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Pubblicato:

22 Ottobre 2025

Aggiornato:

22 Ottobre 2025

Record Number of Women Living Within Striking Distance of Military Conflicts

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Record Number of Women Living Within Striking Distance of Military Conflicts

Record Number of Women Living Within Striking Distance of Military Conflicts

Indice

    Record di donne che vivono a portata di conflitto militare

    Il campo di battaglia non è più lontano; per milioni di donne, è proprio accanto. Un numero stimato di 676 milioni di donne – quasi il 17% della popolazione femminile globale – viveva entro 50 chilometri da un conflitto mortale l’anno scorso, secondo un nuovo rapporto dell’Istituto di Ricerca per la Pace di Oslo (PRIO). Questo è il numero più alto registrato dalla fine della Guerra Fredda.

    Nel 2024, il numero di donne esposte a conflitti armati ha raggiunto un picco storico. Il numero di donne che vivono in zone di conflitto è più che raddoppiato rispetto al 1990, riflettendo sia l’aumento della scala della violenza globale che l’aumento della portata dei conflitti in aree densamente popolate.

    Record Number of Women Living Within Striking Distance of Military Conflicts

    Lo studio ha scoperto che l’anno scorso, circa 245 milioni di donne vivevano in aree dove il conflitto ha causato più di 25 morti in battaglia, mentre 113 milioni di donne erano situate in zone con oltre 100 morti.

    Il Bangladesh ha registrato il numero assoluto più alto di donne esposte, con quasi 75 milioni di donne che vivono entro 50 chilometri da un conflitto. La violenza era principalmente legata a proteste nazionali in luglio e agosto, che hanno portato alla rimozione dell’ex premier Sheikh Hasina.

    In Siria, Libano, Israele e Palestina, tutte le donne sono state colpite, il che significa che l’intera popolazione femminile era direttamente esposta a violenza mortale.

    Vivere vicino a zone di conflitto ha gravi conseguenze per la vita delle donne. I conflitti armati minano l’inclusione, la giustizia e la sicurezza, e sono costantemente associati a una maggiore mortalità materna, a un maggior rischio di violenza di genere, a una ridotta accessibilità all’istruzione per le ragazze e a un allargamento delle disparità di genere nel mercato del lavoro.

    Questi impatti minacciano la sicurezza immediata delle donne, ma anche il loro benessere a lungo termine e le loro prospettive economiche, indebolendo le fondamenta necessarie per la ripresa.

    ‘I conflitti non si verificano solo sul campo di battaglia – raggiungono le case, le scuole e i luoghi di lavoro delle donne, disturbando le fondamenta stesse della loro vita’, ha dichiarato la direttrice della ricerca del PRIO, Siri Aas Rustad, autrice del rapporto. ‘Mentre alcune possono trovare nuovi ruoli in crisi, queste opportunità sono fragili. La dura verità è che la guerra allarga le disparità di genere e lascia le donne a maggior rischio’.

    Approfondimento

    Il rapporto del PRIO sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alle esigenze delle donne che vivono in zone di conflitto. È fondamentale garantire l’accesso a servizi di base, come l’istruzione e la sanità, e promuovere la partecipazione delle donne ai processi di pace e di ricostruzione.

    Inoltre, è importante riconoscere il ruolo delle donne come agenti di pace e di sviluppo, e supportare le loro iniziative per promuovere la pace e la sicurezza nelle loro comunità.

    Possibili Conseguenze

    Le conseguenze a lungo termine dell’esposizione delle donne a conflitti armati possono essere gravi e durature. Le donne che vivono in zone di conflitto possono subire traumi psicologici e fisici, e possono avere difficoltà a ricostruire le loro vite e le loro comunità.

    Inoltre, la mancanza di accesso a servizi di base e a opportunità economiche può aggravare le disparità di genere e limitare le prospettive di sviluppo delle donne e delle loro comunità.

    Opinione

    È fondamentale che la comunità internazionale riconosca l’importanza di proteggere le donne e le ragazze che vivono in zone di conflitto. È necessario aumentare gli sforzi per garantire la loro sicurezza e il loro accesso a servizi di base, e per promuovere la loro partecipazione ai processi di pace e di ricostruzione.

    Inoltre, è importante sostenere le iniziative delle donne per promuovere la pace e la sicurezza nelle loro comunità, e per riconoscere il loro ruolo come agenti di pace e di sviluppo.

    Analisi Critica dei Fatti

    Il rapporto del PRIO fornisce una visione chiara e dettagliata dell’impatto dei conflitti armati sulle donne. È evidente che le donne che vivono in zone di conflitto sono esposte a gravi rischi e sfide, e che è fondamentale aumentare gli sforzi per proteggerle e supportarle.

    Tuttavia, è anche importante riconoscere che le donne non sono solo vittime di conflitto, ma anche agenti di pace e di sviluppo. È fondamentale sostenere le loro iniziative e promuovere la loro partecipazione ai processi di pace e di ricostruzione.

    Relazioni con altri fatti

    Il rapporto del PRIO è collegato ad altri fatti e notizie relative ai conflitti armati e alle loro conseguenze sulle donne. Ad esempio, Leggi anche: Conflitti armati e violenza di genere. Inoltre, il rapporto sottolinea l’importanza di aumentare gli sforzi per proteggere le donne e le ragazze che vivono in zone di conflitto, e per promuovere la loro partecipazione ai processi di pace e di ricostruzione.

    Contesto storico e origini della notizia

    Il conflitto armato è un fenomeno storico che ha colpito le società umane per secoli. Tuttavia, negli ultimi decenni, i conflitti armati hanno assunto una dimensione globale, e le loro conseguenze sulle donne e le ragazze sono diventate sempre più gravi.

    Il rapporto del PRIO fornisce una visione chiara e dettagliata dell’impatto dei conflitti armati sulle donne, e sottolinea l’importanza di aumentare gli sforzi per proteggerle e supportarle. Inoltre, il rapporto promuove la partecipazione delle donne ai processi di pace e di ricostruzione, e riconosce il loro ruolo come agenti di pace e di sviluppo.

    Per approfondire la storia e le origini dei conflitti armati, è possibile consultare Leggi anche: Storia dei conflitti armati. Inoltre, per comprendere meglio l’impatto dei conflitti armati sulle donne e le ragazze, è possibile consultare Leggi anche: Conflitti armati e violenza di genere.

    — rielaborazione a cura di Italfaber.
    Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.
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