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Pubblicato:
19 Novembre 2025
Aggiornato:
19 Novembre 2025
Polonia accusa due ucraini di sabotaggio su ordine russo, rischiano reclusione a vita
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Polonia accusa due ucraini di sabotaggio su ordine russo, rischiano reclusione a vita
Polonia presenta accuse di sabotaggio contro due ucraini che rischiano la reclusione a vita
In Polonia, l’ufficio del procuratore ha presentato accuse formali di sabotaggio di natura terroristica, ordinato dalla Russia, contro due cittadini ucraini, Oleksandr K. e Yevhen I., attualmente in territorio belorusso.
Fonte: Onet, portal di notizie in lingua polacca, citato da European Pravda.

Citazione: “Lunedì abbiamo avviato un’indagine e ottenuto prove che indicano che i responsabili sono due cittadini ucraini, Oleksandr K. e Yevhen I., attualmente sul territorio della Bielorussia. Il procuratore ha deciso di presentare accuse contro di loro per aver compiuto atti di sabotaggio di natura terroristica su ordine della Federazione Russa.”
Dettagli: Il procuratore ha spiegato che i due sospetti non sono stati detenuti, quindi non è stato possibile avviare procedimenti legali adeguati.
Entrambi i soggetti rischiano la reclusione a vita. Nowak ha sottolineato che ci sono altre persone già detenute in relazione al caso, anche se non sono state ancora accusate.
Ha inoltre osservato che al momento non esiste una richiesta di detenzione preventiva, quindi non è stato emesso alcun mandato di arresto.
Background
- Il 18 novembre 2025, durante un discorso al Sejm (parlamento polacco), il Primo Ministro Donald Tusk ha affermato che gli investigatori polacchi sospettano che due cittadini ucraini collaboranti con i servizi di intelligence russi fossero responsabili di atti di sabotaggio sulle ferrovie polacche.
- Tusk ha dichiarato che la Polonia richiederà la detenzione e l’estradizione dei sospetti.
- Successivamente, Varsavia ha annunciato la chiusura del consolato russo a Gdańsk, l’unico consolato russi ancora presente in Polonia.
Fonti
Articolo originale: Onet (link diretto all’articolo).
Riferimento secondario: European Pravda (link diretto all’articolo).
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
La Polonia ha presentato accuse formali di sabotaggio contro due cittadini ucraini, Oleksandr K. e Yevhen I., che si trovano in Bielorussia. Non sono stati ancora detenuti e non è stato emesso mandato di arresto. Entrambi rischiano la reclusione a vita.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Non è chiaro quali prove specifiche siano state raccolte, quali atti di sabotaggio siano stati attribuiti ai sospetti e come la procedura legale proseguirà senza la loro detenzione.
Cosa spero, in silenzio
Che la giustizia sia garantita in modo equo, che le prove siano esaminate con attenzione e che la sicurezza sia preservata per tutti i cittadini.
Cosa mi insegna questa notizia
Che le questioni di sicurezza internazionale possono coinvolgere più paesi e che la cooperazione tra le autorità è fondamentale per affrontare accuse di natura terroristica.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
È necessario continuare l’indagine, garantire il rispetto dei diritti dei sospetti, valutare la possibilità di extradizione e monitorare la situazione per evitare ulteriori tensioni.
Cosa posso fare?
Rimanere informati sulle evoluzioni del caso, sostenere processi legali trasparenti e rispettare le decisioni delle autorità competenti.
Domande Frequenti
1. Chi sono i sospetti accusati di sabotaggio?
Oleksandr K. e Yevhen I., due cittadini ucraini attualmente in territorio belorusso.
2. Quali accuse sono state presentate contro di loro?
Accuse di aver compiuto atti di sabotaggio di natura terroristica su ordine della Federazione Russa.
3. Dove si trovano i sospetti al momento?
Nel territorio della Bielorussia.
4. È stato emesso un mandato di arresto?
No, al momento non è stato emesso alcun mandato di arresto.
5. Qual è lo stato delle indagini?
Le indagini sono in corso, ma i sospetti non sono stati ancora detenuti e non è stata avviata una procedura legale completa.
Nota redazionale:
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