Bridget Riley al Turner Contemporary: “Learning to See”, arte ottica che cattura lo sguardo

Bridget Riley: Learning to See – recensione

Turner Contemporary, Margate
L’artista controlla con precisione colore e spazio, creando un effetto che cattura lo sguardo e ti porta in un sogno di meraviglia. Non puoi distogliere lo sguardo.

Spesso una mostra più piccola è più efficace di una panoramica completa. Bridget Riley: Learning to See al Turner Contemporary di Margate presenta un insieme vivace e magico, con 26 opere dal 1960 ad oggi, che spaziano da grandi tele a studi e a dipinti realizzati direttamente sulle pareti. L’esposizione concentra la mente e affina lo sguardo.

Bridget Riley al Turner Contemporary: “Learning to See”, arte ottica che cattura lo sguardo

Le pitture di Riley ti colpiscono subito. Ti fermano e ti fanno stare immobile. Più guardi, più rivelano e sembrano cambiare. Quando ti avvolgono, diventano più gratificanti. “Come fa a farlo?” potrebbe essere il primo pensiero. Come sono disposti i colori, qual è la logica della loro costruzione? Ma c’è anche l’effetto sul sistema nervoso, in quel vuoto tra occhio e cervello, tra percezione e immagine residua. I valori di colore di Dancing to the Music of Time (2022), un grande disegno murale originariamente realizzato per un museo di Canberra, appaiono sfocati all’inizio, finché ogni disco dipinto non inizia a brillare con una penombra argentea. Confrontando i colori, non riesci a ricordare l’ultimo finché non arrivi al successivo. Ti perdi nella musica. Angel, un disegno murale più piccolo, presenta dischi che ruotano con un’armonia semplice e inevitabile, come poche frasi di un pianoforte di Erik Satie. È semplice. È complesso. È ipnotizzante.

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Fonti

Articolo originale: The Guardian – Bridget Riley: Learning to See review – optical mastery leaves you gasping for air

Esposizione: Bridget Riley: Learning to See – Turner Contemporary, Margate

Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune

Cosa vedo con chiarezza

Vedo una mostra di 26 opere di Bridget Riley, che copre dal 1960 al presente, con dipinti su tela, studi e murales. L’esposizione è incentrata su come il colore e lo spazio possono creare effetti ottici che attirano lo sguardo e lo mantengono.

Cosa non capisco (ma vorrei capire)

Non capisco esattamente come Riley organizza i colori per ottenere l’effetto di movimento e di cambiamento che si percepisce solo guardando più a lungo. Vorrei capire la logica dietro la disposizione dei colori e dei dischi.

Cosa spero, in silenzio

Spero di poter vedere di persona le opere per comprendere meglio come l’arte può influenzare la percezione visiva e il sistema nervoso.

Cosa mi insegna questa notizia

Mi insegna che l’arte visiva può giocare con la percezione, creando sensazioni di movimento e di cambiamento che coinvolgono non solo la vista ma anche il cervello. Dimostra anche l’importanza di osservare attentamente per apprezzare pienamente un’opera.

Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)

Visitare la mostra al Turner Contemporary per vivere l’esperienza diretta. Se non è possibile, cercare fotografie o video delle opere per avere un’idea più chiara.

Cosa posso fare?

Informarmi su Bridget Riley e sull’arte ottica, leggere altri articoli o libri sull’argomento, e, se possibile, partecipare a mostre simili per approfondire la comprensione della percezione visiva.

Domande Frequenti

  • Qual è il numero di opere esposte? La mostra presenta 26 opere, che vanno dal 1960 al presente.
  • <strong Dove si trova la mostra? La mostra si svolge al Turner Contemporary di Margate, Regno Unito.
  • <strong Quali tipi di opere sono presenti? Sono presenti grandi tele, studi e dipinti realizzati direttamente sulle pareti.
  • <strong Qual è l’effetto principale delle opere di Riley? Le opere creano effetti ottici che attirano lo sguardo e sembrano cambiare con il tempo, coinvolgendo la percezione visiva e il sistema nervoso.
  • <strong Come posso approfondire l’argomento? Puoi visitare la mostra, leggere articoli sul sito del Turner Contemporary o consultare fonti come The Guardian per ulteriori approfondimenti.

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