Anziane a Valencia denunciano una “dittatura comunista”

Anziane a Valencia denunciano una “dittatura comunista”

E poi dicono che se la gioventù

Due anziane, con le borse della spesa, camminavano lungo la marciata di una strada molto trafficata di Valencia. Le donne di quella generazione tendono a camminare con le braccia occupate, e a volte si fermano improvvisamente per enfatizzare un punto, costringendo chi le segue a fare attenzione a non inciampare. Durante quel passaggio, ho ascoltato una frase che mi ha colto di sorpresa: entrambe hanno affermato che viviamo in una dittatura comunista. Nonostante la loro età, che li rende testimoni del regime nazional-cattolico, sembrava che distinguessero tra diversi tipi di dittature. La dittatura comunista, secondo loro, presenta caratteristiche particolari che non si notano subito. Non è la prima volta che sento affermazioni simili.

Se ti trovi a passeggiare al mattino, intorno al caffè di Manuel Longares, nel quartiere di Salamanca, potresti incontrare donne che, sorseggiando un vermut, ti dicono ad alta voce di essere silenziate da una “dittatura” unica. Forse accusano che il loro quartiere sia in vendita a ricchi latinoamericani, lasciando la comunità locale in minoranza. Ma la denuncia costante di una “dittatura sanchista”, guidata dalla presidente madrilena, è radicata. Secondo l’articolo, nelle dittature comuniste si perseguitano senza pietà i defraudatori di tasse o chi si arricchisce con i materiali sanitari in momenti di crisi, mentre nelle “democrazie ideali” si premia chi diffonde voci infondate, e si disprezza la voce dei giornalisti che cercano di raccontare la verità. E poi si dice che la gioventù stia diventando franchista.

Anziane a Valencia denunciano una “dittatura comunista”

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Fonti

El País. Link all’articolo originale

Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

Cosa vedo con chiarezza

Due donne anziane hanno affermato che viviamo in una dittatura comunista. La loro affermazione è stata ripetuta da altre persone in contesti diversi, come un quartiere di Salamanca. L’articolo cita anche la figura della presidente madrilena e menziona come le dittature comuniste e le democrazie ideali trattino i difetti e le voci infondate.

Cosa non capisco (ma vorrei capire)

Perché le donne considerano la nostra situazione una dittatura comunista? Qual è la base di questa affermazione? Perché l’articolo sostiene che in una democrazia ideale si premi chi diffonde voci infondate?

Cosa spero, in silenzio

Che le persone possano distinguere tra i diversi tipi di regime politico e che la verità sia comunicata con chiarezza.

Cosa mi insegna questa notizia

Che le etichette politiche possono essere usate in modo impreciso e che la percezione pubblica può essere influenzata da dichiarazioni non verificate.

Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

Verificare le fonti, consultare documenti affidabili e discutere con altri per evitare la diffusione di affermazioni non confermate.

Cosa posso fare?

Leggere ulteriormente, porre domande, condividere informazioni accurate e promuovere il pensiero critico nella comunità.

Domande Frequenti

1. Che cosa è stato detto dalle due anziane? Le donne hanno affermato che viviamo in una dittatura comunista.

2. Dove si trovano le donne che hanno fatto questa affermazione? Erano in una strada molto trafficata di Valencia.

3. Quali altre figure politiche sono menzionate nell’articolo? L’articolo cita la presidente madrilena e fa riferimento a una “dittatura sanchista”.

4. Che cosa viene detto sulla gioventù? L’articolo conclude che la gioventù sta diventando franchista.

5. Dove posso trovare l’articolo originale? L’articolo originale è disponibile su El País: https://elpais.com/opinion/2025-11-23/y-luego-dicen-que-si-la-juventud.html.

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