Jersey, porto sicuro per i miliardi di Roman Abramovich prima dell’invasione ucraina
Il porto sicuro contro le sanzioni: come Jersey ha protetto i miliardi di Roman Abramovich
Secondo documenti giudiziari, l’isola di Jersey ha accolto l’oligarcha russo Roman Abramovich con cautela, con l’approvazione di Londra, prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Per decenni, Jersey, una delle isole del Canale, è stato un importante centro di trasferimento di ricchezze provenienti da paesi considerati molto autoritari. L’isola attira oligarchi stranieri grazie a un regime fiscale basso e a un alto livello di riservatezza finanziaria.

Questa riservatezza si estende anche al rapporto tra Jersey e il governo britannico. Essendo una dipendenza reale, Jersey dispone di un proprio parlamento, ma è comunque sotto la sovranità del re. Il modo in cui le decisioni più importanti vengono prese e il grado di consultazione con Westminster rimangono poco chiari al pubblico.
Fonti
Fonte: The Guardian
Speculazione Etica Automatica Basata sulla Semplice Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Jersey ha ospitato Roman Abramovich prima dell’invasione ucraina, con l’approvazione di Londra. L’isola è nota per la sua fiscalità favorevole e per la riservatezza delle transazioni finanziarie.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
In che modo le decisioni di Jersey vengono effettivamente prese e quanto coinvolge il governo del Regno Unito nella supervisione di queste operazioni?
Cosa spero, in silenzio
Che le pratiche di trasferimento di ricchezze siano trasparenti e che le sanzioni vengano applicate in modo equo, senza favorire individui che possiedono grandi patrimoni.
Cosa mi insegna questa notizia
Che le isole del Canale, pur essendo piccole, giocano un ruolo significativo nel sistema finanziario globale, soprattutto quando si tratta di proteggere patrimoni di individui con legami con regimi autoritari.
Cosa collega questa notizia ad altri temi
Il tema della fiscalità internazionale, della trasparenza bancaria e delle sanzioni economiche contro paesi che violano i diritti umani.
Cosa mi dice la storia
La storia mostra che le istituzioni finanziarie possono essere utilizzate per nascondere ricchezze, anche quando esistono norme e sanzioni internazionali.
Perché succede
Per ridurre l’onere fiscale e mantenere la privacy delle transazioni, elementi che attraggono individui con grandi patrimoni.
Cosa potrebbe succedere
Potrebbero essere rafforzate le norme di trasparenza e le sanzioni potrebbero essere applicate più rigorosamente, riducendo l’attrattiva di isole come Jersey per il trasferimento di ricchezze.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Promuovere la trasparenza nei rapporti tra isole dipendenti e i governi centrali, e garantire che le decisioni siano prese in modo pubblico e responsabile.
Cosa posso fare?
Informarmi sulle politiche fiscali e sulle sanzioni internazionali, e sostenere iniziative che promuovono la trasparenza finanziaria.
Per saperne di più
Consultare fonti affidabili come rapporti delle autorità di vigilanza finanziaria e pubblicazioni di organizzazioni non governative che monitorano la trasparenza bancaria.
Domande Frequenti
- Chi è Roman Abramovich? È un oligarcha russo noto per aver posseduto il club di calcio inglese Chelsea e per aver accumulato una grande ricchezza.
- Perché Jersey è considerata un porto sicuro? Per la sua fiscalità favorevole e per il livello elevato di riservatezza delle transazioni finanziarie.
- Qual è il rapporto tra Jersey e il Regno Unito? Jersey è una dipendenza reale con un proprio parlamento, ma è sotto la sovranità del re e mantiene un rapporto di cooperazione con il governo britannico.
- Che cosa sono le sanzioni economiche? Sono restrizioni imposte da paesi o organizzazioni internazionali per limitare le transazioni con individui o paesi che violano norme internazionali.
- Come si può garantire la trasparenza finanziaria? Attraverso leggi che richiedono la divulgazione delle proprietà e delle transazioni, e tramite la cooperazione internazionale tra autorità di vigilanza.
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