I was falling hard for Clair Obscur: Expedition 33 – then it betrayed me at the final hour | Dominik Diamond
Indice
La mia esperienza con Clair Obscur: Expedition 33
Ho provato a giocare a questo gioco d’arte francese dell’anno, ma dopo un’iniziale infatuazione intensa, la relazione è finita tra le rocce.
Non osserviamo semplicemente l’arte; abbiamo una relazione con essa. Sia che si tratti di musica, pitture o film, l’artista fa la sua parte, ma è il coinvolgimento della nostra psiche che completa il cerchio. Ciò è ancora più vero per i giochi, perché non restiamo seduti per 100 ore di fronte alla Gioconda.

Le relazioni con l’arte cambiano nel tempo. Apprezzavo di più l’animazione quando ero più giovane. Apprezzo molto di più il jazz oggi. Trovo la Gioconda affascinante o noiosa a seconda dell’umore in cui mi trovo.
Approfondimento
Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco che ha ricevuto molta attenzione per la sua unicità e la sua capacità di creare un’esperienza emotiva intensa. Tuttavia, come per qualsiasi opera d’arte, la percezione del gioco può variare notevolmente da persona a persona. Alcuni giocatori possono trovare il gioco affascinante e coinvolgente, mentre altri possono trovarlo deludente o frustrante.
La relazione tra il giocatore e il gioco è influenzata da molti fattori, tra cui le aspettative, le preferenze personali e l’umore. Inoltre, la lunghezza del gioco e la sua difficoltà possono anche influenzare la percezione del giocatore.
Possibili Conseguenze
La delusione per un gioco come Clair Obscur: Expedition 33 può avere conseguenze negative sulla percezione del giocatore nei confronti dei giochi d’arte in generale. Se un giocatore si sente tradito o deluso da un gioco, può essere meno propenso a provare altri giochi simili in futuro.
Tuttavia, la delusione può anche essere un’opportunità per riflettere sulle proprie aspettative e preferenze. Un giocatore può rendersi conto che il suo gusto per i giochi è cambiato o che ha bisogno di cercare giochi che soddisfino meglio le sue esigenze.
Opinione
La mia esperienza con Clair Obscur: Expedition 33 mi ha fatto riflettere sulla natura delle relazioni tra i giocatori e i giochi. È importante riconoscere che le relazioni con l’arte sono soggettive e possono cambiare nel tempo.
È anche importante non giudicare un gioco solo sulla base di una prima impressione. Un gioco può essere apprezzato o criticato per molti motivi, e la percezione del giocatore può variare notevolmente a seconda delle sue aspettative e preferenze.
Giornale: The Guardian
Autore: Dominik Diamond
Rielaborazione del contenuto secondo i principi di oggettività e semplicità.
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