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Pubblicato:
10 Novembre 2025
Aggiornato:
10 Novembre 2025
La sorveglianza digitale: come i nostri telefonini e app possono spiare i nostri spostamenti e vendere i nostri dati
✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento.
Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Italfaber provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia.
La sorveglianza digitale: come i nostri telefonini e app possono spiare i nostri spostamenti e vendere i nostri dati
Telefonini e app: la sorveglianza dei nostri spostamenti
Quando utilizziamo i nostri telefonini e condividiamo la nostra posizione con un’app, rischiamo di essere spiati e di far vendere i nostri dati. È importante essere consapevoli di cosa succede ai nostri dati quando li condividiamo con le app.
Recenti prove hanno dimostrato che chiunque può scoprire chi siamo e cosa facciamo grazie ai dati raccolti dalle app. Ad esempio, a giugno sono stati tracciati i movimenti di 2 milioni di persone, dimostrando come i nostri spostamenti possano essere facilmente monitorati.

Fonti
Questo articolo è basato su informazioni provenienti da Corriere della Sera, che ha pubblicato un articolo intitolato “Telefonini e app: così tutti i nostri spostamenti vengono spiati e venduti” all’indirizzo https://www.corriere.it/
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Cosa vedo con chiarezza
Vedo che i nostri telefonini e le app possono essere utilizzati per raccogliere dati sui nostri spostamenti e sulle nostre attività, e che questi dati possono essere venduti a terzi.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Non capisco come sia possibile che le app possano raccogliere così tanti dati sui nostri spostamenti e sulle nostre attività senza che noi siamo consapevoli di ciò.
Cosa spero, in silenzio
Spero che le persone siano più consapevoli dei rischi legati alla condivisione dei loro dati e che prendano misure per proteggere la loro privacy.
Cosa mi insegna questa notizia
Questa notizia mi insegna che è importante essere cauti quando si condividono dati personali con le app e che è necessario leggere attentamente le condizioni di utilizzo prima di accettarle.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rimane da fare una maggiore sensibilizzazione sul tema della privacy e della protezione dei dati personali, e di prendere misure concrete per proteggere i nostri dati e la nostra privacy.
Domande Frequenti
Di seguito sono riportate alcune domande frequenti relative all’articolo:
- Cosa succede ai miei dati quando li condivido con un’app? I tuoi dati possono essere raccolti e venduti a terzi.
- Posso fare qualcosa per proteggere la mia privacy? Sì, puoi leggere attentamente le condizioni di utilizzo delle app e prendere misure per proteggere i tuoi dati.
- Quanti dati vengono raccolti dalle app? Secondo l’articolo, a giugno sono stati tracciati i movimenti di 2 milioni di persone.
Nota redazionale:
✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento.
Tutte le notizie pubblicate da Universe Today provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia. Universe Today è un ponte culturale, non una testata. Ogni articolo è una rielaborazione di una fonte giornalistica locale: la categoria indica il Paese della fonte, non il luogo dell’evento.
Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.
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