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Pubblicato:

18 Ottobre 2025

Aggiornato:

18 Ottobre 2025

Dipartimento della Sicurezza Interna nega presunto raid dell’ICE su parrocchia di Chicago mentre la comunità immigrata teme deportazioni di massa

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Dipartimento della Sicurezza Interna nega presunto raid dell’ICE su parrocchia di Chicago mentre la comunità immigrata teme deportazioni di massa

Dipartimento della Sicurezza Interna nega presunto raid dell'ICE su parrocchia di Chicago mentre la comunità immigrata teme deportazioni di massa
Indice

    Il Dipartimento della Sicurezza Interna nega che l’ICE abbia preso di mira una parrocchia di Chicago

    Il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) ha smentito le notizie secondo cui gli agenti di immigrazione erano presenti fuori da una parrocchia di Chicago durante una messa in spagnolo il 12 ottobre.

    Video diffusi sui social media mostrano il parroco della chiesa cattolica di San Girolamo a Chicago che avverte i suoi parrocchiani di lasciare la messa delle 8:30 con cautela.

    Dipartimento della Sicurezza Interna nega presunto raid dell'ICE su parrocchia di Chicago mentre la comunità immigrata teme deportazioni di massa

    Il parroco dice in spagnolo: “[L’ICE] è nel parcheggio… stanno cercando persone qui, così come nella parte nord.” Il parroco continua: “C’è un gruppo davanti alla chiesa che potrebbe portarvi via: quelli con i bambini possono uscire con loro – saranno accompagnati a casa perché penso che sarà pericoloso per voi guidare le auto dal parcheggio se non avete documenti.”

    Un affiliato NBC di Chicago ha riportato che “diversi vicini sono arrivati e hanno formato una catena umana fuori dalla chiesa per scortare i parrocchiani a casa.”

    “Questa protezione è per tutti coloro che necessitano di accompagnamento”, ha aggiunto il parroco.

    In una dichiarazione condivisa con la CNA venerdì, l’assistente segretario del DHS Tricia McLaughlin ha detto: “Il Border Patrol non ha ‘preso di mira’ questa chiesa né sono state intraprese azioni di applicazione della legge nella chiesa.” Quando è stato chiesto di elaborare se ci fossero agenti dell’ICE presenti nella chiesa o nei dintorni, il DHS ha rifiutato di commentare ulteriormente.

    Il presidente Donald Trump ha ampliato l’uso delle deportazioni senza un’udienza in tribunale quest’anno e ha aumentato gli sforzi di applicazione della legge federale per identificare e arrestare gli immigrati senza status legale. L’amministrazione ha fissato l’obiettivo di 1 milione di deportazioni quest’anno.

    Recentemente, Papa Leone XIV ha ricevuto lettere da migranti statunitensi che temono la deportazione. Il papa ha incoraggiato i vescovi statunitensi a trattare con fermezza il trattamento degli immigrati sotto le politiche dell’amministrazione Trump.

    A luglio, il vescovo Alberto Rojas della diocesi di San Bernardino, in California, ha concesso una dispensa dall’obbligo di partecipare alla messa domenicale per coloro che temono la deportazione.

    Nel commentare all’Union League Club il 13 ottobre, il cardinale Blase Cupich dell’arcidiocesi di Chicago ha parlato delle “questioni morali ed etiche relative alla deportazione di massa di persone senza documenti che sta avvenendo nel nostro paese”.

    “Ciò che è in questione, tuttavia, è l’obbligo che abbiamo tutti come esseri umani, e come società composta da esseri umani, di rispettare e proteggere la dignità degli altri”, ha detto Cupich. “Mantenere la nazione al sicuro e rispettare la dignità umana non sono mutuamente esclusivi. In realtà, uno non può esistere senza l’altro. Spetta ai cittadini e alle comunità, come la chiesa, alzare la voce per garantire che la sicurezza della nazione non si verifichi a spese di violazioni della dignità umana.”

    Approfondimento

    La questione della deportazione di massa di persone senza documenti è un tema molto dibattuto negli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha adottato una politica di deportazione senza un’udienza in tribunale, che ha sollevato preoccupazioni tra i gruppi di difesa dei diritti umani.

    La chiesa cattolica ha sempre sostenuto i diritti degli immigrati e ha condannato le politiche di deportazione di massa. Il papa Francesco ha più volte parlato dell’importanza di proteggere la dignità degli immigrati e di garantire loro un trattamento umano.

    La diocesi di Chicago ha affermato di essere preoccupata per la sicurezza dei suoi parrocchiani e ha condannato le azioni dell’ICE. Il cardinale Cupich ha sottolineato l’importanza di rispettare la dignità umana e di garantire che la sicurezza della nazione non si verifichi a spese di violazioni dei diritti umani.

    Possibili Conseguenze

    Le conseguenze della deportazione di massa di persone senza documenti possono essere gravi. Gli immigrati senza documenti possono essere separati dalle loro famiglie e possono perdere il loro lavoro e la loro casa.

    Inoltre, le politiche di deportazione di massa possono creare un clima di paura e di insicurezza tra le comunità immigrate, che possono essere esitanti a cercare aiuto o a denunciare abusi per paura di essere deportati.

    La chiesa cattolica e altri gruppi di difesa dei diritti umani stanno lavorando per proteggere i diritti degli immigrati e per garantire che siano trattati con dignità e rispetto.

    Opinione

    La questione della deportazione di massa di persone senza documenti è un tema complesso e controverso. Mentre alcuni sostengono che le politiche di deportazione di massa siano necessarie per garantire la sicurezza della nazione, altri sostengono che esse siano inumane e violino i diritti umani.

    È importante considerare le conseguenze delle politiche di deportazione di massa e di garantire che siano trattate con dignità e rispetto. La chiesa cattolica e altri gruppi di difesa dei diritti umani stanno lavorando per proteggere i diritti degli immigrati e per garantire che siano trattati con dignità e rispetto.

    Analisi Critica dei Fatti

    È importante analizzare criticamente i fatti relativi alla deportazione di massa di persone senza documenti. Le politiche di deportazione di massa possono avere conseguenze gravi per gli immigrati e le loro famiglie.

    È importante considerare le motivazioni dietro le politiche di deportazione di massa e di garantire che siano trattate con dignità e rispetto. La chiesa cattolica e altri gruppi di difesa dei diritti umani stanno lavorando per proteggere i diritti degli immigrati e per garantire che siano trattati con dignità e rispetto.

    È fondamentale valutare le conseguenze delle politiche di deportazione di massa e di garantire che siano trattate con dignità e rispetto. La deportazione di massa di persone senza documenti può creare un clima di paura e di insicurezza tra le comunità immigrate, che possono essere esitanti a cercare aiuto o a denunciare abusi per paura di essere deportati.

    È importante considerare le alternative alle politiche di deportazione di massa, come ad esempio la regolarizzazione dello status degli immigrati e la creazione di percorsi per la naturalizzazione. La chiesa cattolica e altri gruppi di difesa dei diritti umani stanno lavorando per proteggere i diritti degli immigrati e per garantire che siano trattati con dignità e rispetto.

    Giornale: Catholic News Agency

    Autore: Non specificato

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