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Pubblicato:
10 Novembre 2025
Aggiornato:
10 Novembre 2025
L’Australia importa petrolio russo attraverso una scappatoia nelle sanzioni, nonostante le restrizioni ufficiali
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L’Australia importa petrolio russo attraverso una scappatoia nelle sanzioni, nonostante le restrizioni ufficiali
Importazione di prodotti petroliferi russi in Australia attraverso una scappatoia nelle sanzioni
Nonostante l’interruzione degli acquisti diretti di petrolio russo dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina, l’Australia ha importato oltre tre milioni di tonnellate di prodotti petroliferi di origine russa attraverso il porto di Singapore dal 2023, che è parzialmente di proprietà della banca australiana Macquarie Bank.
I dati mostrano che, nonostante l’Australia abbia smesso di acquistare direttamente carburante dalla Federazione Russa, una scappatoia nelle sanzioni governative consente l’importazione di prodotti petroliferi di origine russa se sono stati raffinati in un paese terzo. Secondo il Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), il volume di tali importazioni in Australia ha superato i tre milioni di tonnellate dal 2023.

Un analista del CREA, Vaibhav Raghunandan, ha notato che questa pratica sostiene indirettamente l’aumento della produzione di petrolio in Russia e, di conseguenza, aumenta le entrate fiscali per il Cremlino. “Questa è una scappatoia significativa che viene sfruttata dagli acquirenti australiani, che, sebbene siano nel giusto dal punto di vista legale, sono senza dubbio nel lato sbagliato dell’etica”, ha detto Raghunandan.
La situazione non solo consente il continuo flusso di petrolio russo sui mercati globali, ma permette anche alle aziende australiane di trarne profitto. I dati governativi mostrano che quasi un quarto di tutte le importazioni di petrolio raffinato in Australia dal gennaio 2023 provengono da Singapore.
Un hub chiave in questa catena di approvvigionamento è il Terminal Universale nel porto di Jurong a Singapore, che è parzialmente di proprietà di un fondo di investimento della banca australiana Macquarie Bank. Gli analisti sostengono che circa un terzo dei prodotti petroliferi russi che arrivano a Singapore passa attraverso questo terminal.
Fonti
La fonte di questo articolo è The Guardian, che cita un’analisi del Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA).
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Cosa vedo con chiarezza
Vedo che l’Australia ha importato una grande quantità di prodotti petroliferi di origine russa nonostante le sanzioni. Ciò avviene attraverso una scappatoia che consente l’importazione di questi prodotti se sono stati raffinati in un paese terzo.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Non capisco come sia possibile che le aziende australiane possano sfruttare questa scappatoia senza violare le sanzioni. Vorrei capire meglio come funziona questa catena di approvvigionamento e come le aziende possano giustificare le loro azioni.
Cosa spero, in silenzio
Spero che le autorità australiane prendano misure per chiudere questa scappatoia e impedire l’importazione di prodotti petroliferi di origine russa. Spero anche che le aziende coinvolte prendano responsabilità per le loro azioni e si impegnino a rispettare le sanzioni.
Cosa mi insegna questa notizia
Questa notizia mi insegna che le sanzioni possono essere inefficaci se non sono applicate in modo rigoroso. Mi insegna anche che le aziende possono essere disposte a sfruttare le scappatoie per trarre profitto, anche se ciò significa violare lo spirito delle sanzioni.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rimane da fare un’indagine approfondita sulla catena di approvvigionamento e sulle aziende coinvolte. È necessario anche che le autorità australiane prendano misure per chiudere la scappatoia e impedire l’importazione di prodotti petroliferi di origine russa.
Domande Frequenti
Di seguito sono riportate alcune domande e risposte frequenti relative all’articolo:
- Qual è la quantità di prodotti petroliferi di origine russa importati in Australia? Oltre tre milioni di tonnellate dal 2023.
- Come avviene l’importazione di questi prodotti? Attraverso una scappatoia che consente l’importazione di prodotti petroliferi di origine russa se sono stati raffinati in un paese terzo.
- Quali aziende sono coinvolte in questa catena di approvvigionamento? Tra le altre, Macquarie Bank, Trafigura, Vitol e Viva Energy.
- Cosa possono fare le autorità australiane per impedire l’importazione di questi prodotti? Le autorità possono prendere misure per chiudere la scappatoia e impedire l’importazione di prodotti petroliferi di origine russa.
- Cosa possono fare le aziende coinvolte per rispettare le sanzioni? Le aziende possono impegnarsi a non sfruttare la scappatoia e a rispettare le sanzioni, anche se ciò significa rinunciare a profitti.
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