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Pubblicato:
14 Ottobre 2025
Aggiornato:
14 Ottobre 2025
Francia, via al “governo di scopo” Lecornu II. Nell’esecutivo otto tecnici e lo zoccolo duro macronista
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Francia, via al “governo di scopo” Lecornu II. Nell’esecutivo otto tecnici e lo zoccolo duro macronista
Indice
Francia, via al “governo di scopo” Lecornu II
Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha presentato la sua seconda squadra di governo nell’arco di sette giorni. Dopo le dimissioni lampo del 6 ottobre, rassegnate poche ore dopo l’annuncio del primo esecutivo, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha esortato l’amico e già ministro delle Forze Armate a riprovarci. Nasce così il “Lecornu bis”, descritto dallo stesso primo ministro come “un governo di scopo, per dare una manovra finanziaria alla Francia entro fine anno”. L’esecutivo è composto perlopiù da esponenti della destra repubblicana, macronisti e tecnici.
Il nuovo governo
A dover affrontare la tempesta politica – cinque governi in tre anni – saranno trentaquattro membri, molti dei quali già presenti nei precedenti esecutivi dell’era Macron II. Nella squadra di ministri, le novità non sono molte: tra i riconfermati figurano il ministro della Giustizia Gérald Darmanin, quello degli Esteri Jean-Noël Barrot e la ministra della Cultura Rachida Dati. Nel dettaglio, undici ministri provengono dal partito presidenziale Renaissance, sei dai Repubblicani (LR), quattro dal Movimento democratico, tre da Horizons, uno da Liot, uno dall’Unione dei Democratici e uno dagli indipendenti. La vera novità è rappresentata dal nutrito gruppo di esponenti della società civile: otto membri nominati.
Tra le fila dei tecnici si distinguono il prefetto di Parigi Laurent Nuñez, nominato ministro dell’Interno, il direttore generale della SNCF Jean-Pierre Farandou, nuovo ministro del Lavoro, e l’ex direttrice del WWF Francia, Monique Barbut, alla guida del ministero della Transizione ecologica.
Le mozioni di censura
A differenza dell’Italia, dove è necessario un voto di fiducia per l’entrata in vigore di un nuovo esecutivo, il governo Lecornu sarà operativo da subito. Tuttavia, la stabilità è tutt’altro che garantita: la destra di Marine Le Pen (Rassemblement National) e la sinistra di Jean-Luc Mélenchon (La France insoumise) hanno già annunciato mozioni di censura. A poterle votare ci potrebbero essere anche i deputati socialisti di Olivier Faure (PS), che da questo giro di nomine si attendevano maggiori aperture. “Lo scioglimento è lo scenario più probabile”, ha affermato Faure al quotidiano la Tribune.
In una fase di piena instabilità, Emmanuel Macron continua a respingere l’idea delle dimissioni e la possibilità di un governo diverso dalla quello di area centro, centro-destra. Questa mattina, dall’Egitto – dove partecipa al “Vertice della pace” per Gaza – il presidente ha fatto un appello all’unità: “Le forze politiche devono operare per la stabilità”. Poi, una frecciata agli avversari: “Trovo che molti di coloro che hanno nutrito la divisione e le speculazioni non siano stati all’altezza del momento che vive la Francia e di quello che attende i francesi”. A Parigi ci si chiede se lo sia stato, invece, il presidente.
Approfondimento
Il governo Lecornu II è stato formato dopo una serie di eventi politici che hanno portato alle dimissioni del primo ministro Sébastien Lecornu e alla successiva richiesta del presidente Emmanuel Macron di formare un nuovo governo. La composizione del governo è stata influenzata dalle esigenze di stabilità e di unità nazionale, con la presenza di esponenti della società civile e di tecnici. Tuttavia, la stabilità del governo è ancora incerta, con la possibilità di mozioni di censura e di scioglimento dell’Assemblea Nazionale.
Possibili Conseguenze
Le conseguenze del governo Lecornu II potrebbero essere significative per la Francia e per l’Unione Europea. La stabilità del governo potrebbe influenzare la capacità della Francia di affrontare le sfide economiche e sociali, come la disoccupazione e la povertà. Inoltre, la composizione del governo potrebbe influenzare la politica estera della Francia, in particolare nei confronti dell’Unione Europea e della NATO. La possibilità di mozioni di censura e di scioglimento dell’Assemblea Nazionale potrebbe portare a una crisi politica e a una perdita di fiducia nella classe politica francese.
Opinione
Il governo Lecornu II rappresenta una sfida per la Francia e per l’Unione Europea. La composizione del governo e la possibilità di mozioni di censura e di scioglimento dell’Assemblea Nazionale creano un’atmosfera di incertezza e di instabilità. Tuttavia, il governo potrebbe anche rappresentare un’opportunità per la Francia di affrontare le sfide economiche e sociali e di rafforzare la sua posizione all’interno dell’Unione Europea. La chiave per il successo del governo sarà la capacità di trovare un equilibrio tra le esigenze di stabilità e di unità nazionale e la necessità di affrontare le sfide economiche e sociali.
Analisi Critica dei Fatti
La formazione del governo Lecornu II è stata influenzata da una serie di eventi politici e sociali. La composizione del governo e la possibilità di mozioni di censura e di scioglimento dell’Assemblea Nazionale creano un’atmosfera di incertezza e di instabilità. Tuttavia, il governo potrebbe anche rappresentare un’opportunità per la Francia di affrontare le sfide economiche e sociali e di rafforzare la sua posizione all’interno dell’Unione Europea. È importante analizzare criticamente i fatti e le conseguenze del governo Lecornu II, tenendo conto delle esigenze di stabilità e di unità nazionale, nonché della necessità di affrontare le sfide economiche e sociali.
È fondamentale valutare le cause e gli effetti della formazione del governo Lecornu II, nonché le possibili conseguenze per la Francia e per l’Unione Europea. La chiave per il successo del governo sarà la capacità di trovare un equilibrio tra le esigenze di stabilità e di unità nazionale e la necessità di affrontare le sfide economiche e sociali. È importante anche considerare le opinioni e le posizioni dei diversi attori politici e sociali, nonché le possibili soluzioni per affrontare le sfide economiche e sociali.
Giornale: eunews
Autore: non specificato
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