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Pubblicato:
14 Ottobre 2025
Aggiornato:
14 Ottobre 2025
Vertice storico a Sharm el-Sheikh: leader mondiali celebrano l’accordo di pace a Gaza dopo il rilascio degli ostaggi israeliani
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Vertice storico a Sharm el-Sheikh: leader mondiali celebrano l’accordo di pace a Gaza dopo il rilascio degli ostaggi israeliani
Indice
I leader dei Paesi occidentali e arabi si incontrano a Sharm el-Sheikh per celebrare l’accordo a Gaza
Gli occhi del mondo sono puntati su Gaza e poi in Egitto, a Sharm el-Sheikh, dove si è svolta una giornata storica. La giornata è cominciata con il rilascio da parte di Hamas dei 20 ostaggi israeliani ancora in vita, proseguita con il discorso del presidente USA, Donald Trump, al Parlamento israeliano e si è chiusa con il summit per la pace nella famosa località turistica sul mar Rosso.
Al vertice, oltre ai leader di 27 Paesi arabi e occidentali, ha partecipato il presidente dell’Autorità palestinese Mahmūd Abbās. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, non si è recato in Egitto. Questa mattina, Hamas ha riconsegnato all’esercito israeliano i 20 ostaggi ancora detenuti, punto cruciale dell’accordo siglato la scorsa settimana. Nel pomeriggio, è prevista la restituzione delle salme dei 28 ostaggi deceduti.

In cambio, Israele ha rilasciato circa 250 prigionieri palestinesi e 1.700 detenuti di Gaza, incarcerati dopo il 7 ottobre. Gli aiuti umanitari dovrebbero finalmente raggiungere la popolazione in quantità massiccia: già nella giornata di ieri, secondo il ministero della Sanità di Gaza, sono entrati nella Striscia 173 camion carichi di aiuti.
Il protagonista assoluto della giornata è stato Trump, osannato da tutti i leader occidentali ed arabi come il fautore di una pace che sembrava irraggiungibile. Il tycoon ha pianificato una coreografia perfetta: atterrato in mattinata a Tel Aviv, ha incontrato le famiglie degli ostaggi liberati prima di ricevere l’ovazione del Parlamento di Israele.
Approfondimento
Il summit di Sharm el-Sheikh ha visto la partecipazione di 27 leader di Paesi arabi e occidentali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la premier italiana Giorgia Meloni. La Commissione europea ha annunciato di sostenere pienamente il piano di pace mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto in un post su X che il ritorno degli ostaggi israeliani “significa che si può voltare pagina” e ha sottolineato che “l’Europa sostiene pienamente il piano di pace”. L’Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, ha pagato il suo tributo a Trump, che “ha reso possibile questa svolta”.
Possibili Conseguenze
La celebrazione dell’accordo a Gaza potrebbe avere conseguenze importanti per la regione. La fine della guerra potrebbe portare a una riduzione della violenza e a un aumento degli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Tuttavia, ci sono ancora molte incertezze sul futuro della Striscia e sulla governance temporanea.
La questione di chi formerà le International Stabilisation Forces, la presenza militare internazionale prevista in un primo tempo nella Striscia, è ancora aperta. Inoltre, il futuro di Hamas, che non sembra disposta ad accettare una completa smilitarizzazione, è ancora incerto. La spinosa questione della governance temporanea della Striscia è anch’essa ancora da risolvere.
Opinione
La celebrazione dell’accordo a Gaza è un passo importante verso la pace nella regione. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da superare per raggiungere una pace duratura. La comunità internazionale deve continuare a sostenere gli sforzi per la pace e a lavorare per risolvere le questioni ancora aperte.
Analisi Critica dei Fatti
La celebrazione dell’accordo a Gaza è un evento importante, ma è anche necessario analizzare criticamente i fatti. La guerra in Gaza ha causato la morte di almeno 67 mila palestinesi e ha raso al suolo la quasi totalità della Striscia di Gaza, comprese le sue infrastrutture critiche.
La questione delle responsabilità del governo israeliano è ancora aperta e non è stata affrontata nel piano di pace. Inoltre, la governance temporanea della Striscia è ancora da risolvere e ci sono molte incertezze sul futuro della regione. La comunità internazionale deve continuare a lavorare per risolvere queste questioni e per raggiungere una pace duratura.
Giornale: Eunews, Autore: non specificato. Questo articolo è stato rielaborato secondo i principi di verità, accuratezza e imparzialità, con l’obiettivo di fornire una visione chiara e comprensibile degli eventi.
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