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Pubblicato:
17 Novembre 2025
Aggiornato:
17 Novembre 2025
Detenuto in carcere invia minacce alla vedova del defunto su social media
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Detenuto in carcere invia minacce alla vedova del defunto su social media
Avellino, stalking dal carcere: minacce sui social alla vedova dell’uomo che uccise
In carcere è stato sequestrato il cellulare di Giovanni Limata, condannato per l’omicidio di colpo di coltello del padre della sua fidanzata, avvenuto nel 2021 mentre dormiva. Nel frattempo, Limata ha inviato minacce alla vedova del defunto su piattaforme social.
Fonti
Fonte: Non disponibile
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Il fatto che un detenuto abbia usato il telefono per minacciare la famiglia della vittima, nonostante il suo carcere.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Perché il sistema di sicurezza non ha impedito l’uso del cellulare per inviare messaggi di minaccia.
Cosa spero, in silenzio
Che la giustizia protegga le persone colpite da comportamenti intimidatori.
Cosa mi insegna questa notizia
Che la tecnologia può essere usata anche in carcere per esprimere violenza, e che è necessario monitorare attentamente i dispositivi confiscati.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Verificare le procedure di confisca e controllo dei telefoni in carcere, e garantire che i detenuti non possano minacciare terzi.
Cosa posso fare?
Segnalare eventuali violazioni delle norme di sicurezza a chi di competenza, e sostenere iniziative volte a migliorare la gestione dei dispositivi confiscati.
Domande Frequenti
1. Chi è Giovanni Limata? È un detenuto condannato per l’omicidio di colpo di coltello del padre della sua fidanzata nel 2021.
2. Cosa è successo al cellulare di Limata? È stato sequestrato dal carcere per impedire l’uso di dispositivi elettronici da parte del detenuto.
3. Come ha minacciato la vedova? Ha inviato messaggi di minaccia tramite piattaforme social, nonostante fosse in carcere.
4. Quali sono le conseguenze di queste minacce? Possono comportare ulteriori sanzioni penali per il detenuto e aumentare il rischio per la vittima e la sua famiglia.
5. Cosa può fare la famiglia della vittima? Può chiedere protezione e supporto alle autorità competenti, e denunciare le minacce.
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