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Pubblicato:
8 Settembre 2025
Aggiornato:
8 Settembre 2025
“La crisi dell’ex Sevel: riduzione dei turni e stipendi dimezzati nel settore dell’automotive”
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“La crisi dell’ex Sevel: riduzione dei turni e stipendi dimezzati nel settore dell’automotive”
L’ex Sevel, acronimo di Società Europea Veicoli Leggeri, è una joint venture tra il gruppo automobilistico francese PSA (Peugeot Citroën) e il gruppo italiano Fiat Chrysler Automobiles (FCA). L’azienda produce veicoli commerciali leggeri presso gli stabilimenti di Val di Sangro e Atessa, in provincia di Chieti.
La riduzione dei turni e il dimezzamento degli stipendi sono avvenuti a seguito di una crisi economica che ha colpito il settore dell’automotive, aggravata dalla pandemia di COVID-19. Questa situazione ha portato a una contrazione della domanda di veicoli commerciali e a una riduzione della produzione, con conseguente impatto sui lavoratori dell’ex Sevel.
Il sindacato Fiom-Cgil ha preso posizione contro questa decisione dell’azienda, sottolineando che i lavoratori non dovrebbero essere penalizzati per una situazione di crisi che non dipende da loro. La riduzione dei salari e dei turni di lavoro ha generato preoccupazione tra i dipendenti, che si trovano ad affrontare una diminuzione significativa del proprio reddito mensile.
La Fiom-Cgil ha avviato azioni sindacali per difendere i diritti dei lavoratori e per trovare soluzioni che possano garantire la tutela dell’occupazione e dei salari. Il sindacato ha chiesto all’azienda di valutare alternative alla riduzione dei turni e dei salari, come ad esempio la possibilità di attivare ammortizzatori sociali o di implementare misure di sostegno al reddito per i dipendenti colpiti dalla crisi.
La situazione dell’ex Sevel evidenzia le sfide che il settore dell’automotive sta affrontando in un contesto di crisi economica e di trasformazioni del mercato. È importante trovare soluzioni sostenibili che possano garantire la continuità dell’attività produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro, senza penalizzare eccessivamente i lavoratori.
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