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Pubblicato:

17 Novembre 2025

Aggiornato:

17 Novembre 2025

Giulia, 30 anni, studente di Criminologia: da 7 a 400 euro all’ora come escort a Milano, riflessioni su amore e controllo

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Giulia, 30 anni, studente di Criminologia: da 7 a 400 euro all’ora come escort a Milano, riflessioni su amore e controllo

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Indice

    Giulia, professione escort: «Lavoravo in un ristorante a Milano a sette euro l’ora, ora ne prendo 400. L’amore non esiste, il controllo sì»

    Giulia, 30 anni, studente di Criminologia, svolge un lavoro secondario come sex worker. Secondo le sue parole, non gestisce più di tre clienti contemporaneamente e mantiene con loro confidenze e messaggi. A Milano, secondo lei, non c’è giudizio e si può fare ciò che altrove sarebbe considerato un errore.

    Fonti

    Fonte: Sito di informazione

    Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

    Cosa vedo con chiarezza

    Giulia è una studentessa di Criminologia che, oltre allo studio, lavora come sex worker. Non gestisce più di tre clienti contemporaneamente e comunica con loro tramite confidenze e messaggi. Per lei Milano è un luogo dove non si giudica e dove è possibile svolgere attività che altrove sarebbero considerate inaccettabili.

    Cosa non capisco (ma vorrei capire)

    Non è chiaro perché Giulia abbia scelto questa professione e quali siano le motivazioni economiche o personali che la spingono a farlo. Inoltre, non si conoscono le modalità di sicurezza e di protezione che utilizza.

    Cosa spero, in silenzio

    Che la sua scelta non la metta in situazioni di pericolo e che possa continuare a studiare e a lavorare in modo equilibrato.

    Cosa mi insegna questa notizia

    Che in alcune città, come Milano, le persone possono trovare spazi dove le attività non convenzionali non sono oggetto di giudizio. Inoltre, mostra come le persone possano combinare lavoro e studio in modi diversi.

    Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

    Garantire che le attività di Giulia siano svolte in sicurezza, con protezioni adeguate e con il rispetto delle normative vigenti. È importante anche promuovere un dialogo aperto su queste professioni per ridurre lo stigma.

    Cosa posso fare?

    Informarmi sulle leggi che regolano il lavoro di sex worker, sostenere iniziative di tutela dei diritti delle persone che svolgono questa professione e promuovere un approccio rispettoso e non giudicante nei confronti di chi sceglie questa strada.

    Domande Frequenti

    • Qual è la professione di Giulia? Giulia è studente di Criminologia e lavora come sex worker.
    • Quanti clienti gestisce contemporaneamente? Non gestisce più di tre clienti allo stesso tempo.
    • Perché ha scelto Milano? Perché, secondo lei, Milano non giudica e permette di svolgere attività che altrove sarebbero considerate inaccettabili.
    • Come comunica con i clienti? Condividendo confidenze e messaggi.
    • <strongQuali sono le implicazioni legali? Non è stato menzionato nulla di specifico, ma è importante che le attività siano svolte nel rispetto delle leggi vigenti.

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