Esperimento mostra che donne che si presentano come uomini su LinkedIn ottengono più visibilità

Bro boost: le donne trovano traffico su LinkedIn se fingono di essere uomini

Un esperimento collettivo ha dimostrato che le donne che cambiano il profilo in “maschio” e usano un linguaggio tipico del “bro-coding” ottengono un notevole aumento della visibilità, anche se LinkedIn afferma di non favorire i post degli uomini.

Ti chiedi se i tuoi follower su LinkedIn ti considerano un “leader di pensiero”? Se molti commentatori applaudono i tuoi consigli su come “scalare” la tua startup? Se i recruiter ti contattano per “esplorare potenziali sinergie”?

Esperimento mostra che donne che si presentano come uomini su LinkedIn ottengono più visibilità

Se non succede, potrebbe essere perché non sei un uomo.

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Fonti

Articolo originale pubblicato su The Guardian (link diretto: https://www.theguardian.com/technology/2025/nov/22/bro-boost-women-find-linkedin-traffic-drives-if-they-pretend-to-be-men).

Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

Cosa vedo con chiarezza

L’esperimento mostra che, cambiando il genere del profilo e adottando un linguaggio più “maschile”, le donne ottengono una maggiore visibilità su LinkedIn.

Cosa non capisco (ma vorrei capire)

Perché LinkedIn sostiene di non favorire i post degli uomini, se i dati indicano il contrario? Quali meccanismi tecnici o sociali potrebbero spiegare questo fenomeno?

Cosa spero, in silenzio

Che le piattaforme online trattino tutti gli utenti con parità, indipendentemente dal genere, e che la visibilità sia basata sul contenuto e non sull’identità.

Cosa mi insegna questa notizia

Che esiste una possibile discriminazione di genere nelle reti professionali digitali e che la percezione di “leadership” può essere influenzata da stereotipi di genere.

Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

Promuovere la trasparenza degli algoritmi, incoraggiare le aziende a monitorare l’equità dei contenuti e sensibilizzare gli utenti sui bias di genere.

Cosa posso fare?

Usare un linguaggio inclusivo, chiedere feedback su come i propri contenuti vengono percepiti, e sostenere iniziative che mirano a ridurre le disparità di genere nelle piattaforme professionali.

Domande Frequenti

  • Perché le donne ottengono più visibilità cambiando il genere del profilo? L’esperimento suggerisce che gli algoritmi di LinkedIn possono dare priorità ai contenuti associati a profili maschili, probabilmente a causa di pregiudizi impliciti.
  • LinkedIn afferma di non favorire i post degli uomini. Cosa significa? La piattaforma sostiene che i suoi algoritmi sono neutrali, ma i risultati dell’esperimento indicano che la realtà può differire dalla dichiarazione.
  • Qual è l’impatto di questo fenomeno sulla carriera delle donne? Una minore visibilità può ridurre le opportunità di networking, di reclutamento e di riconoscimento professionale.
  • Come posso contribuire a ridurre il bias di genere su LinkedIn? Posso condividere contenuti inclusivi, segnalare eventuali disuguaglianze e partecipare a discussioni che promuovono l’equità.
  • Ci sono altre piattaforme che mostrano bias simili? Sì, studi simili hanno evidenziato pregiudizi di genere su diverse reti sociali e professionali.

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