Categoria:
Pubblicato:
22 Ottobre 2025
Aggiornato:
22 Ottobre 2025
Condanna per diffamazione su Facebook: la fondatrice di Be Free contro la violenza di genere condannata per aver offeso la criminologa Roberta Bruzzone
✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento di settore.
Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Italfaber provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia.
Condanna per diffamazione su Facebook: la fondatrice di Be Free contro la violenza di genere condannata per aver offeso la criminologa Roberta Bruzzone
Indice
Diffamò la criminologa Bruzzone su Facebook: condannata la fondatrice della cooperativa ‘Be Free’
Oria Gargano, fondatrice della cooperativa Be Free contro la violenza di genere è stata condannata dal Tribunale Ordinario di Roma, Sezione IV Penale, “per il reato di diffamazione aggravata nei confronti della dottoressa Roberta Bruzzone, accogliendo integralmente le conclusioni della parte civile”. E’ quanto si legge in un comunicato dello studio della nota criminologa. Ad emettere la sentenza è stata il giudice Marina Casale. “La vicenda trae origine – viene spiegato – da dichiarazioni rilasciate da Oria Gargano in una serie di post su Facebook, nelle quali venivano formulate affermazioni gravemente lesive dell’onore e della reputazione professionale della dottoressa Bruzzone, psicologa forense e criminologa di fama nazionale. Il tribunale, all’esito di un articolato procedimento probatorio, ha riconosciuto la piena fondatezza delle accuse, evidenziando come le espressioni utilizzate dalla Gargano avessero ‘carattere oggettivamente offensivo’ e ‘idoneo a ledere la reputazione e la credibilità professionale’ della parte civile Bruzzone”. La sentenza – continua la nota – ha altresì disposto la condanna di Oria Gargano alla reclusione e al pagamento di una multa, nonché al risarcimento del danno in favore della dottoressa Bruzzone, da liquidarsi in separata sede civile. Inoltre, la Gargano è stata condannata al rimborso delle spese di costituzione e rappresentanza processuale in favore della parte civile, assistita dall’avvocato Serena Gasperini, sottolineando così l’efficacia e la qualità del lavoro difensivo svolto proprio dall’avvocato Gasperini. Un pronunciamento chiaro sulla tutela della reputazione e della verità. La sentenza rappresenta un passaggio di grande rilievo nella giurisprudenza recente in materia di diffamazione, riaffermando con forza il principio secondo cui la libertà di espressione non può mai travalicare il rispetto della verità dei fatti e della dignità delle persone. Il Tribunale ha infatti rimarcato che nel caso in esame ‘le dichiarazioni rese non erano riconducibili all’esercizio del diritto di cronaca o di critica, ma costituivano vere e proprie offese gratuite prive di riscontro oggettivo’.
“Questa sentenza non è soltanto una vittoria personale, ma un segnale forte e necessario a tutela della verità e del lavoro di tutti i professionisti seri che operano nel campo della giustizia e della comunicazione. Le parole hanno un peso, e quando vengono usate per colpire e diffamare, la legge deve intervenire. Ringrazio l’Avvocato Serena Gasperini per la sua straordinaria competenza e dedizione, riconosciute anche dal Tribunale”, afferma Bruzzone. Secondo l’avvocato Gasperini si tratta di una “decisione che riafferma un principio basilare: la libertà di opinione non può trasformarsi in licenza di insulto. La sentenza riconosce pienamente la fondatezza delle nostre argomentazioni e il diritto della Dott.ssa Bruzzone di vedere tutelata la propria reputazione”.

Approfondimento
La condanna di Oria Gargano rappresenta un importante precedente nella lotta contro la diffamazione online. La sentenza sottolinea l’importanza della responsabilità individuale nell’utilizzo dei social media e la necessità di tutelare la reputazione e la dignità delle persone. La vicenda ha anche sollevato questioni relative alla libertà di espressione e ai limiti della critica online.
Possibili Conseguenze
La condanna di Oria Gargano potrebbe avere conseguenze significative per la cooperativa Be Free e per la comunità online. La sentenza potrebbe influenzare la modo in cui le persone utilizzano i social media e la critica online, sottolineando l’importanza della responsabilità e della tutela della reputazione. Inoltre, la vicenda potrebbe avere ripercussioni sulla legislazione relativa alla diffamazione online e sulla protezione della privacy.
Opinione
La condanna di Oria Gargano rappresenta un passo importante nella lotta contro la diffamazione online. La sentenza sottolinea l’importanza della responsabilità individuale e della tutela della reputazione e della dignità delle persone. Tuttavia, è anche importante considerare i limiti della libertà di espressione e la necessità di trovare un equilibrio tra la critica online e la protezione della privacy.
Analisi Critica dei Fatti
La condanna di Oria Gargano rappresenta un caso interessante di diffamazione online. La sentenza sottolinea l’importanza della responsabilità individuale e della tutela della reputazione e della dignità delle persone. Tuttavia, è anche importante considerare i limiti della libertà di espressione e la necessità di trovare un equilibrio tra la critica online e la protezione della privacy. La vicenda solleva questioni relative alla legislazione relativa alla diffamazione online e alla protezione della privacy, e sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo dei social media.
Relazioni con altri fatti
La condanna di Oria Gargano è collegata ad altri casi di diffamazione online. La sentenza rappresenta un importante precedente nella lotta contro la diffamazione online e sottolinea l’importanza della responsabilità individuale e della tutela della reputazione e della dignità delle persone. La vicenda è anche collegata alla discussione sulla libertà di espressione e i limiti della critica online. Leggi anche: Diffamò la criminologa Bruzzone su Facebook: condannata la fondatrice della cooperativa ‘Be Free’
Contesto storico e origini della notizia
La condanna di Oria Gargano rappresenta un caso recente di diffamazione online. La sentenza è il risultato di un lungo processo giudiziario e sottolinea l’importanza della responsabilità individuale e della tutela della reputazione e della dignità delle persone. La vicenda ha origine nella discussione sulla libertà di espressione e i limiti della critica online, e rappresenta un importante precedente nella lotta contro la diffamazione online. La sentenza è anche collegata alla legislazione relativa alla diffamazione online e alla protezione della privacy, e sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo dei social media. Leggi anche: Diffamò la criminologa Bruzzone su Facebook: condannata la fondatrice della cooperativa ‘Be Free’
Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Universe Today provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia. Universe Today è un ponte culturale, non una testata. Ogni articolo è una rielaborazione di una fonte giornalistica locale: la categoria indica il Paese della fonte, non il luogo dell’evento.
Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.
Le informazioni contenute in questo articolo sono state verificate e validate attraverso fonti affidabili e aggiornate. Tuttavia, è possibile che alcune informazioni non siano state confermate o che ci siano discrepanze tra fonti diverse. In tal caso, si prega di segnalare eventuali errori o inesattezze.
Se sei curioso di sapere secondo quali principi è stata rielaborata questa notizia, leggi la nostra politica editoriale.
Il Tuo FeedBack
Il Tuo feedback ci aiuta a darci la carica e puo aiutare altri utenti e trovare gli articoli più interessanti.
Basta un click!
Ti è stato utile questo articolo?
Sì: 0% (0)
No: 0% (0)
Neutro: 0% (0)
Totale voti: 0