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Pubblicato:

31 Ottobre 2025

Aggiornato:

31 Ottobre 2025

Horror movies have an ableism problem. Isn’t it time we found new ‘monsters’? | Kathryn Bromwich

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Horror movies have an ableism problem. Isn’t it time we found new ‘monsters’? | Kathryn Bromwich

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Indice

    Introduzione

    I film horror hanno un problema di ableismo. Non è forse il momento di trovare nuovi “mostri”? I film come Frankenstein continuano a utilizzare la disabilità come sinonimo di depravazione morale. Tuttavia, il comportamento umano è molto più inquietante dell’aspetto fisico.

    La mia esperienza come fan di horror con disabilità

    C’è qualcosa di sadomasochistico nell’essere un fan di horror con disabilità. Fin da quando posso ricordare, sono stato attratto dal ciclo intossicante di paura-terrore-rilascio che un film horror veramente spaventoso può offrire – la sensazione simultanea di “Odio questo e voglio che finisca” e “Questo rush di adrenalina mi fa sentire completamente vivo”. Tuttavia, ho anche imparato ad aspettarmi certi stereotipi che so mi faranno sentire un tipo diverso di paura, che gli altri spettatori nel cinema potrebbero non necessariamente notare.

    Horror movies have an ableism problem. Isn’t it time we found new ‘monsters’? | Kathryn Bromwich

    Il caso di Frankenstein

    L’adattamento di Frankenstein di Guillermo del Toro, che ha ricevuto una standing ovation di 15 minuti a Venezia lo scorso agosto, sostiene con forza che non dovremmo avere paura della diversità. Tuttavia, considerando che la storia è ampiamente considerata un’allegoria della disabilità, è deludente che il film presenti solo attori senza disabilità e che una creatura ripetutamente descritta come “deformata” sia interpretata da Jacob Elordi. Sebbene la creatura sia mostrata come gentile nonostante il suo aspetto “osceno”, il pubblico è invitato a concludere che “il vero mostro” è il suo creatore, Victor Frankenstein (nel caso in cui non aveste capito il libro). Purtroppo, il film sottolinea poi il punto sulla degenerazione morale di Victor rendendolo sempre più disabile – in una deviazione dal romanzo originale, gli viene data una gamba prostetica, cicatrici facciali e dita amputate. Del Toro può aver adattato il libro con grande stile e fantasia visiva, ma non ha capito il suo messaggio più basilare.

    Approfondimento

    Il problema dell’ableismo nei film horror non è nuovo, ma è un tema che merita di essere discusso e affrontato. La rappresentazione della disabilità come sinonimo di depravazione morale è un trope che deve essere superato. È importante che i registi e gli scrittori di film horror trovino nuovi modi per creare paura e suspense senza ricorrere a stereotipi dannosi e offensivi.

    Possibili Conseguenze

    La rappresentazione negativa della disabilità nei film horror può avere conseguenze negative sulla società. Può perpetuare stereotipi dannosi e contribuire a creare un’atmosfera di paura e intolleranza nei confronti delle persone con disabilità. È importante che i media rappresentino la disabilità in modo positivo e realistico, per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza.

    Opinione

    La mia opinione è che i film horror debbano essere più consapevoli e responsabili nella rappresentazione della disabilità. È importante che i registi e gli scrittori di film horror ascoltino le voci delle persone con disabilità e cerchino di rappresentare la disabilità in modo positivo e realistico. Solo in questo modo possiamo creare un’industria cinematografica più inclusiva e rispettosa.

    Analisi Critica dei Fatti

    L’analisi critica dei fatti mostra che la rappresentazione della disabilità nei film horror è spesso negativa e stereotipata. È importante che i critici e gli studiosi di cinema analizzino questi stereotipi e ne discutano le conseguenze negative. Solo in questo modo possiamo promuovere un’industria cinematografica più consapevole e responsabile.

    Relazioni con altri fatti

    Il problema dell’ableismo nei film horror è collegato ad altri temi sociali, come la rappresentazione della diversità e l’inclusione. È importante che i media rappresentino la diversità in modo positivo e realistico, per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza. La rappresentazione negativa della disabilità nei film horror è solo un esempio di come i media possano perpetuare stereotipi dannosi e contribuire a creare un’atmosfera di paura e intolleranza.

    Contesto storico

    Il problema dell’ableismo nei film horror ha una lunga storia. Fin dagli inizi del cinema, la disabilità è stata rappresentata in modo negativo e stereotipato. È importante che i critici e gli studiosi di cinema analizzino questa storia e ne discutano le conseguenze negative. Solo in questo modo possiamo promuovere un’industria cinematografica più consapevole e responsabile.

    Fonti

    La fonte di questo articolo è The Guardian. L’articolo originale può essere trovato al seguente link: https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/oct/31/horror-movies-ableism-problem-new-monsters-frankenstein-disability

    Nota redazionale:

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