4.880 medici formati all’estero abbandonano il Regno Unito, aumento del 26%
Medici formati all’estero abbandonano il Regno Unito in numero record
I corpi medici avvertono che l’ostilità verso i migranti è alla base di un aumento del 26% delle partenze, mettendo a rischio l’NHS.
Un numero record di medici formati all’estero sta abbandonando il Regno Unito, lasciando l’NHS a rischio di grandi lacune nella forza lavoro, con l’ostilità verso i migranti citata come causa dell’esodo.

In totale, 4.880 medici che si sono qualificati in un altro paese hanno lasciato il Regno Unito nel 2024, un aumento del 26% rispetto ai 3.869 del anno precedente, secondo i dati del General Medical Council.
Fonti
Fonte: The Guardian
Speculazione etica automatica basata sull’Ovvietà del Buon Senso Comune
Cosa vedo con chiarezza
Il numero di medici formati all’estero che lasciano il Regno Unito è aumentato del 26% nel 2024 rispetto al 2023.
Cosa non capisco (ma vorrei capire)
Perché l’ostilità verso i migranti è aumentata e in che modo influisce sul lavoro dei medici.
Cosa spero, in silenzio
Che vengano adottate misure per ridurre l’ostilità e mantenere i medici nel sistema sanitario.
Cosa mi insegna questa notizia
Che le condizioni di accoglienza e supporto per i medici migranti sono fondamentali per la stabilità del sistema sanitario.
Cosa rimane da fare (secondo il buon senso)
Rafforzare politiche di inclusione, monitorare le cause di partenza e fornire supporto pratico ai medici che lavorano all’estero.
Cosa posso fare?
Informarmi, sostenere iniziative di inclusione e parlare con le autorità competenti per chiedere miglioramenti.
Domande Frequenti
- Domanda: Quanti medici formati all’estero hanno lasciato il Regno Unito nel 2024?
Risposta: 4.880 medici. - Domanda: Di quanto è aumentato il numero rispetto al 2023?
Risposta: Il numero è aumentato del 26%. - Domanda: Qual è la causa principale citata per l’esodo?
Risposta: L’ostilità verso i migranti. - Domanda: Dove posso trovare i dati originali?
Risposta: Nella pubblicazione del General Medical Council e sul sito del The Guardian.
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