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Pubblicato:

15 Ottobre 2025

Aggiornato:

15 Ottobre 2025

Le Regioni europee contro Bruxelles: il bilancio 2028-2034 mette a rischio la politica di coesione

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Le Regioni europee contro Bruxelles: il bilancio 2028-2034 mette a rischio la politica di coesione

Le Regioni europee contro Bruxelles: il bilancio 2028-2034 mette a rischio la politica di coesione
Indice

    Le Regioni europee contro Bruxelles: il bilancio 2028-2034 mette a rischio la politica di coesione

    La Commissione europea ha presentato una proposta per il bilancio dell’Unione 2028-2034 che ha sollevato forti critiche da parte delle Regioni europee. Il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha commentato sarcasticamente che la Commissione è riuscita a “mettere d’accordo tutte le Regioni d’Europa” contro la proposta, che mette a rischio il futuro della politica di coesione.

    L’allarme è stato lanciato da diverse Regioni e Paesi membri, nonché dalla maggior parte dei gruppi politici dell’Eurocamera. La presidente del Comitato delle regioni, Kata Tüttő, ha già espresso la sua preoccupazione per i rischi di un’eccessiva centralizzazione dello strumento finanziario dedicato agli enti locali e ai territori più svantaggiati.

    Le Regioni europee contro Bruxelles: il bilancio 2028-2034 mette a rischio la politica di coesione

    La risoluzione adottata dalla sessione plenaria del Comitato delle regioni mette in evidenza i rischi della proposta di bilancio, che potrebbe portare a un’ulteriore centralizzazione nelle mani della Commissione e alla nazionalizzazione della politica di coesione, della politica della pesca e della politica agricola. Ciò potrebbe compromettere la democrazia in Europa a causa della prevista mancanza di controllo da parte del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali o regionali sugli investimenti regionali.

    Le Regioni denunciano la mancanza di garanzie che tutte le regioni abbiano accesso alla politica di coesione e mettono in guardia dalla fusione dei fondi di coesione e della Politica agricola comune in un unico pacchetto nazionalizzato senza criteri di assegnazione chiari. Ciò potrebbe provocare una possibile competizione tra agricoltori e comunità locali.

    Le Regioni si appellano ora alle istituzioni che hanno le prerogative per fermare la proposta, chiedendo al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Ue di assumersi la responsabilità di fermare questi piani ed evitare un aumento dei conflitti istituzionali e del caos.

    Approfondimento

    La politica di coesione è uno strumento fondamentale per ridurre le disparità economiche e sociali tra le Regioni europee. Tuttavia, la proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea potrebbe mettere a rischio questo obiettivo, centralizzando il potere decisionale e riducendo la partecipazione delle Regioni nella definizione delle politiche di coesione.

    È importante notare che la politica di coesione non è solo un tema economico, ma anche un tema politico e sociale. Le Regioni europee hanno bisogno di essere coinvolte nella definizione delle politiche di coesione per garantire che queste rispondano alle loro esigenze specifiche e contribuiscano a ridurre le disparità economiche e sociali.

    Possibili Conseguenze

    Se la proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea dovesse essere approvata, ciò potrebbe avere conseguenze negative per le Regioni europee. La centralizzazione del potere decisionale e la riduzione della partecipazione delle Regioni nella definizione delle politiche di coesione potrebbero portare a una riduzione degli investimenti nelle Regioni più svantaggiate e a un aumento delle disparità economiche e sociali.

    Inoltre, la fusione dei fondi di coesione e della Politica agricola comune in un unico pacchetto nazionalizzato senza criteri di assegnazione chiari potrebbe provocare una possibile competizione tra agricoltori e comunità locali, con conseguenze negative per l’ambiente e per le economie locali.

    Opinione

    La proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea è un passo indietro per la politica di coesione e per le Regioni europee. È importante che il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Ue assumano la responsabilità di fermare questa proposta e di garantire che la politica di coesione sia definita in modo da rispondere alle esigenze specifiche delle Regioni europee.

    È fondamentale che le Regioni europee siano coinvolte nella definizione delle politiche di coesione e che abbiano un ruolo attivo nella gestione degli investimenti. Ciò è essenziale per garantire che la politica di coesione sia efficace e che contribuisca a ridurre le disparità economiche e sociali tra le Regioni europee.

    Analisi Critica dei Fatti

    La proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea solleva diverse questioni critiche. In primo luogo, è importante valutare le conseguenze della centralizzazione del potere decisionale e della riduzione della partecipazione delle Regioni nella definizione delle politiche di coesione.

    In secondo luogo, è fondamentale analizzare l’impatto della fusione dei fondi di coesione e della Politica agricola comune in un unico pacchetto nazionalizzato senza criteri di assegnazione chiari. Ciò potrebbe avere conseguenze negative per l’ambiente e per le economie locali.

    In terzo luogo, è importante valutare il ruolo delle Regioni europee nella definizione delle politiche di coesione e nella gestione degli investimenti. È essenziale che le Regioni abbiano un ruolo attivo nella definizione delle politiche di coesione e nella gestione degli investimenti per garantire che la politica di coesione sia efficace e che contribuisca a ridurre le disparità economiche e sociali tra le Regioni europee.

    Infine, è importante considerare le possibili alternative alla proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea. È fondamentale che il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Ue assumano la responsabilità di definire una politica di coesione che risponda alle esigenze specifiche delle Regioni europee e che contribuisca a ridurre le disparità economiche e sociali tra le Regioni europee.

    Giornale: Eunews
    Autore: Non specificato
    Rielaborazione del contenuto secondo i principi di verità, accuratezza, imparzialità, rispetto della dignità delle persone, trasparenza sulle fonti e responsabilità sociale.

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