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Pubblicato:

15 Ottobre 2025

Aggiornato:

15 Ottobre 2025

Gucci multata dall’Unione Europea per 119,6 milioni di euro per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi

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Gucci multata dall’Unione Europea per 119,6 milioni di euro per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi

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Indice

    Pratiche anti-concorrenza sui prezzi, a Gucci multa UE da 119,6 milioni di euro

    Bruxelles – La Commissione europea ha condannato Gucci al pagamento di una multa di oltre 119,6 milioni di euro per aver impedito ai negozianti di vendere online e ai rivenditori di scegliere autonomamente il prezzo di vendita. La nota casa di moda italiana ha attuato pratiche anti-concorrenziali sui prezzi contrarie alle regole dell’UE.

    Gucci fissava i prezzi di rivendita per i negozi, evitando così prezzi più bassi e la concorrenza dei venditori al dettaglio. Inoltre, la casa di moda ha imposto restrizioni alle vendite online per una specifica linea di prodotti, chiedendo ai propri rivenditori di interrompere la vendita online. Tutto questo in violazione delle norme comunitarie.

    La condotta distorsiva è andata avanti da aprile 2015 ad aprile 2023, quando controlli a sorpresa condotti dall’esecutivo comunitario hanno prodotto come effetto la fine di un comportamento scorretto ammesso e riconosciuto dallo stesso gruppo Gucci. Avendo scelto di collaborare, Gucci si è visto ridotto l’importo della multa del 50 per cento, permettendo di vedersi comminare “solo” 119.674.000 euro di ammenda.

    “Questa decisione invia un forte segnale all’industria della moda e non solo: non tollereremo questo tipo di pratiche in Europa e la concorrenza leale e la tutela dei consumatori si applicano a tutti, in egual modo”, commenta Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva. “In Europa, tutti i consumatori, qualunque cosa acquistino e ovunque lo acquistino, online o offline, meritano i benefici di una vera concorrenza sui prezzi”.

    Per la stessa politica di prezzi anti-concorrenziale anche Chloé e Loewe sono state multate dalla Commissione europea, per tre casi differenti di violazione della regole di concorrenza che si sono sovrapposte sia in termini di tempo sia in termini di tipo di irregolarità. L’esecutivo comunitario ha inflitto una multa da 19,7 milioni di euro e multa da 18 milioni di euro, rispettivamente, per Chloé e Loewe, portando quindi a 157 milioni di euro il totale delle multe ai tre diversi marchi di moda.

    Approfondimento

    La decisione della Commissione europea di multare Gucci e altre case di moda per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi è un importante passo avanti per la tutela dei consumatori e la promozione della concorrenza leale nel mercato europeo. La Commissione europea ha chiarito che non tollererà questo tipo di pratiche e che la concorrenza leale e la tutela dei consumatori si applicano a tutti, in egual modo.

    La multa inflitta a Gucci e ad altre case di moda è un segnale forte per l’industria della moda e per tutti i settori economici che operano nel mercato europeo. La Commissione europea ha dimostrato di essere determinata a proteggere i consumatori e a promuovere la concorrenza leale, e ciò è fondamentale per garantire che i consumatori possano beneficiare di prezzi competitivi e di una vasta gamma di scelte.

    Possibili Conseguenze

    La decisione della Commissione europea di multare Gucci e altre case di moda per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi potrebbe avere importanti conseguenze per l’industria della moda e per il mercato europeo. In primo luogo, la multa potrebbe avere un impatto significativo sulle finanze delle case di moda coinvolte, e potrebbe influenzare la loro capacità di investire in nuovi progetti e di espandere la loro attività.

    In secondo luogo, la decisione della Commissione europea potrebbe avere un effetto deterrente su altre case di moda e su altri settori economici che potrebbero essere tentati di adottare pratiche anti-concorrenziali. La Commissione europea ha dimostrato di essere determinata a proteggere i consumatori e a promuovere la concorrenza leale, e ciò potrebbe scoraggiare altre aziende dal tentare di adottare pratiche simili.

    Opinione

    La decisione della Commissione europea di multare Gucci e altre case di moda per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi è un passo importante per la tutela dei consumatori e la promozione della concorrenza leale nel mercato europeo. La Commissione europea ha dimostrato di essere determinata a proteggere i consumatori e a promuovere la concorrenza leale, e ciò è fondamentale per garantire che i consumatori possano beneficiare di prezzi competitivi e di una vasta gamma di scelte.

    Tuttavia, è importante notare che la decisione della Commissione europea potrebbe avere anche conseguenze negative per l’industria della moda e per il mercato europeo. La multa potrebbe avere un impatto significativo sulle finanze delle case di moda coinvolte, e potrebbe influenzare la loro capacità di investire in nuovi progetti e di espandere la loro attività.

    Analisi Critica dei Fatti

    La decisione della Commissione europea di multare Gucci e altre case di moda per pratiche anti-concorrenziali sui prezzi è un evento importante che merita un’analisi critica. In primo luogo, è importante notare che la Commissione europea ha agito in base alle norme comunitarie che regolano la concorrenza e la tutela dei consumatori.

    In secondo luogo, è importante valutare le conseguenze della decisione della Commissione europea per l’industria della moda e per il mercato europeo. La multa potrebbe avere un impatto significativo sulle finanze delle case di moda coinvolte, e potrebbe influenzare la loro capacità di investire in nuovi progetti e di espandere la loro attività.

    In terzo luogo, è importante considerare le implicazioni più ampie della decisione della Commissione europea per la tutela dei consumatori e la promozione della concorrenza leale nel mercato europeo. La Commissione europea ha dimostrato di essere determinata a proteggere i consumatori e a promuovere la concorrenza leale, e ciò è fondamentale per garantire che i consumatori possano beneficiare di prezzi competitivi e di una vasta gamma di scelte.

    Giornale: Eunews

    Autore: Non specificato

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