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Pubblicato:
9 Novembre 2025
Aggiornato:
9 Novembre 2025
Un nuovo spettacolo teatrale affronta la dipendenza da pornografia violenta con onestà e sensibilità
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Un nuovo spettacolo teatrale affronta la dipendenza da pornografia violenta con onestà e sensibilità
Un nuovo spettacolo teatrale affronta la dipendenza da pornografia violenta
Nel nuovo spettacolo “Porn Play” del Royal Court, Ambika Mod interpreta un’accademica che nasconde una pericolosa dipendenza. Lei e i creatori dello spettacolo discutono delle sfide di mettere in scena la masturbazione e di far relazionare il pubblico con il protagonista problematico.
Nello spettacolo “Porn Play” di Sophia Chetin-Leuner, appena aperto al Royal Court di Londra, Ani è un’accademica di 30 anni alla frontiera della scoperta intellettuale: vince premi per la sua radicale revisione del “Paradiso perduto” di John Milton, guadagnandosi facilmente l’ammirazione del suo mentore e dei suoi studenti. Tuttavia, è anche dipendente da pornografia violenta e si masturba costantemente. Non può rimanere in un momento sessuale reale, ma non può nemmeno rimanere in una conversazione reale – costantemente alla ricerca del suo telefono, guardando pornografia e masturbándosi, spesso in situazioni appena credibili, ma così oltraggiosamente sbagliate che leggere lo spettacolo e osservare la carriera e le relazioni di Ani disgregarsi è come essere intrappolati in un incubo ansioso.

Quindi, è una scelta di ruolo piuttosto audace per l’attrice che interpreta Ani, Ambika Mod. Dopo aver recitato in “This Is Going to Hurt” nel 2022, ma ancora di più dopo “One Day” l’anno scorso, è diventata nota, nelle sue parole, “per aver interpretato personaggi molto nobili che muoiono”. Mod ha il mondo dei protagonisti romantici ai suoi piedi – una bella, relazionabile ogni-donna, che potrebbe dirti la verità del cuore umano con un solo sopracciglio alzato. Recitare in uno spettacolo la cui scena di apertura la vede a quattro zampe sopra uno specchio, in un furore di delizia narcisistica, la cui ogni azione è centrata sul suo corpo… beh, sembra che debba essere stata una decisione difficile da prendere?
Fonti
Il contenuto di questo articolo è stato tratto da The Guardian.
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Vedo che lo spettacolo “Porn Play” affronta un tema molto delicato e difficile, come la dipendenza da pornografia violenta. La scelta di mettere in scena la masturbazione e di far relazionare il pubblico con il protagonista problematico è una sfida importante.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Non capisco come lo spettacolo possa aiutare il pubblico a comprendere meglio la dipendenza da pornografia violenta e come possa influenzare la loro percezione di questo tema.
Cosa spero, in silenzio
Spero che lo spettacolo possa contribuire a ridurre la stigmatizzazione della dipendenza da pornografia violenta e a promuovere una maggiore comprensione e empatia verso le persone che ne sono affette.
Cosa mi insegna questa notizia
Questa notizia mi insegna che la dipendenza da pornografia violenta è un tema importante e delicato che richiede una trattazione sensibile e responsabile. Mi insegna anche che lo spettacolo teatrale può essere un mezzo potente per affrontare temi difficili e promuovere la comprensione e l’empatia.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rimane da fare una maggiore sensibilizzazione e educazione sul tema della dipendenza da pornografia violenta, nonché una maggiore disponibilità di risorse e supporto per le persone che ne sono affette.
Domande Frequenti
- Cosa è lo spettacolo “Porn Play”? Lo spettacolo “Porn Play” è un nuovo spettacolo teatrale che affronta la dipendenza da pornografia violenta.
- Chi interpreta il ruolo di Ani? Il ruolo di Ani è interpretato da Ambika Mod.
- Cosa spera di ottenere lo spettacolo? Lo spettacolo spera di contribuire a ridurre la stigmatizzazione della dipendenza da pornografia violenta e a promuovere una maggiore comprensione e empatia verso le persone che ne sono affette.
Nota redazionale:
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