Former Law Enforcer Handed Life Sentence Over Levan Jangveladze’s Contract Killing

Condanna a vita per l’ex agente di polizia coinvolto nell’omicidio di Levan Jangveladze

Il 24 ottobre, il giudice Giorgi Gelashvili del Tribunale della città di Tbilisi ha condannato a vita l’ex agente di polizia Gela Udzilauri, riconosciuto colpevole dell’omicidio premeditato e contrattuale del businessman Levan Jangveladze, fratello dell’autorità del sottobosco criminale Merab Jangveladze.

Udzilauri era stato arrestato pochi giorni dopo il 14 marzo, quando Jangveladze era stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel distretto di Vake a Tbilisi. Era rimasto in silenzio fino all’udienza del 13 ottobre, quando aveva ammesso la colpa, citando “vendetta” e “perdita di autocontrollo” come motivi, ma negando che l’omicidio fosse stato intenzionale, per scopi mercenari o eseguito su contratto.

Approfondimento

Secondo il suo racconto, l’omicidio era stato causato da un incidente avvenuto nel 2022 in Ucraina, quando era stato aggredito fisicamente da un gruppo di persone che agivano presumibilmente su ordine di Jangveladze a seguito di una disputa commerciale. La versione della difesa non era stata supportata da testimoni. I legali di Udzilauri hanno annunciato di voler presentare ricorso contro la sentenza di colpevolezza alla Corte d’Appello.

Possibili Conseguenze

Secondo la versione degli accusatori, l’omicidio era stato causato da una disputa commerciale tra il businessman Giorgi Mikadze e suo fratello Davit Mikadze da un lato, e Levan Jangveladze dall’altro. I fratelli Mikadze avevano pianificato l’omicidio di Jangveladze “su ordine di altre persone coinvolte nella disputa” con la vittima. Avevano poi condiviso il piano con il loro amico e confidente Giorgi Jokhadze, che, insieme ai fratelli, aveva contattato Udzilauri, associato di Jokhadze, offrendogli di eseguire l’omicidio in cambio di “profitto materiale”, con Udzilauri che aveva accettato l’offerta.

Opinione

L’omicidio è stato un caso di alto profilo, poiché Levan Jangveladze era il fratello di Merab Jangveladze, un cosiddetto “ladro nella legge”, un titolo utilizzato per figure influenti nel sottobosco criminale. Si ritiene che l’omicidio sia stato causato da dispute tra potenti clan criminali del paese.

Analisi Critica dei Fatti

L’indagine sul caso è ancora in corso, con tre sospetti in custodia e due altri incriminati in absentia. Tra questi ci sono Giorgi Mikadze, arrestato ad agosto, e suo fratello Davit Mikadze, incriminato in absentia. I fratelli Mikadze sono noti per essere associati stretti dell’ex Procuratore Generale Otar Partskhaladze, una figura controversa sanzionata dagli Stati Uniti e dal Regno Unito e un tempo alleato stretto di Bidzina Ivanishvili.

Relazioni con altri fatti

Partskhaladze è tra gli ex funzionari di alto livello del governo del Dream georgiano ora sotto indagine in una nuova inchiesta. Il suo nome è emerso durante l’udienza del 24 settembre, quando il detective Robiko Gogiashvili ha testimoniato che le prove indicavano il suo coinvolgimento nell’omicidio.

Contesto storico

Il caso ha sollevato questioni sulla corruzione e sull’influenza del crimine organizzato in Georgia. La famiglia Jangveladze ha affermato di credere che l’omicidio sia stato ordinato da Otar Partskhaladze.

Fonti

La fonte di questo articolo è Radio Free Europe/Radio Liberty e Civil.ge. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare i siti web delle fonti.