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Pubblicato:
22 Ottobre 2025
Aggiornato:
22 Ottobre 2025
Delitto Garlasco: nuove rivelazioni e inchieste dopo 18 anni, Andrea Sempio parla a “Chi l’ha visto?”
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Delitto Garlasco: nuove rivelazioni e inchieste dopo 18 anni, Andrea Sempio parla a “Chi l’ha visto?”
Indice
Delitto Garlasco, domani 22 ottobre intervista a Sempio a ‘Chi l’ha visto?’
Una lunga intervista ad Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, realizzata dall’inviato Vittorio Romano. La propone ‘Chi l’ha visto?’, condotto da Federica Sciarelli, in onda mercoledì 22 ottobre alle 21.20 su Rai 3. “Ho chiesto a Lovati se aveva dato lui i soldi nostri a qualcuno”, dice Sempio rispondendo alle domande sulla corruzione, per la quale è stato aperto un altro filone di inchiesta. E sulla sua di indagine afferma: “Mi sento come un soldato in trincea. Aspetto che potrà capitare di tutto. Sei rassegnato, e aspetti che passi”.
L’indagine a carico dell’ex pm Venditti
La procura di Brescia ha indagato Mario Venditti, ex procuratore di Pavia, che nel 2017 archiviò l’indagine su Andrea Sempio in merito al delitto di Garlasco. Corruzione in atti giudiziari l’ipotesi di reato a suo carico. Venditti sarebbe stato corrotto dalla famiglia Sempio per scagionare il figlio Andrea, indagato nel nuovo filone dell’inchiesta sul delitto di Garlasco. Per la morte di Chiara Poggi è stato condannato in via definitiva l’ex fidanzato di Poggi, Alberto Stasi.

Approfondimento
Il caso del delitto di Garlasco è stato riaperto dopo 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Le nuove indagini hanno portato all’indagine di Andrea Sempio, che era già stato indagato in passato. La famiglia Sempio è stata accusata di aver corrotto l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, per scagionare il figlio Andrea. Il caso è ancora in corso e si attendono nuovi sviluppi.
Possibili Conseguenze
Le possibili conseguenze del caso del delitto di Garlasco potrebbero essere gravi per gli indagati. Se Andrea Sempio sarà condannato, potrebbe ricevere una lunga pena detentiva. Inoltre, la famiglia Sempio potrebbe essere condannata per corruzione e altri reati. Il caso potrebbe anche avere conseguenze per la giustizia italiana, se si scoprisse che ci sono stati abusi di potere o corruzione all’interno del sistema giudiziario.
Opinione
Il caso del delitto di Garlasco è un esempio di come la giustizia possa essere lenta e difficile da raggiungere. Dopo 18 anni, le famiglie delle vittime e degli indagati sono ancora in attesa di giustizia. È importante che il sistema giudiziario italiano sia trasparente e imparziale, e che gli indagati ricevano un processo equo.
Analisi Critica dei Fatti
Il caso del delitto di Garlasco è complesso e coinvolge molti attori. È importante analizzare i fatti e le prove per comprendere cosa è realmente accaduto. La corruzione e gli abusi di potere all’interno del sistema giudiziario sono gravi problemi che devono essere affrontati. È fondamentale che la giustizia sia fatta e che gli indagati ricevano un processo equo.
Relazioni con altri fatti
Il caso del delitto di Garlasco è collegato ad altri fatti e casi giudiziari. Ad esempio, il caso di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, è collegato al caso di Andrea Sempio. Inoltre, il caso della corruzione all’interno del sistema giudiziario italiano è un problema più ampio che coinvolge molti altri casi e indagati. Leggi anche: Delitto Garlasco, 18 anni fa l’omicidio di Chiara Poggi: le nuove indagini riaperte pochi mesi fa
Contesto storico e origini della notizia
Il caso del delitto di Garlasco risale al 2007, quando Chiara Poggi fu trovata morta a Garlasco. Le indagini furono aperte e si sospettò subito di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara. Tuttavia, le indagini si estesero anche ad altri sospettati, tra cui Andrea Sempio. Il caso è stato riaperto dopo 18 anni, grazie a nuove prove e indagini. La famiglia Sempio è stata accusata di aver corrotto l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, per scagionare il figlio Andrea. Leggi anche: Delitto Garlasco, Andrea Sempio revoca il mandato all’avvocato Massimo Lovati
Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.
Delitto Garlasco, domani 22 ottobre intervista a Sempio a ‘Chi l’ha visto?’
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