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Pubblicato:
18 Novembre 2025
Aggiornato:
18 Novembre 2025
Raffineria di Ryazan chiusa per la seconda volta in un mese a causa di attacco con drone ucraino
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Raffineria di Ryazan chiusa per la seconda volta in un mese a causa di attacco con drone ucraino
La raffineria di Ryazan, che fornisce carburante all’Oblast di Mosca, si chiude per la seconda volta in un mese
La raffineria di Ryazan, di proprietà del gigante energetico russo Rosneft, ha sospeso nuovamente la lavorazione del greggio dopo un attacco con drone ucraino avvenuto il 15 novembre.
Fonte: The Moscow Times, un quotidiano indipendente con sede ad Amsterdam.

Dettagli: La più grande raffineria di Rosneft, che ha processato 13,1 milioni di tonnellate di greggio l’anno scorso (5 % della capacità totale di raffinazione russa), dovrebbe rimanere inattiva almeno fino alla fine del mese.
L’attacco con drone del 15 novembre ha provocato un incendio e ha disattivato l’unità principale di lavorazione del greggio, che rappresenta il 48 % della capacità di produzione, circa 8 milioni di tonnellate all’anno.
Il 23 ottobre 2025 la raffineria di Ryazan aveva già interrotto parzialmente le operazioni a seguito di un altro attacco con drone: l’unità di distillazione AVT‑4 e alcune unità adiacenti sono state messa fuori servizio, riducendo la capacità di produzione di circa un quarto. Ora l’impianto è completamente paralizzato, con tutte le unità chiuse.
Attacchi con drone hanno anche costretto la raffineria a sospendere parte delle operazioni sia ad agosto sia a settembre. L’anno scorso l’impianto ha prodotto 2,3 milioni di tonnellate di benzina, 3,4 milioni di tonnellate di diesel e 4,2 milioni di tonnellate di olio combustibile.
Background
- Il 15 novembre, le forze difensive ucraine hanno colpito una raffineria di petrolio nella città russa di Ryazan.
- Il 16 novembre, lo Stato Maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno colpito la raffineria di Novokuybyshevsk, nello Samara Oblast russo.
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Fonti
Articolo originale: The Moscow Times.
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
La raffineria di Ryazan è chiusa a causa di un attacco con drone ucraino. L’impianto non può lavorare il greggio e quindi non produce carburante per l’Oblast di Mosca.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Perché la raffineria è stata colpita due volte in un mese? Quali misure di sicurezza sono state messe in atto e perché non sono riuscite a prevenire l’attacco?
Cosa spero, in silenzio
Che le operazioni possano riprendere il prima possibile e che la produzione di carburante non subisca ulteriori interruzioni.
Cosa mi insegna questa notizia
Che le infrastrutture energetiche sono vulnerabili e che la sicurezza di tali impianti è fondamentale per la stabilità della regione.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Riparare le unità danneggiate, rafforzare le misure di sicurezza e garantire che l’impianto possa funzionare in modo continuo.
Cosa posso fare?
Supportare le comunità locali che dipendono dall’energia prodotta dalla raffineria e informarsi sulle iniziative di sicurezza energetica.
Domande Frequenti
1. Perché la raffineria di Ryazan è chiusa?
La raffineria è chiusa a causa di un attacco con drone ucraino che ha causato un incendio e ha disattivato l’unità principale di lavorazione del greggio.
2. Quanto è la capacità di produzione della raffineria?
La raffineria ha una capacità di produzione di circa 13,1 milioni di tonnellate di greggio all’anno, che rappresenta il 5 % della capacità totale di raffinazione russa.
3. Quando si prevede che la raffineria riprenda le operazioni?
Si prevede che la raffineria rimanga inattiva almeno fino alla fine del mese corrente.
4. Quali prodotti ha prodotto l’anno scorso?
Nel 2024 la raffineria ha prodotto 2,3 milioni di tonnellate di benzina, 3,4 milioni di tonnellate di diesel e 4,2 milioni di tonnellate di olio combustibile.
5. Dove posso trovare ulteriori informazioni?
Per ulteriori dettagli, consultare l’articolo originale su The Moscow Times.
Nota redazionale:
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