 ottobre 2000 e rappresenta un importante passo avanti per il riconoscimento del ruolo delle donne nella pace e nella sicurezza. La risoluzione sottolinea l’importanza della partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza e chiede agli Stati membri di adottare misure per aumentare la rappresentanza delle donne in questi processi.

    La storia della partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza è lunga e complessa, e ha subito molte trasformazioni nel corso degli anni. È fondamentale che gli Stati membri e le organizzazioni internazionali continuino a lavorare insieme per superare le sfide che ostacolano la partecipazione delle donne ai processi di pace e di sicurezza, e per garantire che le donne abbiano accesso alle risorse e alle opportunità necessarie per partecipare in modo significativo a questi processi.

    Leggi anche: IPS News

    — rielaborazione a cura di Italfaber.

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