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Pubblicato:

23 Ottobre 2025

Aggiornato:

23 Ottobre 2025

La cura di sé come gestione, non egoismo: una terapista cattolica offre consigli ai cappellani per evitare l’esaurimento

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La cura di sé come gestione, non egoismo: una terapista cattolica offre consigli ai cappellani per evitare l’esaurimento

La cura di sé come gestione, non egoismo: una terapista cattolica offre consigli ai cappellani per evitare l'esaurimento
Indice

    La cura di sé è gestione, non egoismo, secondo una terapista cattolica

    Una terapista cattolica ha incoraggiato un gruppo di cappellani e ministri cattolici a perseguire la preghiera, il riposo e la cura di sé alla luce dell’esaurimento – una sfida che spesso accompagna il loro lavoro unico.

    Durante la Settimana della cura pastorale, celebrata dal 19 al 25 ottobre, Adrienne Koller, una terapista cattolica e fondatrice di Strong Self Psychotherapy, ha tenuto un webinar intitolato “Carrying the Cross Without Burnout: Self-Care for Catholic Chaplains”, in cui ha incoraggiato i cappellani a trovare tempo per il rinnovamento spirituale ed emotivo.

    La cura di sé come gestione, non egoismo: una terapista cattolica offre consigli ai cappellani per evitare l'esaurimento

    Il webinar, organizzato dalla National Association of Catholic Chaplains (NACC), ha sottolineato l’importanza di trovare riposo tra le difficoltà emotive del ministero.

    Approfondimento

    Koller ha descritto la cura di sé come “gestione” e “cura del vaso che Dio ti ha affidato”. Ha affermato che “uno dei più potenti cambiamenti di mentalità che ho visto nel ministero è questo: la cura di sé non è egoismo, è gestione”.

    “Non stai togliendo tempo alla tua vocazione, la stai rafforzando”, ha detto. “Il rinnovamento non è un lusso, è obbedienza”.

    Possibili Conseguenze

    Erica Cohen Moore, direttore esecutivo della NACC, ha sottolineato l’importanza di prendersi cura dei cappellani, sia durante la Settimana della cura pastorale che durante tutto l’anno.

    I cappellani sono spesso chiamati a servire in spazi dove pochi altri sono disposti o in grado di andare, e servono persone in situazioni marginalizzate e difficili, dove il dolore e la sofferenza possono essere profondi.

    Opinione

    Koller ha affermato che “Dio non ci chiama all’auto-annullamento, ci chiama alla gestione del nostro corpo, della nostra mente e dello spirito”.

    Ha anche notato che “l’esaurimento non avviene perché siamo deboli o incapaci, avviene perché ci prendiamo cura profondamente, diamo pienamente e a volte ci dimentichiamo di riempire la nostra coppa”.

    Analisi Critica dei Fatti

    La NACC offre una varietà di risorse, formazione, comunità e sostegno per i cappellani, sia cattolici che non cattolici, per aiutarli a prepararsi e a sostenersi nel loro lavoro.

    Il webinar ha anche sottolineato l’importanza di trovare riposo e rinnovamento spirituale ed emotivo per i cappellani, e ha offerto suggerimenti pratici per raggiungere questo obiettivo.

    Relazioni con altri fatti

    La questione dell’esaurimento è una preoccupazione molto reale per i cappellani, e la NACC lavora per combatterla attraverso le risorse che fornisce.

    La NACC offre anche un programma di formazione chiamato Clinical Pastoral Education (CPE), che è “un processo che equipaggia i cappellani a gestire l’esaurimento e a prendersi cura di se stessi e degli altri”, secondo Cohen Moore.

    Contesto storico

    La Settimana della cura pastorale è un’opportunità per riconoscere il lavoro dei cappellani e dei ministri cattolici, e per sottolineare l’importanza della cura di sé e del rinnovamento spirituale ed emotivo.

    La NACC è un’organizzazione che si occupa di educare e sostenere i cappellani cattolici in tutto il paese, e offre una varietà di risorse e servizi per aiutarli a prepararsi e a sostenersi nel loro lavoro.

    Fonti

    Fonte: Catholic News Agency

    Link diretto all’articolo: Self-care is stewardship, not selfishness, Catholic therapist tells chaplains

    Nota redazionale:

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