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Pubblicato:
22 Ottobre 2025
Aggiornato:
22 Ottobre 2025
Delitto di Garlasco, testimone: “Lo scontrino non era di Andrea Sempio”. Ma la difesa nega
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Delitto di Garlasco, testimone: “Lo scontrino non era di Andrea Sempio”. Ma la difesa nega
Indice
- Delitto di Garlasco, testimone: “Lo scontrino non era di Andrea Sempio”. Ma la difesa nega
- L’alibi dello scontrino di Vigevano
- Legale Sempio: “Non commento indiscrezioni di stampa”
- Avvocato Taccia: “Lo scontrino è di Sempio”
- Approfondimento
- Possibili Conseguenze
- Opinione
- Analisi Critica dei Fatti
- Relazioni con altri fatti
- Contesto storico e origini della notizia
Delitto di Garlasco, testimone: “Lo scontrino non era di Andrea Sempio”. Ma la difesa nega
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sul delitto di Garlasco. Un testimone avrebbe “smontato” la versione fornita da Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi di recente iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio della 26enne uccisa nel 2007 in provincia di Pavia, mettendo in discussione la veridicità del famoso “scontrino del parcheggio” di Vigevano, elemento centrale nella sua difesa.
Secondo quanto riportato, gli inquirenti sono risaliti a una persona “informata sui fatti” interrogata sul caso del ticket del parcheggio di Vigevano del 13 agosto 2007 (giorno in cui avvenne il delitto di Garlasco), fornito un anno dopo il delitto — il 4 ottobre 2008 — ai carabinieri di Vigevano da Andrea Sempio, quando venne interrogato per la seconda volta.

L’alibi dello scontrino di Vigevano
Un biglietto che nella prima indagine di Pavia su Sempio del 2017 — ora al centro di un’inchiesta della procura di Brescia che vede l’ex aggiunto Mario Venditti indagato per corruzione — era stato uno dei punti cardine della archiviazione firmata dal gip Fabio Lambertucci. Il ticket del parcheggio di piazza Sant’Ambrogio pagato alle 10.18 del giorno del delitto è stato da subito valorizzato non come un alibi ma come un elemento ‘sospetto’ nella nuova inchiesta dei pm di Pavia diretti da Fabio Napoleone.
Intanto proprio Andrea Sempio è tornato a parlare. Questa sera andrà infatti in onda un’intervista del 37enne rilasciata alla trasmissione di Federica Sciarelli ‘Chi l’ha Visto’. Nei giorni scorsi Sempio ha revocato il mandato al suo avvocato difensore Massimo Lovati, finito al centro di una bufera per alcune esternazioni mediatiche rese dal legale in diverse trasmissioni televisive, e nominato al suo posto Liborio Cataliotti. L’avvocato del foro di Reggio Emilia, 59 anni, è stato lo storico difensore di Vanna Marchi e assiste ancora oggi la figlia Stefania Nobile e l’ex compagno Davide Lacerenza nel procedimento in corso a Milano sulla ‘Gintoneria’.
Legale Sempio: “Non commento indiscrezioni di stampa”
“Non commento un’indiscrezione di stampa, sottolineando che non sarebbe la prima volta che la reazione all’indiscrezione viene a compromettere la posizione del proprio assistito”, ha commentato Liborio Cataliotti, nuovo legale di Andrea Sempio. “Io commento gli atti processuali, non posso commentare un articolo di stampa, quando vedrò questo verbale di sommarie informazioni potrò commentarlo per smentirlo o avvalorarlo”, ha spiegato il legale. E, a chi gli chiedeva se fosse convinto dell’innocenza del suo assistito, Cataliotti ha risposto: “Allo stato dell’arte, sì”.
Avvocato Taccia: “Lo scontrino è di Sempio”
Lo scontrino del parcheggio di Vigevano del 13 agosto 2007 “è di Andrea Sempio”. Lo afferma Angela Taccia, l’avvocata del 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in merito alle indiscrezioni secondo cui un “super testimone” si sarebbe presentato dai carabinieri di Milano e avrebbe smentito l’alibi per la mattina del delitto dell’amico di Marco Poggi. “Non commenteremo ulteriormente notizie veicolate a mezzo a stampa – afferma Taccia – ma esclusivamente atti giudiziari e verbali depositati”.
Approfondimento
Il delitto di Garlasco è un caso giudiziario molto complesso e controverso. La vittima, Chiara Poggi, era una giovane donna di 26 anni che venne trovata morta nel 2007 in provincia di Pavia. Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica e pubblica a causa delle numerose incongruenze e contraddizioni emerse durante le indagini. La difesa di Andrea Sempio, l’indagato principale, ha sempre sostenuto la sua innocenza e ha presentato diverse prove a suo favore, tra cui lo scontrino del parcheggio di Vigevano. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del testimone hanno gettato nuovi dubbi sulla veridicità di questa prova.
Possibili Conseguenze
Le conseguenze di questo caso potrebbero essere molto gravi per Andrea Sempio e per la sua famiglia. Se venisse condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, potrebbe affrontare una lunga pena detentiva. Inoltre, il caso potrebbe avere anche conseguenze per la giustizia italiana, in quanto solleva questioni importanti sulla gestione delle indagini e sulla tutela dei diritti degli indagati. È importante che il caso venga trattato con la massima serietà e imparzialità, e che la verità venga finalmente a galla.
Opinione
Il caso del delitto di Garlasco è un esempio di come la giustizia possa essere complessa e controversa. È importante che i media e l’opinione pubblica non si lascino influenzare dalle emozioni e dalle speculazioni, ma che si concentrino sui fatti e sulla ricerca della verità. La difesa di Andrea Sempio ha il diritto di presentare le sue prove e di essere ascoltata, e la giustizia deve essere garantita per tutti i coinvolti.
Analisi Critica dei Fatti
Il caso del delitto di Garlasco presenta diverse criticità e incongruenze. La principale questione è la veridicità dello scontrino del parcheggio di Vigevano, che è stato presentato come prova a favore di Andrea Sempio. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del testimone hanno sollevato dubbi sulla sua autenticità. Inoltre, il caso presenta anche altre incongruenze, come la mancanza di prove concrete contro Sempio e la presenza di altre piste investigative non esplorate a fondo. È importante che la giustizia si concentri sulla ricerca della verità e non si lasci influenzare dalle pressioni mediatiche e pubbliche.
Relazioni con altri fatti
Il caso del delitto di Garlasco è collegato ad altri fatti e casi giudiziari. Ad esempio, il caso di Mario Venditti, l’ex aggiunto indagato per corruzione, è collegato al caso di Garlasco. Inoltre, il caso di Sempio è anche collegato ad altri casi di omicidio e violenza in provincia di Pavia. È importante che la giustizia consideri tutte le possibili connessioni e relazioni tra i fatti per arrivare alla verità. Leggi anche: Delitto di Garlasco, Venditti: “Mai preso un euro” – Sempio revoca Lovati
Contesto storico e origini della notizia
Il caso del delitto di Garlasco ha origini lontane, risalenti al 2007, quando Chiara Poggi venne trovata morta in provincia di Pavia. Il caso ha subito diverse vicissitudini e sviluppi nel corso degli anni, con diverse indagini e inchieste aperte e chiuse. La recente notizia dello scontrino del parcheggio di Vigevano e delle dichiarazioni del testimone è solo l’ultimo capitolo di una lunga e complessa storia. È importante che la giustizia consideri tutto il contesto storico e le origini della notizia
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