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Pubblicato:
8 Settembre 2025
Aggiornato:
8 Settembre 2025
“Proteste in Nepal contro il divieto sui social media: impatto sull’economia e la libertà di espressione”
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“Proteste in Nepal contro il divieto sui social media: impatto sull’economia e la libertà di espressione”
Le proteste sono scoppiate dopo che il governo nepalese ha emesso un divieto sui social media, accusando le piattaforme di non rispettare le normative locali e di non collaborare con le autorità. Questo divieto ha suscitato l’indignazione di molti cittadini nepalesi, che vedono nei social media un importante strumento di comunicazione e di libertà di espressione.
Le restrizioni sui social media hanno avuto un impatto significativo sull’economia del Nepal, in particolare sul settore commerciale e turistico. Molte imprese e operatori turistici dipendono dai social media per promuovere i propri servizi e prodotti, e il divieto ha causato perdite economiche e disagi.

Le proteste a Kathmandu sono state caratterizzate da scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, che hanno fatto uso di gas lacrimogeni e manganelli per disperdere la folla. Alcuni manifestanti hanno riportato ferite durante gli scontri, mentre altri sono stati arrestati dalle autorità.
Il governo nepalese ha difeso il divieto sui social media come necessario per garantire la sicurezza nazionale e per far rispettare le leggi del paese. Tuttavia, molte organizzazioni per i diritti umani e gruppi di attivisti hanno condannato queste restrizioni come una violazione della libertà di espressione e dei diritti civili.
La situazione in Nepal rimane tesa, con le proteste che continuano e con un dibattito acceso sulla regolamentazione dei social media nel paese. È importante seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda e monitorare il rispetto dei diritti umani e delle libertà civili in Nepal.
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