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Pubblicato:
24 Ottobre 2025
Aggiornato:
24 Ottobre 2025
A Caivano il 30% dei giovani non studia e non lavora, il prefetto di Bari: «Ragazzi violenti perché sempre più soli. Ma il modello Caivano funziona»
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A Caivano il 30% dei giovani non studia e non lavora, il prefetto di Bari: «Ragazzi violenti perché sempre più soli. Ma il modello Caivano funziona»
A Caivano il 30% dei giovani non studia e non lavora, il prefetto di Bari: «Ragazzi violenti perché sempre più soli. Ma il modello Caivano funziona»
In un’aula gremita di studenti e docenti, all’istituto Milani, si è svolto l’incontro «Disagio, devianza e criminalità giovanile: la rete delle istituzioni nel Modello Caivano».
Approfondimento
L’incontro ha affrontato il tema del disagio e della devianza giovanile, con particolare attenzione al Modello Caivano, un approccio innovativo che mira a contrastare la criminalità e la violenza tra i giovani. Il prefetto di Bari ha sottolineato come i ragazzi siano sempre più soli e come ciò possa portare a comportamenti violenti.
Possibili Conseguenze
Il fatto che il 30% dei giovani a Caivano non studia e non lavora può avere gravi conseguenze sulla loro vita e sul loro futuro. La mancanza di opportunità e di sostegno può portare a una maggiore probabilità di devianza e di criminalità.
Opinione
Il prefetto di Bari ha espresso un’opinione positiva sul Modello Caivano, affermando che esso funziona. Ciò suggerisce che l’approccio adottato a Caivano possa essere considerato un esempio da seguire per affrontare il problema della devianza e della criminalità giovanile.
Analisi Critica dei Fatti
È importante analizzare criticamente i fatti e le statistiche presentate. Il 30% di giovani che non studia e non lavora è un dato allarmante che richiede un’attenzione immediata. È fondamentale comprendere le cause di questo fenomeno e trovare soluzioni adeguate per supportare questi giovani.
Relazioni con altri fatti
Il problema della devianza e della criminalità giovanile non è isolato, ma è legato a una serie di altri fattori, come la povertà, la disoccupazione e la mancanza di opportunità. È importante considerare questi fattori per comprendere appieno la complessità del problema.
Contesto storico
Il Modello Caivano è stato sviluppato in un contesto storico specifico, caratterizzato da una crescente preoccupazione per la sicurezza e la devianza giovanile. È importante considerare questo contesto per comprendere le ragioni che hanno portato alla creazione di questo modello.
Fonti
La fonte di questo articolo è Il Fatto Quotidiano. Per ulteriori informazioni, si può consultare l’articolo originale al seguente link: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/15/a-caivano-il-30-dei-giovani-non-studia-e-non-lavora-il-prefetto-di-bari-ragazzi-violenti-perche-sempre-piu-soli-ma-il-modello-caivano-funziona/6899316/
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