“Le gemelle Vermeer: alla scoperta del capolavoro originale | Analisi approfondita”
The Guardian sulle ‘gemelle’ Vermeer: come riconoscere un capolavoro | Editoriale
Due versioni del Chitarrista sollevano importanti questioni di attribuzione. Nella nostra epoca di immagini false, l’autenticità nell’arte è più vitale che mai
“Come fai a sapere quanto pagare se non sai quanto vale?” Così finisce Furto: Una Storia d’Amore dello scrittore australiano Peter Carey. Questa riffa scabrosa sulla sfuggente valore culturale nella scena artistica internazionale chiede: è una copia così buona che persino gli esperti la scambiano per il dipinto originale ancora un falso?

Le questioni di autenticità e attribuzione sono dietro una nuova mostra di English Heritage a Kenwood House a Londra per commemorare il 350° anniversario della morte di Johannes Vermeer. Per la prima volta in 300 anni, due dipinti quasi identici del Chitarrista, uno firmato dal maestro olandese, l’altro in prestito dal Philadelphia Museum of Art, e fino a poco tempo fa ritenuto una copia del XVII o XVIII secolo, saranno appesi uno accanto all’altro. Gli esperti si sono interrogati sul rapporto tra i due dipinti per 100 anni. Ora ai visitatori viene chiesto di partecipare a un gioco di trova le differenze (ce ne sono cinque, a quanto pare), confrontando un capolavoro riconosciuto e la sua “gemella”.