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Pubblicato:
4 Novembre 2025
Aggiornato:
4 Novembre 2025
Il lascito di Dick Cheney: come la “guerra al terrorismo” abbia potuto aprire la strada al trumpismo
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Il lascito di Dick Cheney: come la “guerra al terrorismo” abbia potuto aprire la strada al trumpismo
Il ruolo di Dick Cheney nella “guerra al terrorismo” potrebbe aver aperto la strada al trumpismo
L’ex vicepresidente degli Stati Uniti è considerato una figura chiave nell’espansione del potere della Casa Bianca e nel “corrompere la relazione tra intelligence e politica”
Dick Cheney, che è morto all’età di 84 anni, è stato visto come un moderato negli ultimi anni per la sua strenua opposizione a Donald Trump, ma è anche accusato di aver aperto la strada al trumpismo minando l’indipendenza delle agenzie di intelligence e l’adesione degli Stati Uniti al diritto internazionale.

Come vicepresidente di George W. Bush durante la “guerra al terrorismo” dichiarata dopo gli attacchi dell’11 settembre, Cheney si è fatto uno dei vicepresidenti più potenti della storia degli Stati Uniti e ha svolto un ruolo chiave nella spinta per invadere l’Iraq, nonché nell’uso della tortura su sospetti membri di al-Qaida detenuti senza accuse nei siti segreti offshore della CIA.
Approfondimento
Il ruolo di Cheney nella “guerra al terrorismo” è stato ampiamente criticato per la sua influenza sulla politica estera degli Stati Uniti e per le sue conseguenze sulla vita dei cittadini americani e di quelli di altri paesi. La sua opposizione a Donald Trump negli ultimi anni ha tuttavia portato alcuni a vedere in lui un moderato, nonostante le critiche per le sue azioni durante la presidenza di Bush.
Possibili Conseguenze
Le azioni di Cheney durante la “guerra al terrorismo” potrebbero aver avuto conseguenze a lungo termine sulla politica estera degli Stati Uniti e sulla relazione tra intelligence e politica. La minaccia alla democrazia e alla libertà individuale potrebbe essere stata aumentata dalle sue azioni, che hanno portato a una maggiore centralizzazione del potere nella Casa Bianca.
Opinione
Non è possibile esprimere un’opinione oggettiva su questo argomento, poiché le opinioni sono soggettive e possono variare a seconda delle prospettive individuali. Tuttavia, è possibile affermare che le azioni di Cheney hanno avuto un impatto significativo sulla politica estera degli Stati Uniti e sulla relazione tra intelligence e politica.
Analisi Critica dei Fatti
Un’analisi critica dei fatti rivela che le azioni di Cheney durante la “guerra al terrorismo” sono state ampiamente criticate per la loro influenza sulla politica estera degli Stati Uniti e per le loro conseguenze sulla vita dei cittadini americani e di quelli di altri paesi. La sua opposizione a Donald Trump negli ultimi anni ha tuttavia portato alcuni a vedere in lui un moderato, nonostante le critiche per le sue azioni durante la presidenza di Bush.
Relazioni con altri fatti
Le azioni di Cheney durante la “guerra al terrorismo” sono collegate ad altri eventi e fatti storici, come la guerra in Iraq e l’uso della tortura su sospetti membri di al-Qaida. Questi eventi hanno avuto un impatto significativo sulla politica estera degli Stati Uniti e sulla relazione tra intelligence e politica.
Contesto storico
Il contesto storico in cui si sono svolte le azioni di Cheney durante la “guerra al terrorismo” è caratterizzato dagli attacchi dell’11 settembre e dalla successiva dichiarazione di guerra al terrorismo da parte del presidente George W. Bush. Questo contesto ha portato a una maggiore centralizzazione del potere nella Casa Bianca e a una riduzione delle libertà individuali.
Fonti
La fonte di questo articolo è The Guardian. L’articolo originale può essere trovato al link https://www.theguardian.com/us-news/2025/nov/04/dick-cheney-war-on-terror-may-have-paved-way-trumpism.
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