Comici statunitensi sotto attacco per la scelta di esibirsi in Arabia Saudita nonostante le violazioni dei diritti umani

Comici statunitensi difendono la decisione di esibirsi in Arabia Saudita

I sostenitori abituali della libertà di parola sono sotto attacco per aver aderito al festival di Riyadh nonostante le violazioni dei diritti umani del governo.

Pubblicizzato come “il più grande festival di comicità del mondo”, il festival di comicità di Riyadh, che si svolge dal 26 settembre al 9 ottobre, presenta alcuni dei nomi più grandi della comicità statunitense. La lineup include Dave Chappelle, Louis CK, Bill Burr, Kevin Hart, Whitney Cummings, Pete Davidson, Aziz Ansari e Jo Koy, tra molti altri che ricevono direttamente il loro compenso dal governo saudita.

Comici statunitensi sotto attacco per la scelta di esibirsi in Arabia Saudita nonostante le violazioni dei diritti umani

I produttori dell’evento includono Sela (un’azienda di eventi live di proprietà del fondo sovrano dell’Arabia Saudita) e l’Autorità generale per l’intrattenimento del regno, presieduta da Turki Alalshikh, un consigliere reale segnato da accuse di violazioni dei diritti umani, tra cui la detenzione di persone che lo criticano sui social media.

Approfondimento

Il festival di comicità di Riyadh è stato oggetto di critiche a causa della scelta di esibirsi in un paese con un record di diritti umani discutibile. Molti hanno espresso preoccupazione per il fatto che i comici statunitensi stiano accettando denaro dal governo saudita, nonostante le violazioni dei diritti umani commesse dal paese.

Alcuni hanno sottolineato che la libertà di parola è un diritto fondamentale e che i comici dovrebbero essere liberi di esibirsi dove vogliono, ma altri hanno affermato che la scelta di esibirsi in Arabia Saudita è un endorsement implicito delle politiche del governo saudita.

Possibili Conseguenze

La decisione dei comici statunitensi di esibirsi in Arabia Saudita potrebbe avere conseguenze negative per la loro immagine pubblica e per la loro carriera. Alcuni fan potrebbero essere delusi dalla scelta di esibirsi in un paese con un record di diritti umani discutibile e potrebbero decidere di boicottare i loro spettacoli o di non acquistare più i loro prodotti.

Inoltre, la scelta di esibirsi in Arabia Saudita potrebbe anche avere conseguenze politiche, poiché potrebbe essere vista come un endorsement delle politiche del governo saudita e potrebbe influenzare la percezione pubblica del paese.

Opinione

La decisione dei comici statunitensi di esibirsi in Arabia Saudita è un argomento complesso e controverso. Mentre alcuni potrebbero vedere la scelta di esibirsi in un paese con un record di diritti umani discutibile come un endorsement delle politiche del governo saudita, altri potrebbero vedere la libertà di parola come un diritto fondamentale che dovrebbe essere protetto.

È importante considerare le conseguenze potenziali della scelta di esibirsi in Arabia Saudita e di valutare attentamente le implicazioni etiche e politiche di tale decisione.

Giornale: The Guardian
Autore: Non specificato
Rielaborazione del contenuto secondo i principi di oggettività e accuratezza.

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