Club del grito: terapia collettiva che promette sollievo dallo stress
Il club del grito come terapia che diventa virale: “C’è molto scetticismo, ma quando le persone lo sperimentano vedono quanto può essere trasformativo”
Nel film Midsommar (2019) c’è una scena in cui l’attrice Florence Pugh urla e piange disperatamente. Le donne del culto in cui è intrappolata si inginocchiano accanto a lei per imitare i suoi urla e le sue lacrime in coro. Così assorbono il suo dolore individuale e lo trasformano in un’esperienza collettiva, una catarsi condivisa. Nella vita reale, la cosa più vicina a questa esperienza sono i club del grito, una nuova tendenza di benessere che riunisce centinaia di persone per urlare insieme in uno spazio pubblico. È una specie di terapia gratuita che non richiede altro se non la frustrazione accumulata. La dinamica è semplice: le persone si incontrano, pongono un’intenzione al grido, respirano, urlano, liberano e il corpo si rinfresca.
Fonti
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Un gruppo di persone che si riunisce per urlare insieme, con l’obiettivo di scaricare tensione e stress. La pratica è gratuita e non richiede attrezzature speciali. I fondatori, Elena Soboleva ed Emannuel Hernandez, hanno creato il Scream Club per offrire un’esperienza collettiva di liberazione emotiva.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Quali sono le evidenze scientifiche che dimostrano l’efficacia a lungo termine di questa pratica? Come vengono gestiti i rischi di esagerazione o di disagio emotivo durante le sessioni?
Cosa spero, in silenzio
Che le persone trovino sollievo dalla frustrazione e dallo stress, che la pratica sia sicura e che possa contribuire al benessere mentale di chi partecipa.
Cosa mi insegna questa notizia
Che l’espressione collettiva può avere un valore terapeutico e che nuove forme di benessere possono nascere da riferimenti culturali, come un film.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Informarsi meglio su studi clinici, partecipare a una sessione per sperimentare personalmente l’effetto, parlare con chi ha già provato la pratica e consultare professionisti del settore.
Cosa posso fare?
Partecipare a un club del grito locale, supportare gruppi di benessere nella propria comunità, condividere informazioni accurate e, se necessario, chiedere consiglio a un professionista della salute mentale.
Domande Frequenti
- Che cos’è un club del grito? Un gruppo di persone che si riunisce per urlare insieme in un luogo pubblico, con l’intento di scaricare tensione e stress.
- È sicuro urlare in pubblico? In genere sì, ma è consigliabile farlo in un ambiente controllato e con persone di fiducia.
- Quanto dura una sessione? Solitamente da 10 a 30 minuti.
- Ci sono benefici comprovati? Alcuni studi suggeriscono riduzione dello stress, ma la ricerca è limitata.
- Come posso trovare un club del grito vicino a me? Cercare online, gruppi social, o chiedere a centri di benessere locali.



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