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Pubblicato:
21 Ottobre 2025
Aggiornato:
21 Ottobre 2025
"Complicated family dynamic": Russian children's rights commissioner recounts how she "re-educated" boy abducted from Mariupol
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"Complicated family dynamic": Russian children's rights commissioner recounts how she "re-educated" boy abducted from Mariupol
Indice
La commissaria russa per i diritti dei bambini racconta come ha “rieducato” un ragazzo rapito da Mariupol
Maria Lvova-Belova, commissaria russa per i diritti dei bambini, ha vantato di come abbia “rieducato” il suo cosiddetto figlio adottivo Pylyp, un teenager ucraino rapito da Mariupol.
Secondo Lvova-Belova, il ragazzo “odiava la Russia e cantava canzoni ucraine”, ma dopo aver vissuto con la sua famiglia “la sua mentalità è cambiata”.

Nel marzo 2023, la Corte penale internazionale de L’Aia ha emesso un mandato di arresto per Lvova-Belova per la deportazione di bambini ucraini da territori occupati.
“Stanno ancora spingendo il loro mito che noi rimuoviamo forzatamente i bambini, cambiamo la loro identità e li rieduchiamo al patriottismo russo”, ha affermato Lvova-Belova.
L’adozione di Pylyp da parte di Lvova-Belova è stata una delle ragioni del mandato di arresto, poiché secondo la Corte penale internazionale, lei avrebbe “rapito” un bambino di Mariupol e lo avrebbe preso in famiglia.
Lvova-Belova ha poi descritto la presunta riabilitazione del ragazzo, affermando che il teenager “ha complicato l’atmosfera familiare” a causa del trauma subito a causa dei bombardamenti a Mariupol e aveva “un atteggiamento speciale nei confronti della Russia” presumibilmente insegnato nelle scuole ucraine.
Ha affermato di aver superato questo comportamento “con l’amore” e che il ragazzo, che inizialmente amava l’Ucraina e cantava canzoni ucraine, ha gradualmente cambiato la sua coscienza e si è allontanato dalla “propaganda ucraina”.
Secondo Lvova-Belova, Pylyp non vuole più tornare in Ucraina e occasionalmente visita Mariupol, ma torna rapidamente a Mosca.
Approfondimento
La storia di Pylyp è solo uno degli esempi della deportazione di bambini ucraini da parte della Russia. Secondo le stime, oltre 16.000 bambini ucraini sono stati deportati in Russia dal 2022.
La comunità internazionale ha condannato la deportazione di bambini ucraini come un crimine di guerra e ha chiesto il loro ritorno in Ucraina.
Possibili Conseguenze
La deportazione di bambini ucraini e la loro rieducazione in Russia possono avere conseguenze gravi e durature per i bambini e le loro famiglie.
I bambini deportati possono subire traumi psicologici e fisici, e la loro identità culturale e nazionale può essere cancellata.
Inoltre, la deportazione di bambini ucraini può essere vista come un tentativo di cancellare l’identità nazionale ucraina e di assimilare la popolazione ucraina nella cultura russa.
Opinione
La deportazione di bambini ucraini è un crimine di guerra che deve essere condannato e punito.
La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per proteggere i bambini ucraini e garantire il loro ritorno in Ucraina.
Analisi Critica dei Fatti
La storia di Pylyp e la deportazione di bambini ucraini sono solo alcuni esempi della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze umanitarie.
La comunità internazionale deve analizzare criticamente i fatti e condannare la deportazione di bambini ucraini come un crimine di guerra.
È importante anche comprendere le motivazioni e gli obiettivi della Russia nella deportazione di bambini ucraini e come questo possa influire sulla situazione umanitaria in Ucraina.
Relazioni con altri fatti
La deportazione di bambini ucraini è collegata ad altri fatti, come la guerra in Ucraina e le sue conseguenze umanitarie.
Leggi anche: La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per la commissaria russa per i diritti dei bambini
Contesto storico e origini della notizia
La deportazione di bambini ucraini è iniziata nel 2022, durante la guerra in Ucraina.
La Russia ha iniziato a deportare bambini ucraini da territori occupati, affermando di voler proteggerli dalla guerra.
Tuttavia, la comunità internazionale ha condannato la deportazione di bambini ucraini come un crimine di guerra e ha chiesto il loro ritorno in Ucraina.
Leggi anche: La commissaria russa per i diritti dei bambini annuncia di aver adottato un teenager ucraino
Fonti
Pravda – 17 marzo 2023 — rielaborazione a cura di Italfaber.
Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.
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