I narvali smettono di chiamare: come il rumore delle navi silenzia la fauna marina nell’Artico
Le evidenze mostrano che le balene e altri animali marini sono particolarmente sensibili al suono, spingendo a chiedere navi più silenziose.
Le delicate richieste e i fischi dei narvali si propagano lungo Tasiujaq, conosciuto localmente come Eclipse Sound, all’ingresso orientale del Northwest Passage. Un idrofono posizionato in questo corridoio di navigazione al largo dell’isola di Baffin, Nunavut, registra i loro suoni mentre le balene con zanne compiono il loro viaggio autunnale verso la Baia di Baffin del Nord.

Quando la nave da carico a ghiaccio Nordic Odyssey, lunga 225 metri e destinata al vicino miniere di ferro, si avvicina, il suo basso rumore di motore si trasforma in un muro di suono generato da milioni di bolle che collassano sotto il suo propulsore. I segnali acustici dei narvali, evoluti per un ambiente tra i più silenziosi della Terra, si interrompono.
Fonti
Fonte: The Guardian
Speculazione Etica Automatica Basata sulla Semplice Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Il rumore prodotto dalle navi, in particolare dal propulsore, è così intenso da cancellare i suoni naturali dei narvali, impedendo loro di comunicare durante il viaggio.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Perché le navi non utilizzano tecnologie che riducano questo tipo di rumore? Quali sono le barriere tecniche o economiche?
Cosa spero, in silenzio
Che vengano adottate misure per rendere le navi più silenziose, così che la fauna marina possa continuare a comunicare e a vivere in armonia con l’ambiente.
Cosa mi insegna questa notizia
Che l’attività umana può avere effetti diretti e immediati sulla vita degli animali, anche in zone remote e apparentemente incontaminate.
Cosa collega questa notizia ad altri temi
Il tema della sostenibilità delle attività marittime, la protezione della biodiversità e l’importanza di ridurre l’inquinamento acustico.
Cosa mi dice la storia
Che la tecnologia attuale, se non adeguatamente regolata, può interferire con i processi naturali fondamentali per la sopravvivenza di specie marine.
Perché succede
Il rumore è generato dalle bolle d’aria che si formano e collassano sotto il propulsore della nave, un fenomeno tipico delle navi a motore.
Cosa potrebbe succedere
Se non interveniamo, la comunicazione dei narvali potrebbe continuare a essere compromessa, con potenziali effetti negativi sul loro comportamento e sulla loro sopravvivenza.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Promuovere l’adozione di tecnologie a basso rumore, monitorare l’impatto acustico delle navi e implementare regolamenti che limitino l’inquinamento sonoro marino.
Cosa posso fare?
Informarmi sulle politiche di navigazione sostenibile, sostenere iniziative di ricerca e sensibilizzare la comunità sull’importanza del rumore marino.
Per saperne di più
Consultare studi scientifici sul rumore marino, le linee guida internazionali per la navigazione sostenibile e le iniziative delle organizzazioni ambientaliste.
Domande Frequenti
1. Perché i narvali sono sensibili al rumore delle navi? I narvali hanno evoluto un sistema di comunicazione acustica in ambienti estremamente silenziosi; rumori intensi interferiscono con la loro capacità di sentire e comunicare.
2. Che cosa è Tasiujaq (Eclipse Sound) e perché è importante? È un corridoio marino all’ingresso orientale del Northwest Passage, dove i narvali migrano e comunicano; la sua protezione è cruciale per la loro sopravvivenza.
3. Come viene registrato il suono dei narvali? Un idrofono posizionato lungo il corridoio di navigazione cattura i loro suoni mentre si spostano verso la Baia di Baffin del Nord.
4. Che ruolo ha la nave Nordic Odyssey in questo contesto? La sua presenza genera un forte rumore acustico che interrompe i segnali dei narvali, dimostrando l’impatto delle navi sul suolo marino.
5. Cosa si può fare per ridurre l’inquinamento acustico marino? Promuovere tecnologie a basso rumore, monitorare l’impatto acustico e implementare regolamenti che limitino il rumore delle navi.
Lascia un commento