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Pubblicato:

21 Ottobre 2025

Aggiornato:

21 Ottobre 2025

Unione Europea verso la neutralità climatica: von der Leyen propone riduzione delle emissioni inferiore al 90% entro il 2040

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Unione Europea verso la neutralità climatica: von der Leyen propone riduzione delle emissioni inferiore al 90% entro il 2040

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Indice

    Clima, von der Leyen lima le ambizioni Ue per il 2040: “Taglio emissioni può essere inferiore al 90 per cento”

    Bruxelles – Ursula von der Leyen apparecchia la tavola ai capi di stato e di governo dell’Ue, che giovedì 23 ottobre dovranno trovare una quadra sugli obiettivi climatici del vecchio continente per il prossimo decennio. In una lettera inviata alle capitali, la presidente della Commissione europea assicura che Bruxelles ammetterà “notevoli” flessibilità nel raggiungimento del target di riduzione delle emissioni entro il 2040. Grazie ad una serie di escamotage, “il nostro obiettivo interno può essere inferiore al 90 per cento”, ha sottolineato la madrina di quel Green Deal ora ridimensionato sull’altare della competitività industriale.

    La discussione sui target climatici sarà con ogni probabilità quella che occuperà più tempo in un Consiglio europeo già decisamente compresso, tra difesa, Ucraina, Medio Oriente, competitività e crisi abitativa. Diversi Paesi cercano di rimetterlo in discussione, ma le istituzioni europee vorrebbero salvare la faccia alla vigilia della COP30 che si svolgerà a novembre 2025. La Commissione europea, nella proposta presentata a luglio, ha mantenuto l’asticella al 90 per cento, ma ha previsto al contempo una serie di flessibilità. Tra cui la possibilità di tenere conto dei finanziamenti per ridurre le emissioni in Paesi terzi e maggiori elasticità per alcuni settori industriali.

    “Dobbiamo mantenere la rotta nella transizione della nostra economia verso la neutralità climatica e la circolarità, in piena coerenza con il nostro programma di competitività e indipendenza”, ha messo in chiaro von der Leyen ai capi di Stato e di governo. Tuttavia, Bruxelles riconosce che “la transizione di un’economia grande e consolidata come quella dell’Ue richiede una combinazione di ambizione, rapidità, pragmatismo e flessibilità, nonché un certo grado di protezione contro la concorrenza sleale”.

    Secondo la leader, la combinazione di questi due principi “è chiaramente illustrata nella proposta” per la riduzione delle emissioni al 2040. Una proposta allo stesso tempo “ambiziosa” e “flessibile”. Von der Leyen ha sottolineato che “una parte dell’obiettivo” – il 3 per cento nella proposta della Commissione, ma “i ministri ne discuteranno ulteriormente” – può essere raggiunta “con crediti internazionali di alta qualità”. Quel 90 per cento a livello Ue è uno specchietto per le allodole: “Può essere inferiore, purché sia compensato da riduzioni simili – ed efficienti in termini di costi e di elevata integrità – al di fuori dell’Ue”. Von der Leyen chiede ai 27 di tenerlo bene a mente, quando discuteranno cosa fare di quel 90 per cento.

    Nella lettera c’è spazio anche per altre rassicurazioni ai Paesi membri, al Parlamento europeo e all’industria. In particolare al settore automobilistico, a cui von der Leyen ricorda di aver “deciso di accelerare la revisione del regolamento sugli standard di emissione di CO2 per le autovetture” e i furgoni, ora prevista “entro la fine dell’anno”. La presidente della Commissione europea ha garantito che rimarrà “fedele al principio della neutralità tecnologica e dell’efficienza dei costi”, e anticipato che “nel preparare la revisione, stiamo anche valutando il ruolo dei carburanti a zero emissioni e a basse emissioni di carbonio nella transizione”. I “carburanti sintetici” e i “biocarburanti avanzati”.

    Infine, von der Leyen ha affrontato lo spinoso tema dei prezzi dell’energia in Europa, “notevolmente più alti che negli Stati Uniti e in Cina”. Le misure messe a terra da Bruxelles per affrontare la crisi energetica e per emanciparsi dal gas russo finora non sono bastate: “le bollette energetiche rimangono troppo elevate” sia per le industrie che per le famiglie. In particolare, quelle dell’elettricità. “Dobbiamo studiare misure efficaci a breve termine per ridurre i prezzi dell’energia nell’Unione, salvaguardando al contempo la parità di condizioni sul mercato interno”, ha ammesso la leader Ue, annunciando che “la Commissione europea presenterà proposte pertinenti il prima possibile”.

    Approfondimento

    La riduzione delle emissioni di gas serra è un obiettivo fondamentale per la lotta contro il cambiamento climatico. L’Unione Europea ha già fatto importanti passi in questa direzione, ma il percorso verso la neutralità climatica è ancora lungo e complesso. La proposta della Commissione europea di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040 è ambiziosa, ma anche flessibile, come sottolineato da von der Leyen. La possibilità di utilizzare crediti internazionali di alta qualità per raggiungere una parte dell’obiettivo è un aspetto importante, poiché potrebbe aiutare a ridurre i costi e a aumentare l’efficienza della transizione energetica.

    Possibili Conseguenze

    Le conseguenze della riduzione delle emissioni di gas serra saranno molteplici e di ampia portata. Innanzitutto, ci saranno benefici per l’ambiente e la salute pubblica, poiché la riduzione delle emissioni ridurrà l’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Inoltre, la transizione verso una economia più sostenibile potrebbe creare nuove opportunità di lavoro e di crescita economica. Tuttavia, ci saranno anche sfide e costi associati alla transizione, come ad esempio l’aumento dei costi energetici e la necessità di investire in nuove tecnologie e infrastrutture.

    Opinione

    La decisione di von der Leyen di limare le ambizioni dell’Ue per il 2040 è un passo nella giusta direzione. La riduzione delle emissioni di gas serra è un obiettivo fondamentale, ma è anche importante essere realisti e prendere in considerazione le sfide e i costi associati alla transizione. La flessibilità e la pragmatismo sono essenziali per raggiungere questo obiettivo, e la possibilità di utilizzare crediti internazionali di alta qualità potrebbe essere un aspetto importante per ridurre i costi e aumentare l’efficienza della transizione energetica.

    Analisi Critica dei Fatti

    La notizia che von der Leyen ha limato le ambizioni dell’Ue per il 2040 è un fatto importante e significativo. La riduzione delle emissioni di gas serra è un obiettivo fondamentale per la lotta contro il cambiamento climatico, e la decisione di von der Leyen di essere più flessibile e pragmatica potrebbe essere un passo nella giusta direzione. Tuttavia, è anche importante considerare le sfide e i costi associati alla transizione, e la possibilità di utilizzare crediti internazionali di alta qualità potrebbe essere un aspetto importante per ridurre i costi e aumentare l’efficienza della transizione energetica.

    Relazioni con altri fatti

    La notizia che von der Leyen ha limato le ambizioni dell’Ue per il 2040 è collegata ad altri fatti importanti, come ad esempio la crisi energetica in Europa e la necessità di ridurre la dipendenza dal gas russo. La decisione di von der Leyen di essere più flessibile e pragmatica potrebbe essere un passo nella giusta direzione per affrontare queste sfide. Leggi anche: UE, target

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