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Pubblicato:
9 Novembre 2025
Aggiornato:
9 Novembre 2025
La libertà di leggere: perché mettere da parte un libro non è un fallimento
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Nota redazionale:
Tutte le notizie pubblicate da Italfaber provengono da fonti giornalistiche locali del Paese a cui la notizia si riferisce. Le rielaborazioni sono effettuate al solo scopo di rendere i contenuti più chiari, neutrali e accessibili a un pubblico internazionale, nel rispetto della forma originaria. L’intento è favorire una comprensione diretta e non filtrata degli eventi, così come vengono percepiti e raccontati nei contesti di origine. La categoria dell'articolo indica il pese di provenienza della notizia.
La libertà di leggere: perché mettere da parte un libro non è un fallimento
Introduzione
Gli autori stanno lanciando l’allarme sulla lunghezza dell’attenzione moderna, ma la mia serie di abbandoni è un segno di qualcos’altro.
È imbarazzante, ma ecco. Ci sono cinque romanzi accanto al mio letto, tutti parzialmente letti. Sul mio telefono, sono a metà di 36 audiolibri, che impallidisce in confronto ai 46 ebook che ho abbandonato sul mio Kindle. Ciò non include la crescente pila di copie anticipate accanto al mio tavolino da caffè, in attesa di recensioni, ora che sono diventata una scrittrice pubblicata anch’io.

La questione dell’attenzione
A prima vista, queste statistiche sembrano confermare le parole di Ian Rankin. Commentando due settimane fa su come sia facile perdere l’attenzione del lettore, quando è frammentata dai social media e dal ciclo di notizie, lo scrittore ha detto: “Forse, poiché l’attenzione delle persone cambia, la letteratura dovrà cambiare con loro”. Ma come qualcuno che un tempo finiva ostinatamente tutto ciò che stava leggendo, ora considero un diritto umano mettere da parte un libro che non sono in vena di leggere.
Fonti
Il testo originale è stato pubblicato sul sito The Guardian e può essere letto all’indirizzo https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/nov/09/novels-authors-modern-attention-span.
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Cosa vedo con chiarezza
Vedo che la capacità di mettere da parte un libro che non si è in vena di leggere è un segno di libertà e di rispetto per il proprio tempo e le proprie preferenze.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Non capisco come gli autori possano adattarsi ai cambiamenti nell’attenzione dei lettori senza compromettere la qualità della loro scrittura.
Cosa spero, in silenzio
Spero che i lettori possano continuare a trovare libri che li appassionino e li facciano riflettere, indipendentemente dalla lunghezza della loro attenzione.
Cosa mi insegna questa notizia
Questa notizia mi insegna che la lettura è un’attività personale e che è importante rispettare le proprie preferenze e il proprio tempo.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rimane da fare una riflessione sulla nostra relazione con la lettura e su come possiamo trovare un equilibrio tra la nostra attenzione e la nostra passione per i libri.
Domande Frequenti
Di seguito sono riportate alcune domande e risposte frequenti relative all’articolo:
- Qual è il problema principale discusso nell’articolo? Il problema principale è la lunghezza dell’attenzione moderna e come gli autori possano adattarsi a questo cambiamento.
- Quanti libri ha abbandonato l’autrice? L’autrice ha abbandonato 46 ebook sul suo Kindle e 36 audiolibri sul suo telefono.
- Cosa pensa l’autrice della capacità di mettere da parte un libro? L’autrice considera la capacità di mettere da parte un libro che non si è in vena di leggere un diritto umano.
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