25 Novembre 2025

Georgia: 600 attacchi alla stampa in un anno, RSF denuncia violazioni senza precedenti

Georgia: 600 attacchi alla stampa in un anno, RSF denuncia violazioni senza precedenti

RSF: Violazioni della libertà di stampa in Georgia raggiungono livelli senza precedenti, 600 attacchi in un anno

Il gruppo Reporters Without Borders (RSF), con sede a Parigi, ha riferito che le violazioni della libertà di stampa in Georgia hanno raggiunto livelli senza precedenti, registrando 600 attacchi alla stampa in un anno.

RSF osserva che la libertà di stampa in Georgia è peggiorata drasticamente dal 28 novembre 2024, data in cui il Primo Ministro Irakli Kobakhidze, del partito Georgian Dream, ha annunciato la sospensione del processo di integrazione europea. Dal ottobre 2024 al 2025, l’organizzazione ha documentato 600 casi di aggressioni, multe arbitrarie, arresti, minacce, sospensioni di accreditamento e altre forme di violenza.

Georgia: 600 attacchi alla stampa in un anno, RSF denuncia violazioni senza precedenti

RSF ha affermato, in un rapporto del 24 novembre, che l’aumento degli abusi indica un rafforzamento senza precedenti e un rapido restringimento del controllo politico, con le autorità georgiane allontanandosi sempre più dagli standard democratici europei.

Fonte: RSF

Jeanne Cavelier, responsabile della sezione Europa orientale e Asia centrale di RSF, ha dichiarato che le autorità georgiane perseguono una politica di intimidazione, molestia e criminalizzazione del giornalismo indipendente. Ha chiesto al governo di porre fine alla violenza fisica, alle minacce e alle persecuzioni abusive, di indagare su tali abusi e di ripristinare immediatamente gli accreditamenti sospesi. Ha aggiunto che la Georgia non può sostenere di avvicinarsi all’UE se continua a violare la libertà di stampa, lo stato di diritto e il pluralismo.

Il rapporto, pur indicando che le violazioni si sono verificate in tutto il paese, ha individuato Tbilisi come epicentro, con oltre due terzi dei casi. Descrive aggressioni fisiche violente, ostacoli alla copertura di proteste, multe per presunti “blocchi della strada” e l’uso di polizia per allontanare i giornalisti dalle aree di protesta, creando un senso diffuso di impotenza. Questi agenti sono considerati i principali responsabili delle violazioni registrate.

RSF ha rilevato che i canali televisivi sono i più colpiti, in particolare TV Pirveli, la cui troupe è stata aggredita più di 80 volte in un anno. Per i media online, l’organizzazione ha indicato Publika e Batumelebi, fondati dall’infermato giornalista Mzia Amaghlobeli, come tra i più frequenti bersagli della repressione.

Il rapporto ha anche evidenziato la situazione dei giornalisti stranieri, osservando un aumento dei divieti di ingresso in Georgia.

Il rapporto cita l’adozione da parte di Georgian Dream di leggi restrittive che mirano alla stampa, tra cui la legge sugli agenti stranieri e le modifiche alle norme sul broadcasting e sui finanziamenti, che hanno aumentato la potenziale criminalizzazione dei media.

RSF afferma che al centro di questa strategia c’è l’oligarca Bidzina Ivanishvili. L’organizzazione ha recentemente nominato Ivanishvili uno dei predatori della libertà di stampa del 2025, sostenendo che svolge un ruolo decisivo nel determinare la natura della pressione politica ed economica e nel creare un clima di impunità.

Negli ultimi due anni, la Georgia è scesa di 37 posizioni nell’Indice mondiale della libertà di stampa di RSF, arrivando al 114° posto su 180 paesi e territori.

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Fonti

Fonte: Reporters Without Borders (RSF) – <a href="https://rsf.org/en/unprecedented-crackdown-georgia-600-attacks-against-press-one-year?fbclid=IwQ0xDSwORqB5jbGNrA5GFY2V4dG4DYWVtAjEwAGJyaWQRMUg2RzVyeXNaY3h6cjR2dWdzcnRjBmFwcF9pZBAyMjIwMzkxNzg4MjAwODkyAAEenKf0TFBkaLJ077OWfuFehFh8WbhW1fYj-6D2qRfV0a

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