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Pubblicato:

19 Novembre 2025

Aggiornato:

19 Novembre 2025

Civili usati come scudo umano durante l’attacco russo a Pokrovsk

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Civili usati come scudo umano durante l’attacco russo a Pokrovsk

Civili usati come scudo umano durante l’attacco russo a Pokrovsk
Indice

    Civili sfruttati come scudo umano durante l’attacco russo a Pokrovsk

    È emerso che i comandanti russi hanno ordinato alle loro truppe di usare i civili come “scudo umano” durante un assalto alle periferie sud‑orientali della città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, il 10 novembre.

    Fonte: Procura della Regione di Donetsk; Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU)

    Civili usati come scudo umano durante l’attacco russo a Pokrovsk

    Citazione: “Gli investigatori hanno stabilito che i rappresentanti delle forze armate dello Stato aggressore hanno nuovamente violato in modo cinico le norme del diritto umanitario internazionale il 10 novembre 2025.”

    Alle 14:30, un comandante delle Forze Armate Russe ha inviato un ordine radio ai suoi subordinati, che erano entrati a Pokrovsk, chiedendo loro di usare la popolazione civile come scudo umano.

    Dettagli: Il comandante ha ordinato alle truppe russe di costringere i civili detenuti – un uomo, una donna e un bambino di 13 anni – a camminare davanti a loro durante un’operazione di pulizia delle aree popolate.

    I procuratori hanno riferito, citando dati preliminari, che l’ordine è stato dato al 1° Battaglione di Fanteria Motorizzata del 506° Reggimento di Fanteria Motorizzata delle Forze Armate Russe, che stava attaccando le periferie sud‑orientali di Pokrovsk.

    Operazioni investigative e di ricerca sono in corso per stabilire le circostanze dell’incidente, identificare i responsabili e determinare il destino dei civili.

    L’indagine preliminare è condotta dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina nelle regioni di Donetsk e Luhansk.

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    Fonti

    Fonte originale: Procura della Regione di Donetsk e Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU).

    Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

    Cosa vedo con chiarezza

    I fatti indicano che i comandanti russi hanno ordinato l’uso di civili come scudo umano durante l’attacco a Pokrovsk il 10 novembre.

    Cosa non capisco (ma vorrei capire)

    Non è chiaro chi abbia eseguito l’ordine, quale sia stato il destino dei civili coinvolti e se siano stati effettivamente perseguiti i responsabili.

    Cosa spero, in silenzio

    Spero che le autorità indaghino con serietà e che i responsabili siano perseguiti secondo la legge.

    Cosa mi insegna questa notizia

    Che le violazioni del diritto internazionale devono essere denunciate e che la protezione dei civili è fondamentale in ogni conflitto.

    Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

    Continuare le indagini, raccogliere prove, proteggere i civili e garantire che le autorità agiscano in modo trasparente.

    Cosa posso fare?

    Segnalare eventuali informazioni utili alle autorità, sostenere le vittime e chiedere trasparenza nei processi investigativi.

    Domande Frequenti

    1. Quando è avvenuto l’attacco? Il 10 novembre.
    2. Chi è stato coinvolto? Il 1° Battaglione di Fanteria Motorizzata del 506° Reggimento di Fanteria Motorizzata delle Forze Armate Russe.
    3. Quali civili sono stati coinvolti? Un uomo, una donna e un bambino di 13 anni.
    4. Dove è avvenuto l’incidente? Alle periferie sud‑orientali di Pokrovsk, nella regione di Donetsk.
    5. Chi sta indagando? Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) nelle regioni di Donetsk e Luhansk.

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