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Pubblicato:

20 Novembre 2025

Aggiornato:

20 Novembre 2025

L’Europa avvicina il disaccoppiamento dal gas russo: l’ultimo passo

✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento.

Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Italfaber provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia.

L’Europa avvicina il disaccoppiamento dal gas russo: l’ultimo passo

L'Europa avvicina il disaccoppiamento dal gas russo: l'ultimo passo
Indice

    L’ultimo cabo libero per che l’Europa si dislegni dal gas russo

    Nel tentativo di contrastare la guerra russa in Ucraina, l’Unione Europea ha iniziato a limitare l’uso del carbone. Poco dopo si è concentrata sul petrolio. Successivamente si è pensato di vietare l’importazione di gas naturale, con l’obiettivo di danneggiare l’economia di Mosca, fortemente dipendente dalle esportazioni di idrocarburi. Tuttavia, non c’era abbastanza volontà politica per ampliare le azioni sul settore energetico. Inoltre, c’era la paura di una grave crisi di approvvigionamento – anche se costoso, il gas naturale liquefatto (GNL, che si trasporta per nave) si è dimostrato una soluzione più solida di quanto si pensasse. La resistenza persistente dell’Ungheria e della Slovacchia a una decisione che doveva essere presa all’unanimità ha reso la questione insostenibile per mesi.

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    L'Europa avvicina il disaccoppiamento dal gas russo: l'ultimo passo

    Fonti

    El País – https://elpais.com/internacional/2025-11-20/el-ultimo-cabo-suelto-para-que-europa-se-desenganche-del-gas-ruso.html

    Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

    Cosa vedo con chiarezza

    L’Europa ha cercato di ridurre la dipendenza dal gas russo, ma ha incontrato ostacoli politici e preoccupazioni per la sicurezza dell’approvvigionamento.

    Cosa non capisco (ma vorrei capire)

    Perché le decisioni su energia richiedono l’unanimità e come si può superare la resistenza di singoli paesi senza creare crisi.

    Cosa spero, in silenzio

    Che l’Europa trovi un equilibrio tra sicurezza energetica e sostenibilità, senza dipendere da un unico fornitore.

    Cosa mi insegna questa notizia

    Che le politiche energetiche sono complesse e richiedono consenso, e che soluzioni alternative come il GNL possono offrire maggiore stabilità.

    Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

    Promuovere la diversificazione delle fonti di energia, rafforzare la cooperazione europea e ridurre la dipendenza da fornitori unici.

    Cosa posso fare?

    Informarmi sulle fonti energetiche, sostenere politiche che favoriscano l’energia pulita e partecipare a iniziative locali per l’efficienza energetica.

    Domande Frequenti

    1. Perché l’Europa ha deciso di limitare il gas russo? L’Europa ha voluto ridurre la dipendenza da un fornitore che sostiene la guerra in Ucraina e per proteggere la propria sicurezza energetica.

    2. Cos’è il gas naturale liquefatto (GNL) e perché è considerato una soluzione più solida? Il GNL è gas naturale trasformato in liquido per il trasporto su nave. È più flessibile e può essere immagazzinato, riducendo la dipendenza da infrastrutture fisse.

    3. Qual è stato il ruolo dell’Ungheria e della Slovacchia nella decisione europea? Entrambi i paesi hanno opposto resistenza a una decisione che richiedeva l’unanimità, rendendo difficile raggiungere un accordo.

    4. Cosa significa che l’Europa ha “mancato di appetito politico” per le azioni energetiche? Significa che non c’era sufficiente volontà politica per adottare misure più drastiche o estese sul settore energetico.

    5. Come può l’Europa garantire la sicurezza energetica in futuro? Diversificando le fonti di energia, investendo in tecnologie pulite e rafforzando la cooperazione tra gli Stati membri.

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